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Louis: Chi è? Come mai i giornali non ne parlano?

Harry: ci frequentiamo da poco.

Louis: poco quanto?

Harry: Louis cazzo ma la smetti! Ma cosa t'importa? Puoi lasciarmi in pace per favore?

Louis: Mi manchi, vorrei poter tornare indietro.

Harry: È troppo tardi Louis...
Hai scelto la tua famiglia e va bene così.

Louis: Harry ero spaventato, lo sai che non avrebbero mai capito.

Harry: È un problema tuo Louis, se vuoi vivere così la tua vita e nascondere te stesso fa pure.
Creati la tua famiglia e fingi di essere felice, ripeto, non è un problema mio.

Louis: Lo so...

Harry: Ora devo andare, domani devo lavorare e sono già le 6 del mattino!

Louis: Domani possiamo sentirci?

Harry: preferisco di no, buonanotte.

Harry spense del tutto il telefono, non voleva sentire più alcuna notifica.
Gli era bastato, era stato troppo dura  risentire Louis così all'improvviso. Come se nulla si fosse mai fermato, spezzato.
Voleva solo dormire e dimenticare l'accaduto.
Ma riuscire a dormire dopo aver sentito quello che consideri il vero amore della tua vita non è per niente facile.
Un mix di emozioni  si facevano spazio dentro di lui con irruenza,
flash dei loro ricordi, come fotografie nella sua mente gli ricordavano tutto quello che di bello avevano vissuto in quei due anni insieme:
Il primo bacio,
la prima volta insieme,
il primo ti amo.
Perché si Louis era stato il primo di tutto, il suo primo amore.

A risvegliarlo dai suoi pensieri ci pensò George, il suo "ragazzo".
«Tesoro non riesci a dormire?»
Disse  portandosi Harry più vicino e stringendolo a se.
«Ho fatto un brutto sogno,non volevo svegliarti.»
George portò una mano ad accarezzargli la guancia, spostandogli un piccolo riccio dietro l'orecchio.
«Shh.. ora dormi, ci sono io con te.»
Harry si accoccolò con la testa sul suo petto e chiuse gli occhi, mentre una lacrima gli rigava la guancia.

Half heart without you| Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora