Capitolo 26

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POV'S JESSICA

Sono arrivata a Parigi. Bene. Durante il viaggio non ho fatto altro che pensare ad Harry. L'ho lasciato a Miami, dovevamo festeggiare il nostro primo mese insieme. Mi dispiace così tanto, forse non sono la fidanzata perfetta, forse non sono la sua ragazza ideale. Dovevo venire a Parigi, ma non così di corsa, senza avvisare nessuno. Ormai il danno è fatto. Preparerò un bellissimo anniversario per me e per Harry. Lo amo al punto di morire. Farei qualsiasi cosa per lui.

Mi sto dirigendo verso casa di mia madre. Sono arrivata, solita casa da riccone. Una villa enorme con un giardino immenso. Due piscine, una normale e una con l'idromassaggio. Solito riccone. Bah. Suono il campanello. Nessuno risponde. Riprovo. Stavolta il cancello si apre, Entro seguendo il sentiero di sassi. Questa casa è bellissima, stupenda. Ma fa venire il vomito sapere chi abita qua dentro. Esce mia mamma con solo una vestaglia addosso. Sbianca nel vedermi. Sa che non verrei mai qui se non per un grave problema. Mi sta guardando dall'alto al basso. Ho incrociato le braccia al petto e ho spostato il peso del mio corpo sul piede destro. Ho intenzione di stare così finché non apre bocca. Almeno accogliermi? Mi sono appena fatta un viaggio che è durato più della mia stessa vita. Finalmente si decide a parlare.

-Mamma:" Figlia mia...Io..Oh.." scoppia a piangere e mi corre incontro abbracciandomi. Io non reagisco, non mi muovo di un millimetro.

-Io:" Mamma..."

-Mamma:" Io d-devo dirti u-una co-cosa..."

-Io:" Tranquilla...so già tutto!" ho urlato, e un sorriso malizioso è sul mio viso. Sbianca ancora, tra un po' diventa come il latte. Non se l'aspettava una risposta del genere.

-Mamma:" Non so come hai reagito, ma non cambierò idea." si rialza e mille modi per non farla sposare mi vengono in mente, ma solo uno la ferirà, forse.

-Io:" Bene, sposati e non sentirai mai più, e dico davvero, mai più parlare di me. Thomàs e Valéry compresi." mi guarda con disprezzo e io mi faccio seria.

-Mamma:" Sei mia figlia, ho il diritto di sapere di te."

-Io:" Non se io non voglio. Taglierò tutti i contatti con te, a partire con i numeri di cellulari a finire con la scuola. Non saprai più niente di me. Niente."

-Mamma:" Non puoi farlo."

-Io:" Se tu hai fatto questo..." indico la casa enorme " Io posso andarmene da te e sparire per sempre dalla tua vista. Mi hai spezzato il cuore, lo hai spezzato a papà, hai distrutto la mia, la nostra vita, hai frantumato ogni legame tra me e te, hai deciso di venire qui, e ci hai distrutto tutti, partendo da papà. Sei un mostro, tu non sai ciò che noi abbiamo provato, non ti permetterò di fare dell'altro male a Valéry. Piuttosto le dirò che tu sei sua zia."

-Mamma:" No!" si è accasciata a terra, non mi farò impietosire. Giro i tacchi e me ne vado, lasciandomi alle spalle quella casa, Leonardo e mia madre.

                             ~*~

-Io:" Due notti bastano, grazie!" il capo dell'albergo è un signore anziano, sono nel centro di Parigi e questo è un hotel a tre stelle, è pieno di gente. Prendo la chiave della mia camera. Mi stupisco quando leggo che è la numero 117. Sorrido e penso alle mie amiche, a come hanno reagito, conoscendo Des ha preso il primo volo per Parigi, ma conoscendo Harry, non glielo ha permesso. Devo chiamare Harry, devo chiamare le ragazze. Ma aspetta, il fuso orario. Qui sono le 6.00 p.m. mentre la sono 1.00 p.m. Oddio, ho impiegato così tanto tempo per parlare con mia madre?! Bene dovrebbero uscire dalla mensa tra poco. Chiamerò Harry per primo e gli dirò di dire alle ragazze di chiamarmi su Skype. Poi chiamerò Thomàs, e Papà, mi sa che spenderò un sacco di soldi. Inizio da Harry come avevo già previsto.

Burn (Harry Styles)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora