capitolo 10

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Mario

<Ecco....Chan,ieri mi ha contattata tuo...padre.>dice la mamma della ragazza abbassando la testa.
<E che cosa voleva?>chiede lei fredda e acida.
<Voleva farti gli auguri,per il tuo diciottesimo compleanno>risponde la donna.
Io e Chanel scoppiamo a ridere e di conseguenza anche le mamme.
<Ma il mio compleanno è stato tre mesi fa,e il diciottesimo sei anni fa>ride lei.
<Lui sa solo che vivi in Francia e che sei una modella>torna seria.
<Sa coma mi chiamo?>chiede la ragazza.
<No>
In tutta questa conversazione io e mia madre andiamo in cucina per preparare la cena.
Le sentiamo parlare,e non ci intromettiamo.

<Ma', papà si è mai fatto sentire?>le chiedo incuriosito.
<Sì,avevi diciott'anni anni,e lui ha assistito ad una tua battaglia freestyle.Gli ho chiesto se voleva incontrarti ma mi ha detto "no,non sarebbe giusto per lui.Non posso intromettermi così nella sua vita." >Risponde lei quasi commuovendosi.
La abbraccio e la ringrazio.

Torniamo in salotto dove Chanel si avvicina a me ed andiamo in terrazza da soli.
<Che ti ha detto?>le chiedo sussurrando.
<Fa il fotografo,e guarda caso, farà un servizio per la mia agenzia,qui a Milano.Guarda,secondo me l'ha fatto apposta.>mi spiega per poi fare un tiro.
<E tu?Cosa gli dirai?>mi avvicino.
<Gli dirò di non sapere l'italiano e lo ignorerò>io rido e lei anche.
Quella sera abbiamo cenato con le nostre mamme e abbiamo ricordato i tempi in cui eravamo ancora dei pischelli,e poi noi siamo tornati a Milano e abbiamo passato gran parte in discoteca.

Chanel

Mi sveglio a causa della sveglia.
Solito mal di testa,dopo sbronza,ma ormai ho imparato a gestirlo.
Guardo nel letto e vedo Mario,in tutta la sua bellezza,con metà corpo coperto dalla coperta,e l'altra metà nuda.
Possibile che ogni volta che ci ubriachiamo finiamo per fare sesso?
Mi cambio,mi preparo e accompagnata da Carlotta vado a lavoro.

Il nostro manager ci presenta cinque fotografi,di cui uno dovrebbe essere mio padre,solo che,cavolo sono tutti uomini di mezz'età,e sarà difficile trovare somiglianze con uno di loro.

Passiamo due orette a provare i vestiti che i nostri sarti hanno sistemato a misura nostra,e a organizzare tutto.
Durante il pranzo,mi si avvicina uno dei fotografi e inizia a parlarmi in inglese.
All'inizio ho avuto paura,ma poi l'uomo mi ha solamente chiesto dove si trovava il bagno.
Al momento in cui si può andare a casa chiamo Paolo perché mi venga a prendere.
Aspetto dieci minuti e nel frattempo giro su Instagram.
<Ehm...scusa signorina>sento qualcuno chiamarmi.
È uno dei fotografi.
Cazzo,cazzo,che cavolo dico ora?

<Ehm,je ne parle italien pas>dico in preda al panico.
E non poteva esserci un momento più sbagliato di questo perché Paolo arrivasse,e Gionata urla dall'auto
<Chanel!Sali in macchina!Mario ti sta aspettando!>urla quel minchione ritardato.
L'uomo mi guarda con aria interrogativa.
<Mi scusi,devo andare>dico all'uomo e corro in macchina.
<Proprio due coglioni siete>rido entrando.
<Oh,mi lusinghi!>scherza Paolo.
<Perché Mario mi aspetta?>chiedo riferendomi alla frase di prima.
<Perché vuole parlarci>risponde Gion alla guida.
Arrivati Mario mi abbraccia e mi stampa un bacio inaspettato sulle labbra.
Cioè wow,aspe' che devo riorganizzare le idee.
Ci sediamo tutti in salotto.
<Chanel,hai presente che il primo giorno in cui sei arrivata,che ci hai detto che una della due modelle ha della coca?Allora, abbiamo deciso di organizzare tutto>spiega Mario.

Giusto, Charlotte,ha molta cocaina.
<Sai per caso dove alloggia?>mi chiede Mirko.
<Sì,lei e altre due,alloggiano in una casa in affitto in via dell'Orso.>riferisco.
Luca prende appunti.
<E forse so anche quando possiamo andare a rubarla>dico con un sorriso che si fa largo sulle mie labbra.
I ragazzi sembrano interessati e si guardano tra di loro.
<Oggi mi hanno invitata per una notte in un locale per domani,e so che loro ci vanno.>
<Perfetto allora>esulta Rosa.
<Calma pischè, dobbiamo essere molto molto attenti.>la interrompe Diego tirando fuori l'erba e cominciando a rollare uno spinello.

<Mirko, Elia e Luca andrete al locale,farete amicizia con le tipe e le terrete d'occhio;Diego, Paolo,Chris e io entreremo in casa e ruberemo la coca,mentre Mario e Chanel controlleranno l'entrata della casa;Ghali,Jessica,Rosa e Jessica seguiranno le tipe in caso se ne andassero.Tutto chiaro?>dice Gionata organizzando il piano.

Io e Mario andiamo nella sua camera.
<Guarda>dice lui frugando nel proprio armadio e poi tira fuori una scatola nera,con una combinazione lunga sei cifre.
Lui inserisce il codice che io non riesco a vedere e la apre.
Al suo interno ci è riposta una pistola lucida e nuova.
Lui la prende in mano e me la porge.
La prendo in mano e il metallo lucido e freddo entra a contatto con la mia pelle.
<Che bellezza>dico ammirandola e girandola tra le mani.
<Oh mio Dio ma c'è il mio nome... > Esclamo notando una piccola incisione all'inizio della canna di metallo.Lui sorride.
<È tua>mi dice prendendo anche l'altra scatola su cui ci è inciso il suo nome e cognome in piccolo sull'angolo.
<Qual'è la password?>chiedo riponendo la "mia" nella sua scatola.
<Il tuo compleanno tesoro>risponde facendomi l'occhiolino.
Carooo.
Lui chiude entrambe le scatole e le nasconde nell'armadio.

<Che cosa fai sta sera?>gli chiedo.
<Beh,sai, siccome da quando sei qui,non siamo mai usciti noi due soli...stavo pensando di portarti a cena ....sempre che tu sia d'accordo>mi risponde grattandosi la nuca timido.
<Certo! Grazie,ora mi preparo!>esclamo dandogli un bacio sulla guancia.
Vado in camera mia e frigo nella cabina armadio in cerca di qualcosa da mettermi.
Metto un vestito di lana grigio,con le spalle scoperte,a manica lunga,con cintura di Gucci,una pelliccia bianca,dei tacchi di Cesare Paciotti,e la pochette bianca di Louis Vuitton.
Mi trucco e in circa un'ora sono pronta.
Sono le sette, perfetto.
Mi guardo allo specchio e penso a Mario,al fatto che nonostante ci conosciamo da una vita,mi sembra di averlo conosciuto solo qualche settimana fa.
È cambiato,e lo sono anch'io,e soprattutto sono confusa,non capisco cosa realmente provo per lui.
Insomma,non credo sia normale provare certe cose su un amico.
Nel riflesso vedo Mario dietro di me che si avvicina e sposta i capelli da una parte,per poi cominciare a baciarmi il collo.
Certo che se fa così, è ovvio che io sia confusa.
Mi giro e lo guardo negli occhi.
È bello, bellissimo.
Indossa una camicia bianca con cravatta nera e dei pantaloni del medesimo colore.
Gli stringo meglio la cravatta
<Sei stupenda>si complimenta.
<Parlò Mr.Eleganza>scherzo.
Sorride ed usciamo.

Spazio me
Cosa ce ne pare?
A me sinceramente piace,
E scusate per eventuali errori e vi auguro buona lettura.
Ciao Kanaglie🐰❤

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