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Taehyung era incredulo. Davvero erano successe tutte quelle cose? Molte domande si accumularono nella sua testa. Certo, ciò che Jungkook diceva era confermato da ricordi sempre più nitidi, ma se fosse tutto un trucco? Un controllo mentale? Dopotutto il re degli Inferi ce lo avrà pure qualche potere, no? Però tutto ciò che aveva visto sembrava così reale, tanto da fargli decidere di credere all'altro ragazzo.

-Jungkook... ricominciamo. Insieme. Gli unici ricordi che ho di te sono quasi troppo belli per essere veri, addirittura più belli dei ricordi del Paradiso.- disse il minore, prendendo la mano del maggiore.

Si guardarono per un'infinità, si erano mancati così tanto. Il biondo capì che il ragazzo che aveva di fronte era il pezzo mancante della sua vita.

-Tae ti amo così tanto, non ne hai la minima idea. Ti amo, ti amo, ti amo...- il padrone dell'Infermo recitò dolci parole d'amore, quasi con le lacrime agli occhi.

-Immagino sarai stanco. Ti lascio la stanza, vado in qualche camera degli ospiti. Sentiti libero di fare ciò che vuoi-. Jungkook si alzò dal letto e fece qualche passo verso la pesante porta, ma Taehyung lo fermò. Gli prese delicatamente il polso, e timidamente disse: -Senti... non ho nessun problema a dormire con te. In realtà ho voglia di coccole...- Arrossì violentemente, in evidente imbarazzo.

Jungkook era sicuramente sorpreso, ma di certo non dispiaciuto. Gli sorrise, e si diresse verso il suo enorme armadio. Estrassè due pigiami, uno per sè e l'altro per Taehyung.

Nonostante il minore avesse acconsentito a dormire nello stesso letto, non voleva andare troppo in là, così si cambiò nel suo bagno personale, con accesso esclusivo dalla camera, e invitò Taehyung a fare lo stesso.

Taehyung non aveva mai visto nulla di simile, il bagno era forse più bello della camera da letto. Costruito completamente in argento, diamanti e altri materiali simili, scintillava sotto ai lampadari di cristallo. C'era una vasca enorme,tanto da sembrare una piscina, al livello del pavimento.

Non voleva far aspettare troppo il più grande, così decise di vestirsi. Il pigiama di raso color avorio gli stava leggermente grande, lasciandogli le clavicole e una porzione del petto scoperti, e gli copriva completamente le mani e i piedi. Vicino al corpo tonico, da statua greca, di Jungkook, il suo era veramente minuto. Più basso di almeno venticinque centimetri, con le spalle gracili, le gambe sottili e i fianchi ossuti. Non si sentiva per niente bello.

Tornò in camera, e il maggiore alla vista di quel ragazzo perfetto dovette trattenersi dal saltargli addosso. Era semplicemente carinissimo, piccolo in quel pigiama troppo grande e con il viso arrossato.

Taehyung si infilò sotto alle coperte, vicino al maggiore, e si accoccolò sul suo corpo. Jungkook gli cinse il busto con le braccia, la testa bionda poggiata sul suo petto, le gambe che si sfioravano. Entrambi erano in uno stato di pace assoluto, il loro respiro era l'unico suono udibile nella stanza. E così vennero accolti nel regno del dio Sonno, cullati dal battito del cuore  dell'altro.

Dance between Paradise and Hell (Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora