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Taehyung si svegliò di soprassalto. Prese il cellulare e controllò l'ora, erano quasi le 18. Aveva davvero dormito per quattro ore? Era fiero di se stesso. Di notte era un traguardo se riusciva a dormire per più di tre ore.

Sentì un rumore provenire dalla sua camera, al piano superiore. Cautamente salì le scale e lentamente aprì la porta. Urlò quando vide un uomo di spalle, intento a scegliere un libro dal suo scaffale. La gambe non ressero e cadde, facendosi male al sedere. L'intruso si girò, ed incatenò i propri occhi in quelli del ragazzino. Sorrise. -Mi sei mancato, tesoro-.

Gli occhi del più piccolo si spalancarono. Lo sconosciuto, che inizialmente aveva scambiato per un ladro, corrispondeva esattamente all'uomo sul trono della sua visione.

-Chi sei? Ci conosciamo?- chiese con voce tremante. -Non aver paura- rispose l'uomo, -Sì, ci conosciamo, ma non su questa terra. Ti spiegherò tutto, te lo giuro, ma ora ti inviterei a seguirmi. Puoi farlo?-.

Taehyung riflettè. Non aveva nulla da perdere. Non aveva amici, nessuna fidanzata e i suoi parenti, compresi i suoi genitori, pensavano fosse pazzo.

Voleva davvero sapere il perchè di tutti quei flash che gli passavano la  mente, così allungò lentamente il braccio ed incertamente prese la mano forte dell'individuo. L'uomo dai capelli neri come il cielo notturno in inverno sorrise. Tirò il fragile ragazzo verso di sè e gli diede un dolce bacio sulla guancia, abbassando parecchio il busto data la differenza notevevole di altezza fra i due.

Taehyung sussultò a quel lieve contatto. Gli sembrava così familiare, come se in passato fosse stata un'abitudine. Gli piacque, e arrossì pensando che avrebbe voluto che lo baciasse di nuovo.

Dopo qualche minuto di silenzio tombale, interrotto solamente dal rumore delle mani dell'uomo moro che accarezzavano Taehyung dalle clavicole agli zigomi, lo sconosciuto parlò: -Andiamo amore, al regno manca il suo sole personale. Tutti aspettano con ansia il tuo ritorno sai?-.

Gli prese la mano e pronunciò qualche parola in latino, facendo apparire un portale magico viola sul pavimento. Con sicurezza strette il suo ragazzo e si tuffò in quella pozza colorata, andando via dalla Terra. Di sicuro il suo caro vecchio amico Michele non sarebbe stato molto contento della sua visita al mondo dei mortali.

Ma d'altronde era suo diritto andarci: aveva scontato la sua punizione, era tempo di riprendersi ciò che gli apparteneva.

Mentre cambiavano mondo, facendosi trasportare da potenti correnti magiche, chinò il capo per osservare la bellissima creatura che lo affiancava. Taehyung osservava il passaggio magico a bocca aperta, osservava ogni minimo particolare sotto le ciglia lunghe. I capelli biondicci erano scompigliati e mossi dalla corrente che li stava guidando, le labbra rosse per il freddo. Jungkook pensò fosse semplicemente bellissimo, e che finalmente erano insieme.

Dance between Paradise and Hell (Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora