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Il ristorante che ho selezionato è il più lussuoso della città. Volevo che fosse tutto perfetto, perciò ho prenotato un tavolo in un'ala riservata solo a poche ed esclusive persone. Okay in questo momento nemmeno io riesco a riconoscermi, da quando sono diventato così smielato?

«Salve signori, avevate prenotato?» la cameriera sorride gentilmente. «Si, ho prenotato a nome Jeon Jungkook» controlla l'elenco e un ghigno spunta sulle sue labbra. «Prego, seguitemi» ci porta in una sala dove sono presenti solo altri due tavoli e, per mia fortuna, vuoti.

La cameriera se ne va e ci lascia i menù per scegliere il cibo prelibato che servono in questo ristorante. «È davvero bellissimo questo locale, mi piace molto» mi sorride sincero e io non posso fare a meno di seguirlo.

Ho notato come quest'ultimo mi faccia sorridere sempre in un modo inaspettato e spontaneo, mi provoca risate anche non facendo nulla di particolare, anche solo scrivendo dei messaggi. E questo è uno dei momenti in cui mi perdo completamente a fissare i particolari delicati del suo viso. È semplicemente il ragazzo più bello che io abbia mai visto e, a dire la verità, non per vantarmi sia chiaro, ne ho visti davvero parecchi di ragazzi. Come ho fatto a vivere rimanendo all'oscuro tutti questi anni di così tanta meraviglia?

«Si è davvero bellissimo» sussurro per una risposta alla sua domanda e contemporaneamente una conferma ai miei pensieri.

Ordiniamo e le pietanze non tardano ad arrivare. «Posso sapere come conosci Yoongi?» gli chiedo mentre iniziamo a mangiare. «I miei e i suoi genitori sono amici da tanto tempo e fin da piccoli abbiamo sempre giocato insieme, poi a causa del lavoro di mio padre ci siamo dovuti trasferire altrove e ho perso un po' i contatti con lui, ma da circa sei mesi sono tornato, perciò ci siamo ritrovati diciamo» spiega ridacchiando.

«Ah, ecco perchè non ti ho mai visto a scuola se non negli ultimi mesi» ragiono ad alta voce e lui annuisce. «Questo si che si può chiamare cibo, non quella schifezza della mensa scolastica» commenta e io non posso non essere pienamente d'accordo, «Già, hai proprio ragione».

Passa qualche altro minuto di silenzio dove finiamo di mangiare.

«Perchè ti piaccio?» gli chiedo di punto in bianco, giusto da metterlo in imbarazzo. I suoi occhi si spalancano e le sue guance diventano colore dei capelli. «Ehm, c-cioè...io...» boccheggia continuando a tenere lo sguardo puntato dappertutto forchè nel mio. Sorrido, è proprio tenero. «Bhè, puoi sempre rispondere per la mia immensa bellezza o per il mio enorme c-» si affretta a bloccarmi quasi urlando un «JUNGKOOK!» pur non essendoci nessuno in sala.

È completamente rosso e io non riesco a fare a meno di ridere «Stavo per dire "cervello", guarda che mente perversa che hai, sempre pensare a quello» ghigno e lui mi fulmina con lo sguardo.

Passiamo così il resto della serata, tra scherzi, risate e qualche battutine un po' spinte come mio solito. Ho compreso di più la sua personalità e il suo carattere e, come avevo previsto, questo ragazzo è davvero speciale, diverso da tutti gli altri.

Parcheggio la moto davanti casa sua e ci togliamo il casco, abbiamo entrambi il sorriso sulle labbra. «Sono stato davvero bene con te» affermo, «Anche io» le sue guance si imporporano.

Si avvicina leggermente per stamparmi un bacio, che io approfondisco immediatamente. Quanto adoro le sue labbra morbide al punto giusto e perfette su ogni aspetto. Okay, ora penso di dovermi staccare per riprendere fiato, ma non ci riesco, sono come calamite i suoi cuscinetti.

Il primo a separarsi è lui, ma subito dopo inizia a mordere e a marchiare il mio collo «Taehyung, non tentarmi» sospiro di piacere, «Conosco fin troppo bene il mio corpo e i miei ormoni simili a quelli di un coniglio» lo so che sono un incoerente perchè odio quando Yoongi mi chiama in questo modo, però è anche vero che per la sfera sessuale scopo effettivamente come un coniglio in calore.

«Voglio andare con calma con te, okay?» gli bacio a stampo le labbra leggermente rosse mentre lui annuisce. Ci avviciniamo alla porta di casa sua che apre con le chiavi.

«Vuoi entrare?» mi chiede. «Se entrassi probabilmente non mi riuscirei a trattenere e finirei nel tuo letto, quindi meglio evitare» gli rispondo imprecando mentalmente per aver rifiutato quell'offerta. «E se io desiderassi che tu non ti trattenessi» ghigna.

«Fanculo la calma» ringhio chiudendo la porta alle mie spalle e cominciando un bacio per nulla casto.

~

Piaciuto il capitolo? Volevo cercare di conciliare romanticismo e perversione/ironia per il loro appuntamento, spero di averlo scritto abbastanza bene.

Preparatevi per il prossimo perchè sarà molto intenso...🔥

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