Capitolo 12

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"Quindi sei venuta fin qui per dirmi che mi ami?" Mi continuò a sussurrare all'orecchio

"si Harry, e mi dispiace per ieri non volevo tirarti uno schiaffo è solo che.."

Mi mise un dito davanti alla bocca, zittendomi.

"Non devi scusarti, ho esagerato, mi sono uscite dalla bocca cose che non penso. Perchè in realtà io ho bisogno di te, tu sei il mio tutto."

Mi baciò, facemmo intrecciare le nostre lingue.

*Scoppiò a ridere*

"Che c'è da ridere" Chiesi abbassando la testa

"La figuraccia che hai fatto con mia sorella hahahahahahahahahahahahaha" continuò a ridere e non potei non unirmi a lui dato che la sua risata è alquanto contagiosa e stupenda.

"Pensavo ci stesse provando con te.." risposi io

*DLIN DLON*

"Vieni, andiamo ad aprire" mi prese per mano facendomi scendere le scale di corsa

"Ciao cugino!" Disse a Harry

Rimasi basita, lì, immobile. Una scarica di brividi mi percorse la schiena e le gambe. Io quel ragazzo lo conoscevo, era quel pazzoide che mi aveva cercato di stuprare.

Vidi Harry fare una brutta smorfia.

"Harry, calmati" cercai di tranquillizzarlo

"Cugino qualcosa non va?" Chiese il ragazzo ancora sul ciglio della porta

"Che cosa sei venuto a fare Robin?" Chiese Harry cercando di mantenersi calmo

"Beh, ecco..sono venuto a scusarmi. Soprattutto con lei" disse indicandomi

Io continuai a rimanere nascosta dietro Harry, ero terrorizzata all'idea che tirasse fuori di nuovo quel suo coltello giallo.

"Accomodati" gli disse Harry

Lo guardai con gli occhi sbarrati, tremavo. Lui lo notò e mi prese per mano, mi rassicurò con lo sguardo.

"Mi dispiace tantissimo per l'altra sera, ragazzina..ero ubriaco e non mi sono saputo controllare." Iniziò a parlare Robin e subito abbassò la testa

Trovai il coraggio di parlargli "N-non ti preoccupare, so che non era tua intenzione. E mi chiamo Milena,non ragazzina."

Alle mie parole alzò la testa di scatto e sorrise, aveva un sorriso bellissimo e non solo, era davvero un bel ragazzo. Biondo, occhi verdi tendenti all'azzurro, alto, muscoloso. Davvero bello.

"Quindi..sono perdonato?"

"Si, Robin sei perdonato. Ma cerca di controllarti, potresti fare cose di cui poi ti potresti pentire" risposi io, trasformando la mia faccia sorridente in una faccia seria.

Rimanemmo tutti e tre in silenzio, era un silenzio strano, quasi imbarazzante.

Robin ruppe il silenzio tomba: "Allora, cambiamo argomento Harry.. Come è andata con quella bionda? Ho saputo che vi siete visti!"

A quelle parole mi si fermò il cuore, sentii un vuoto dentro di me. Pensai di aver capito male, ma no, avevo sentito benissimo. Allora Harry mi stava solo prendendo in giro!! Scappai di corsa sbattendo la porta, corsi veloce; le lacrime scendevano lungo gli zigomi per poi passare dalle guance e cadere. Mi sedetti in una panchina sotto un albero e misi la testa fra le ginocchia.

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