Capitolo 17

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Mario

Mi siedo sul divano seguito da Chanel.
<Mario,non ammazzarmi>mi dice lei seria prendendo le mie mani tra le sue tremanti.
<Che hai amore?>le chiedo preoccupato.
<Ecco...sono io.Il test,è mio.Sono incinta, e tu sei il padre >dice giocherellando con le dita.
Rido per lo scherzo che mi ha fatto.
Simpatica la ragazza.
<Perché ridi?Sono seria Mario!>urla lei cominciando a piangere.
Il mio sorriso svanisce subito.
<Ti prego dimmi che scherzi>la supplico.
<Lo so,lo vorrei anch'io >sussurra.
<Chanel,perché cazzo non me l'hai detto prima?Da quanto lo sai?>urlo arrabbiato.
Lei abbassa lo sguardo cominciando a piangere.
Non mi fa pena nemmeno un po'.
<Da ieri,l'ho scoperto ieri>sussurra.
<Ecco perché sei andata in farmacia,ecco perché ieri sera sei andata in bagno per aver dimenticato una cosa!Come ho fatto a non capirlo!>urlo camminando avanti e indietro.
<Ti prego stai calmo>dice supplicante.
<Io dovrei stare calmo!Chanel mi hai detto,mi hai PROMESSO ,che ci saremmo detti tutto!E adesso mi dici di essere incinta!Di cosa avevi paura?Che ti lasciassi,che lasciassi il bambino?>lei non risponde e si copre gli occhi con le mani.
<Pensavo fossi cambiata>dico abbassando il tono.
Non la guardo nemmeno,e prendo il portafogli,il telefono e le chiavi della macchina ed esco sbattendo la porta.

Vado verso la mia macchina e trovo Luigi,nella sua macchina che mi guarda con disprezzo.
Lo sapeva lui e non io,incredibile.
In fondo sono io il padre giusto?
Faccio il dito medio a quello stronzo e sfreccio con la mia auto,costosa quattro volte di più della sua.

Vado a Cinisello,per non rimanere a Milano,voglio stare più lontano possibile da quella casa,da quella ragazza.
Entro in un bar che non ho mai visto,e ordino una birra grande.
Non mi importa se poi mi sentirò male,voglio sentirmi bene almeno per un secondo,per dimenticare.

Sono stordito e accaldato,penso di essermi addormentato sul bancone.
Il barista sta pulendo dei bicchieri.
Guardo l'ora, 21:24.
Sono già le nove.
Sento una forte nausea e corro in bagno.
Rimango a vomitare,mi lavo il viso e torno al bancone.
La mia giacca,è sparita.
<Scusi,ha visto per caso qualcuno che mi ha rubato la giacca?>chiedo disperato al tipo che si trova affianco a me che beve.
<No mi dispiace >risponde.
Ora sono spacciato.
Il mio cellulare,il mio portafogli,i miei documenti,le chiavi di casa,quelle della macchina ,tutto è perso.
Esco nella speranza di trovare qualcuno.
Le strade sono deserte e la mia macchina è sparita.
Di male i peggio.
Fa freddo e io ho solo una felpa nera in dosso.
Mi metto il cappuccio,non voglio che qualche fan mi riconosca,non è proprio il caso.
Che giornata di merda.
Cammino per qualche ora e si sono fatte le undici e mezza,ed è ufficiale,mi sono perso.
Vorrei quasi piangere.
Ho fame,ma non ho soldi.
Sono disperato.
Vado in un parchetto e mi distendo su una panchina infreddolito,insomma siamo a fine Novembre,fa un freddo cane.
Mi verrebbe quasi da piangere.
Provo ad addormentarmi ma è tutto inutile.

Mi ricordo quando avevamo quattordici anni e io e Chanel siamo scappati di casa in piena notte,ci eravamo persi ed era notte,solo che era estate e la gente era in giro,e faceva caldo.
Avevamo passato la notte al mare.
Rido al ricordo,ci eravamo svegliati con un male tremendo alle ossa,a causa dell'umidità.
Mi mancano quei tempi,dove i nostri problemi erano la scuola e i genitori,ora invece sono il lavoro e i figli.

Chanel

Mario è uscito di casa sbattendo la porta,Carlotta e Chris sono scesi in salotto a consolarmi.
Alla sera sono tornati Gionata,Diego,Paolo,Mirko,Rosa Jessica,a cui abbiamo spiegato la storia.
Ora sono le dieci e siamo in giro per Milano a cercare Mario che non è ancora tornato.
Luigi mi ha detto che l'ha visto andare in macchina.
L'ho chiamato centinaia di volte ma non ha risposto,non c'è traccia di lui.
Poverino è solo colpa mia.
Cosa ha fatto lui per meritarsi questo?
Quella notte non ho chiuso occhio,come tutti in quella casa.
Abbiamo avvisato anche Luca,Elia,Ghali,Vaz,le ragazze ma nessuno l'ha trovato.
Sono disperata.
Mi stanno tutti vicini,ma dovrebbero solo essere infuriati con me.

Dove sei Mario?Scusami.
Non succederà mai più.
Perché ti amo,più della mia vita.
Ma forse ora non vale più per lui,anzi ne sono sicura.

Sono le due di pomeriggio,e di Mario niente traccia.
Sono in camera mia a piangere a dirotto.
Sento il telefono vibrare è appena vedo la schermata mi cade il cellulare per terra dalla sorpresa.
È Mario!
<Mario mi sta chiamando!>urlo scendendo le scale.
Tutti si girano verso di me e io rispondo felice.
<Mario amore,dove sei?Come stai?>
Chiedo impaziente.
<Sto parlando con la ragazza del signor Molinari?>Chiede la voce di una donna.
Faccio una strana faccia e gli altri sembrano essersene accorti.
<si-si sono io...>rispondo balbettando.
<Mi dispiace,ma il ragazzo è deceduto sta notte in un incidente stradale >crollo a terra senza parole,non riesco nemmeno a parlare e respirare regolarmente.
<Dove si trova?>chiedo quasi sussurrando.
La donna mi da la via e poi attacca.
Tutti mi guardano impazienti di sapere dove si trova.
Io comincio a piangere e urlare.
<Chanel,che succede?Dove è Mario?>mi chiede Gionata aiutandomi ad alzarmi e accompagnandomi sul divano.
<M-Mario....è......mi-morto>dico tra un singhiozzo e l'altro.
Carlotta si tappa la bocca con la mano e comincia a piangere.
Tutti rimangono in silenzio per qualche minuto.
Mi alzo e prendo la mia giacca.
<Andiamo>dico prendendo la giacca.
Gionata e Chris mi seguono e andiamo nella macchina di Gionata.
Dico la via e arriviamo davanti alle pompe funebri di Milano.
Non avrei mai pensato di entrare in un posto del genere per vedere il mio ragazzo,il mio migliore amico,il mio fratello defunto.
Piango ed entriamo.
Gionata chiede dove si trova e una donna ci fa entrare in uno stanzino freddo,su un muro c'è una finestra enorme però coperta da un telo nero e una porta affianco.
Nella stanzetta c'è un tavolo con sopra disposti degli oggetti.
Il suo portafogli in pelle nero,la sua giacca Gucci,il suo cellulare, e il pacchetto di malboro.
Comincio a piangere sul petto di Chris.
<Volete vederlo?>ci chiede la donna.
Gionata e Chris rifiutano,vogliono tenere il ricordo del Mario solare e allegro e non di un cadavere freddo su un tavolo di metallo.
Cazzate io lo voglio vedere comunque.
La donna mi accompagna nello stanzino affianco,c'è un tavolo di metallo e un corpo coperto da un telo bianco.
Deglutisco e cerco di convincermi che non è lui.
La donna scopre il suo viso e io scoppio in lacrime.

Hey!
Che ve ne pare?
Odiatemi pure ragazze.😂
La storia non finisce qua,spero sia stata bella la lettura del capitolo.
Vi voglio bene♥️
Continuate a leggere perché non è ancora finita.😉

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