Capitolo 25

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POV'S HARRY

Non avrei mai pensato che fosse già passato un mese, mi sembra.. impossibile! Credo che sia un sogno... Mi sento male. Jess è la mia ragazza, la mia ragazza e di nessun altro.

Vorrei iniziare i festeggiamenti del nostro 'anniversario' già da stamattina, ma le lezioni non ce lo permettono. Smith si è svegliato per poi riaddormentarsi sul mio letto. Sono indeciso se buttargli un secchio d'acqua calda addosso o un secchio d'acqua fredda. Vada per la tiepida. Prendo un secchio che evidentemente la donna delle pulizie si è dimenticata nel bagno, lo riempio d'acqua tiepida e senza pensarci su due volte la butto sul mio migliore amico. La sua espressione è indescrivibile. Mi viene da ridere e lui prende il secchio correndo in bagno. Mentre lui non c'è io esco dalla stanza. Lo sento imprecare quando torna nella camera da letto e non mi trova. Credo di aver esagerato. Ma questa situazione fa ridere. Chiamo Jess, devo farle una domanda.

*chiamata*

-Jess:" Riccio!"

-Io:" Ciao bionda!"

-Jess:" Ti amo, Ti amo, Ti amo, lo sai?"

-Io:" AHAHAHAH ma scherzi o dici sul serio?!"

-Jess:" Mi ami, lo sapevo!"

-Io:" Sei fenomenale Jessie. Ti va oggi pomeriggio di festeggiare con me il nostro primo mese insieme?"

-Jess:" Ovvio!" conoscendola avrà un sorriso a trentadue denti e campato sul volto.

-Io:" Bene, ci vediamo dopo piccola."

-Jess:" A dopo Haz!"

-Io:" Woah Woah Woah! Chi ti ha detto il mio soprannome?"

-Jess:" Il riparatore di cellulari."

-Io:" Dio, quel biondo proprio non sa stare zitto!"

-Jess:" Ti amo, ciao Haz!"

-Io:" Ciao Jessie!"

*Fine chiamata*

È sorprendente come alla fine di ogni sua chiamata io stia sorridendo come un cretino.

La amo più della mia stessa vita, è la mia vita. Faccio una piccola colazione al bar e corro in aula. Mentre sono sulla porta mi sento prendere un braccio. Mi giro e vedo dei capelli biondi, familiari. Ma non sono di Jess. La mia delusione secondo me è visibile sul mio volto. Due occhi grigio verdi mi scrutano e due labbra rosso fuoco si piegano in un sorriso malizioso.

-X:" Cercavo una persona, potresti aiutarmi?" è bellissima e provocante questa ragazza. Non mi fa alcun effetto, solo che assomiglia molto a Jess e questo mi rende vulnerabile.

-Io:" Devo andare a lezione, facciamo dopo."

-X:" No, ora!" me lo sta ordinando? Ma che vuole?

-Io:" Chi sei per dirmelo?"

-X:" Nessuno, ma ho bisogno di Jessica Watson." la mia bocca è a terra.

-Io:" Perché?"

-X:" A te cosa interessa?"

-Io:" Mi interessa e basta!"

-X:" Niente, sono solo venuta a farle visita." sbuffo, voglio sapere di più e in questo momento della lezione me ne frega poco.

-Io:" Vieni!" la conduco davanti la porta della classe di Jess. Busso e quando entro lei mi rivolge un sorriso che io ricambio facendole l'occhiolino.

-Io:" Scusi professore, ho bisogno di Jessica Watson per qualche minuto."

-Professore:" Che dovete fare?" un leggero chiacchiericcio inizia a farsi sentire nella classe. Lancio un'occhiataccia a tutti e loro smettono.

Burn (Harry Styles)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora