Author's note:
Yo I'm not dead.
Scusate ma ho avuto gli esami e come sempre ho una vita un po' incasinata.
Spero di riuscire a riaggiornare presto, e volevo ringraziare tutte le ragazze che mi hanno scritto chiedendomi di aggiornare, mi ha fatto un sacco piacere vedere che la storia vi mancava❤️
Detto questo, buona lettura😘Silenzio.
Interminabili secondi passati in silenzio, ad ascoltare solamente il respiro dell'altro.
È possibile che mi fosse mancato pure quello? Pure il suo respiro?Martina mi guarda preoccupata, notando i miei occhi lucidi e il mio respiro irregolare.
"Ma chi è?" Mi chiede sussurrando per non farsi sentire.
Io faccio segno di no con la testa, per dirle di lasciar perdere.Potrei mettere giù. Si dovrei mettere giù.
Ma allora perché non ci riesco? Mi viene voglia di piangere.
È passato un anno, e in un anno ero davvero convinta di averlo dimenticato. Anzi no, dimenticato mai. Dimenticare Damiano David era impossibile. Piuttosto pensavo di essere riuscita ad accettare che ormai lui appartenesse al passato.Quanto mi sbagliavo.
Decido che non possiamo andare avanti a respiri e cose non dette, così mi faccio coraggio e vado contro i miei istinti da codarda che mi urlavano di schiacciare la cornetta rossa.
"Come stai?" Chiedo a bassa voce, con tanta paura che Damiano possa iniziare ad urlarmi contro. Avrebbe ragione nel caso.Aspetto una risposta che non arriva, ma so che è ancora lì perché riesco ancora a sentire il suo respiro. "Ci sei?" Chiedo più sicura, pregando per una risposta.
"Si" la sua voce non è sicura come la ricordavo, anzi, la sento debole e fragile.
"Perchè?" Mi chiede dopo essersi schiarito la voce, senza ottenere grandi risultati dato che la domanda è uscita bassa voce e a stento. "Perché cosa?"
"Perché te ne sei andata?" Mi prendo un attimo di tempo per pensare, non so se dirgli la verità o se inventarmi qualcosa. So che lui non capirebbe, so che mi odia per quello che gli ho fatto, per averlo illuso così e per essere sparita nel nulla da un giorno all'altro.
Però so anche che le bugie non portano mai a niente di buono, e soprattutto so che lui non si merita di essere preso per il culo."Non ero chi pensavo di essere" rispondo alzando gli occhi verso Martina che ormai si era persa e non stava capendo più niente.
"Ma che cazzo significa? Bea sei sparita. Tu sei sparita senza dirmi mezza parola!" Ecco ora si stava sfogando. Finalmente stava facendo uscire tutta la rabbia che aveva dentro.
Era strano sentirlo alzare la voce con me, non lo aveva mai fatto. Ma in un certo senso volevo proprio che lo facesse, perché so di meritarmi la sua rabbia, e magari così riuscirò a sentirmi meno in colpa."Pensavo di essere una ragazza forte Dam, ma non lo ero. Ero uno schifo e non stavo bene. Mi cercavo di convincere del contrario ma non stavo bene per niente. Dovevo andare via e basta." Butto fuori tutto d'un colpo, per evitare di dargli il tempo di interrompermi.
Passa qualche secondo e penso davvero che mi abbia buttato giù perché non sento suoni, sento solo il silenzio.
"Io ti devo vedere" dice sicuro, ma con la voce tremante. "Non so se sia una buona idea" sussurro, terrorizzata dall'idea di vederlo di nuovo. Con che coraggio l'avrei guardato negli occhi?
"Beatrice che il signore me aiuti, se nun te fai vedè te, te vengo a cercà fino a New York quindi mo me dici ndo cazzo stai"
Trattengo una risata che sarebbe stata veramente fuori luogo, ma sapere che non è cambiato, ma che è ancora il mio romanaccio mi rende felice."Sono tornata Roma" dico dopo essermi fatta passare il sorriso dalle labbra.
"Ok io mo sto a Milano, però dopodomani torno"
"Va bene. Dove ci vediamo?" Gli chiedo, mettendo da parte le mie parure.
"A casa mia. Se te ricordi come ce se ariva"L'ultima parte sembrava più sussurrata tra sè e sè. Normalmente l'avrei mandato a cagare, ma non sono nella posizione per poter dire niente.
"Ok, va bene alle 16?" Non sapendo a che ora sarebbe arrivato ho sparato totalmente a caso.
"Si tanto arrivo prima di pranzo." "Ok, allora a dopodomani?" Chiedo a bassa voce per conferma. Mi sento una bambina dell'asilo, quanto sono stupida.
"Si. Ciao" e con questo butta giù senza darmi la possibilità di salutarlo.Faccio un lungo respiro e metto giù il telefono, fissandolo per qualche secondo.
"Ao ma che davero? Ma me voi dí che è successo?" Alzo gli occhi e guardò Martina che ormai si è sporta quasi su tutto il tavolo a forza di avvicinarsi per sentire la telefonata.
Mi gratto la fronte e decido di spiegarle tutto.
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SEQUEL - This Is What I Live For 2 - Maneskin ( MATURE )
FanfictionÈ passato un anno da quando Beatrice è entrata per la prima volta in quella clinica, e si sa, in un anno cambino tante cose. Questo Damiano lo sa bene, in un anno la sua vita è cambiata totalmente. Ora non è più il semplice ragazzo di Roma che sogn...