Giorno Ventotto.

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Rischiarono di perdere una paziente, ma fortunatamente, Sam era nei paraggi e, avendo sentito le sue parole era riuscito ad attutire la caduta della ragazza, evitando che morisse sul colpo.

La portò in una struttura vicino per curarle le ferite (//tutto questo tenendola sedata, quindi Atena NON SA UN CAZZO) e poi durante la notte la riportò nella casa, adagiandola sul divano.

Approfittò del momento per andare a rovistare in giro, trovando pistole e coltellini.

Nonostante tutto, i dottori furono contenti che per una buona volta andasse tutto come programmato.

Solo che quel giorno, verso le otto di mattina videro una figura entrare nella casa, silenziosa come un'ombra.

Dopo pochi secondi, la figura accese la luce del salotto e girò il volto verso una delle telecamere.

Era Tisbe.

Ed era tornata.

Aveva in spalla uno zainetto, che aveva l'aria di essere bello pieno.

Sorrise sornione alla telecamera, facendo un cenno di saluto, come a dire: "Voi non mi controllate."

Intanto si sedette sulla poltrona, in attesa che gli altri si svegliassero.

Shalve!

Siete contenti per il ritorno di Tisbe?

Io sì, ma aspettatevi di tutto dalla prossima giornata.

E vedete di non morire entro domani.

Se volete lunedì potete.

Cià.

Ce se becca lunedì, farò un paio di comparse!

Bye!

Gaga💕

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