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Il gioco è iniziato da circa trenta minuti, ma non è ancora toccato il mio turno. Per l'ennesima volta la bottiglia gira e non si ferma su di me; sbuffo impaziente, non avevo fatto i conti sul fatto che se non sei scelto per andare nella camera con qualcuno, muori di noia.

Noto un paio di occhi marroni fissi sulla mia figura, sorrido nella sua direzione e lui subito abbassa lo sguardo rendendosi conto di essersi fatto beccare.

La bottiglia gira e si ferma, finalmente, su di me. Mi alzo e vado con Yoongi al piano di sopra, entriamo in una delle camere e mi siedo sul letto mentre Yoon mi benda.

«Seriamente devo proprio metterla, non vedo un cazzo» sbuffo, «Jungkook è questo lo scopo del gioco, e poi se vuole la persona può toglierti la benda e farsi riconoscere» mi risponde Yoongi abbandonando subito dopo la stanza e lasciandomi completamente al buio: è una sensazione bruttissima.

Dopo alcuni minuti sento nuovamente la porta aprirsi e richiudersi subito dopo, «Posso togliermi la benda o preferisci che io la tenga?» chiedo al diretto interessato. Nessuna risposta. «Allora, posso?» ripeto nuovamente la domanda. Nessuna risposta.

Faccio per sfilarmi la benda, ma una mano mi blocca il polso e me lo fa abbassare. Ah allora c'è qualcuno, non sto parlando da solo, buono a sapersi. «Posso sapere come ti chiami?» tento di sorridere gentilmente. Nessuna risposta. «Almeno se sei un ragazzo o una ragazza» la mia voce è quasi implorante. Nessuna risposta.

«Oh, vedo che sei molto loquace, lo sai che un muro risponderebbe più di te?» domando retorico, ridacchio perchè mi sento molto in quei film horror stupidi dove l'assassino benda la sua vittima per poi ucciderla.

Certo avrei supposto un omicidio, ma di certo non una reazione di questo tipo da parte del mio interlocutore. Le sue labbra sono premute completamente sulle mie. «Ottimo modo per tapparmi la bocca, te lo devo riconoscere» dico ghignando appena si stacca dai miei cuscinetti morbidi.

La sua bocca è nuovamente sulla mia e si muove vorace e bisognosa. Il bacio che prima era casto, ora si è trasformato in uno scambio di salive. La sua lingua si intreccia alla mia danzando perfettamente insieme.

La sua mano percorre tutto il mio petto fino a fermarsi sulla patta dei miei jeans skinny, la inizia a muovere in quel punto. Il nostro bacio diviene sempre più erotico, nella sua bocca soffoco qualche ansito.

Le sue labbra scendono sul mio collo lasciandoci sopra qualche bacio, morso e marchio. Le sue mani vanno a slacciare la cintura dei miei jeans, il rumore della zip che cala rimbomba nella stanza insieme ai sospiri che rilascia la mia bocca.

Quelle falangi affusolate e fredde si intrufolano nei miei boxer venendo a contatto con quella che ora è una dolorosa e bollente erezione. Mi abbassa anche la stoffa delle mutande e sento che si piega sulle ginocchia davanti a me. Cazzo, in tutti i sensi.

Le sue labbra vanno a baciare la mia cappella leggermente lubrificata dal liquido pre-seminale, mentre le sue dita dispettose vanno a stuzzicare le palle, massaggiandole, e a stringere la base del mio membro.

La sua lingua calda inizia a leccare voracemente tutta la mia lunghezza, passa in modo estremamente lento e straziante il suo muscolo caldo e bagnato su ogni venatura presente facendomi impazzire.

Inizio a crogiolarmi nella più totale lussuria.

«M-Muoviti cazzo, n-non ci rimane m-molto tempo» ringhio a denti stretti avendo solo il bisogno di essere soddisfatto. Mi ritrovo a pregarlo, ed è una cosa che non faccio mai, per averne di più.

«P-Porca puttana» lo prende tutto in bocca e io gemo ad alta voce. Persino le dita dei piedi si contorcono tanto è il piacere che mi sta facendo provare in questo momento. Involontariamente la mia mano scivola tra i suoi capelli morbidi e setosi per poter dettare il ritmo, si lascia dominare da me come se non aspettasse altro.

La sua testa si muove velocemente sulla mia asta e, quando il glande va a toccare la sua gola, geme mandandomi scosse d'eccitazione a causa delle vibrazioni della sua voce.

«Ah-Ah c-continua!» non ho mai goduto così tanto solo per un pompino in vita mia. Il piacere ha pervaso ogni fibra del mio corpo.

Sento di essere al limite, stringo con una mano il lenzuolo a cui mi sono aggrappato e con l'altra i suoi capelli. La mia testa si abbandona all'indietro e, quando vengo tanto e pesantemente tra le sue labbra, l'unica cosa che riesco ad intravedere dalla fessura della benda sono delle sfumature rosse?

Sento che ingoia tutto senza esitazione, leccando i lati della sua bocca probabilmente sporchi di qualche schizzo del mio cremoso sperma.

I miei respiri sono ancora irregolari e sono ancora leggermente scosso dal forte orgasmo che non capisco cosa stia succedendo. La persona che mi ha appena fatto un fottutissimo pompino, forse il più appagante di tutta la mia vita, si è alzata, ha riallacciato i miei pantaloni e, prima di uscire mi ha lasciato un biglietto nella tasca dei jeans.

Dopo pochi istanti entra Yoongi che mi toglie la benda e osserva curioso la mia faccia ancora scioccata. «Che è successo qui dentro? Sembra tu abbia appena visto un fantasma» ridacchia per la mia espressione. Non gli dò ascolto e subito leggo il biglietto che mi è stato lasciato nella tasca.

"Non dire a nessuno ciò che è successo qui dentro
P.S.
Sei delizioso"

«Yoongi devi assolutamente dirmi chi è venuto in questa stanza con me» esclamo quasi supplichevole. «Non posso Kookie è il gioco, mi spieghi che è successo?» mi domanda nuovamente e io ringhio frustrato in sottofondo.

Stanne certo/a ti troverò, chiunque tu sia...

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