POV'S HARRY
Perfetto, ho raccontato a Jess di mia sorella. Non volevo che lo sapesse, ma ora che è la mia ragazza, deve almeno sapere le cose basi che mi caratterizzano. Sono sveglio da circa un'ora. Fisso la mia bellissima ragazza. Non riesco ancora a capacitarmi del fatto che lei sia innamorata di me. Mi sembra quasi impossibile, tutto questo potrebbe essere un fottuto sogno. No, non lo è, e menomale. La suoneria del mio cellulare interrompe quel momento magico e Jess si sveglia. Fottuto quello che mi sta chiamando. Oh, ma è la direttrice. Rispondo.
*chiamata*
-Direttrice:" Harry, come sai, domani è il mio anniversario, io e tuo zio facciamo 25 anni. Le nozze d'argento. Ti va di venire? Puoi portare anche qualche tuo amico e magari la tua ragazza con le sue amiche."
-Io:" Ok zia, ma potevi chiamare più tardi, hai svegliato la mia ragazza."
-Direttrice:" Cosa ci facevi nella stanza di una ragazza o viceversa?"
-Io:' Oh zia, lascia stare. Ora guardo chi portare con me, ci vediamo domani...ma dove?"
-Direttrice:" In chiesa alle 4.00 p.m."
-Io:" Ok, ciao!"
-Direttrice:" Ciao!"
*Fine chiamata*
-Jess:" Chi era?"
-Io:" La direttrice." spalanca la bocca e si alza di scatto. Mi guarda con due occhi che sembra volermi mangiare. I pettegolezzi per questa ragazza sono tutto. Mah!
-Jess:" L'hai chiamata zia?"
-Io:" Si, lo è, come dovrei chiamarla?"
-Jess:" Perché non mi dici mai nulla? E perché davanti agli altri la chiami direttrice?"
-Io:" Perché devo piccola."
-Jess:" Oh, ok, ma...le hai detto che sei in camera mia?" l'espressione che ha sul viso è indescrivibile, credo abbia paura della sospensione.
-Io:" Si, ma tranquilla, non se lo ricorderà, poi mi prenderei io tutta la responsabilità." le sue guance diventano rosse. È troppo carina.
-Jess:" Che ha detto d'altro?"
-Io:" Dovrò andare al suo anniversario di nozze. Fa quelle stupidissime nozze d'argento." sbuffo.
-Jess:" Cosa?! Preparati signorino perché devi vestirti decentemente." ha le mani sul viso. Stile 'L'urlo di Edvard Munch'.
-Io:" Oh no, signorina preparati perché sei invitata anche tu e i nostri amici." spalanca la bocca ed assume un'espressione assurda. Sembra che voglia sbranarmi.
-Jess:" E cosa aspettavi a dirmelo? Non ho un fico secco da mettermi!"
-Io:" Non metterti il fico secco, no?!" ora è arrabbiata davvero "Sto scherzando, perché non ti metti quello?" le dico indicando il vestito bianco che le ho regalato.
-Jess:" Hai ragione..."
-Io:" Almeno non sei costretta ad indossare il fico secco." la prendo in giro.
-Jess:" Potrei sempre comprarlo!"
-Io:" Ok, basta, non apriamo un dibattito sui fichi secchi!" Jess ha le lacrime agli occhi dal ridere.
-Jess:" Posso farti una domanda?" la sua espressione è cambiata, sopracciglia aggrottate e naso arricciato. Tipico di quando la sua curiosità è alle stelle.
-Io:" Certo."
-Jess:" Quando siamo stati la prima volta al centro commerciale, tu mi avevi detto che non avevi i soldi per il vestito. Allora come hai fatto a comprarlo?" nel frattempo si è tolta la maglia ed è in reggiseno, faccio fatica a parlare con una visuale del genere.
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Burn (Harry Styles)
FanficCiao sono Jessica Watson, ho 16 anni e vengo da Stradford, un piccolo paesino vicino a London-Ontario. Ho i capelli biondi e due grandi occhi verdi. Sono alta e magra. La mia migliore amica è Des e insieme a me frequenterà la nuova scuola a Miami. L...