«È proprio necessaria la mia presenza?»
«Dai Louis lo sai che ci tengo, è una serata importante, poi vorrei averti al mio fianco per una volta» rispose Natalia mentre cercava d'infilarsi gli orecchini.
Louis non aveva molta voglia di accompagnare la sua fidanzata alla sfilata dell'anno, ma poi ci pensò e decise di andarci. Sarebbe stato un modo per svagarsi.
Erano passate due settimane dall'ultima volta che aveva sentito Harry.
L'ultimo messaggio l'aveva distrutto, sapere di non contare più nulla per lui era stato un duro colpo, ma d'altronde cosa poteva aspettarsi? Erano passi tre fottuti anni.
«Tesoro questo completo total black ti sta benissimo! Stasera altro che modelli, guarderanno tutti te!»
Disse Natalia mentre gli sistemava la giacca e la camicia, scendendo poi ad accarezzargli il petto, lasciandogli un leggero bacio sulle labbra per non sporcarlo di rossetto.
Una volta saliti in macchina Louis mise la destinazione su Google maps e accese la radio.
«Amore stanno parlando della sfilata alza il volume»
Mentre cacciò fuori una nube di fumo fece quello che gli era stato chiesto.Stasera la sfilata inizierà alle 9:00 e noi saremo qui a trasmetterla dove potrete ricevere aggiornamenti in tempo reale. Tanti stilisti ci presenteranno le loro creazioni. Vi racconteremo ogni dettaglio. Abbiamo degli spoiler da darvi: Stasera oltre ai modelli ci saranno artisti molto famosi a rappresentare vari marchi, tra cui: Lily Collins (D&G) , Nina Dovrev(Michael Kors),Timothée Chalamet (Versace) e Harry Styles (Gucci).
RESTATE CON NOI.Louis buttò giù una quantità di saliva e per poco non si strozzò, cominciò a sudare e il suo battito cardiaco accellerò a dismisura.
Nella mente un solo pensiero:Harry Styles.
Harry,
il suo Harry era lì.Oh porca puttana...
«Stai benissimo amore»
«Dici?»
«Ovvio! Harry Styles sta bene con tutto!»
Harry arrossì e si sistemo meglio davanti allo specchio.
«George comunque non era necessario perdere una serata di lavoro per venire qui, potevamo vederci dopo»
«Harry ti ho già ripetuto che non è affatto un problema, mi aspettava un giorno libero e quale occasione migliore? Vedrò il mio fidanzato sfilare!» disse lui accarezzandogli la schiena, per poi tirarlo a vicino a sé per un bacio dolce e casto.
«Questo è il mio in bocca al lupo»
Harry sorrise sulle sue labbra e si baciarono di nuovo.
«Crepi.»
«Harry vieni al trucco manca poco!»
Una ragazza richiamò la sua attenzione, Harry salutò George e la seguì nella stanza.«Amore ma che fai?» rimettiti la cravatta
«Natalia sta zitta per piacere!»
Arrivati a destinazione Louis era più agitato che mai, non sapeva se restare o andare via inventandosi qualsiasi scusa. Era teso come una corda di violino. Finalmente l'avrebbe rivisto e al solo pensiero gli si mozzava il fiato.
Fece l'ultimo tiro di sigaretta, la gettò ed entrò nella struttura che si presentò piena zeppa di fotografi, ospiti importanti tra cui gente che conosceva sin da piccolo poichè partecipavano agli eventi della sua famiglia, colleghi della sua fidanzata e gente a lui sconosciuta ma sicuramente del campo della moda.
«Amore vado a cercare la mia assistente, ci vediamo tra un po', tu nel frattempo prendi posto. Li se vuoi servono qualcosa da bere.»
Qualcosa da bere, proprio quello di cui aveva bisogno pensò.
In realtà non c'era molta scelta, visto che c'era solo acqua e dello champagne ma meglio di niente.
Prese tre bicchieri di champagne tutti per sé e li buttò giù velocemente.
«Hey amico vacci piano, non vorrai ubriacarti ad una sfilata!»
«Come scusa?»
«Dicevo solo che forse dovresti evit-»
«Senti non mi interessa cioè pensi okay?» Louis interruppe subito il ragazzo dai capelli biondi, ma poi si rese conto di esser stato scortese.
«Scusami non volevo essere maleducato, sono solo un po' nervoso... Piacere Louis»
Il ragazzo ricambiò pogendogli la mano.
«Piacere George»
«Dio mi manca l'aria qui dentro, vorrei tornare a casa!»
«Hey calma forse non sei abituato ad eventi simili, anche per me è la prima volta sono qui per vedere il mio ragazzo sfilare sono un po' emozionato, oddio sembro uno stupido! Tu perché ti trovi qui?»
Louis si bloccò sul posto e schiuse la boccaBeh amico potrei dirti la stessa cosa, anche se dovrei aggiungere ex
«La mia fidanzata lavora nel campo della moda,quindi...»
«Capisco sei stato incastrato» George sorrise e Louis lo fece anche lui di rimando.
George poco dopo riprese a parlare:
«In realtà il mio ragazzo non fa il modello di professione, lui è - si bloccò mettendo su un espressione orgogliosa- Harr-»
Non fece in tempo a finire la frase perchè Louis venne chiamato da due persone, sua madre e suo padre.Suo padre.
Diciamo che il loro rapporto non era affatto un semplice rapporto tra padre e figlio. Il signor Tomlinson non era il classico padre amorevole e orgoglioso dei propri figli, o meglio dire di Louis, non faceva altro che ripetergli di essere un fallito, di essere divenuto un avvocato di tutto rispetto solo grazie a lui, al suo cognome, per la sua grande famiglia conosciuta da tutta Londra, ma soprattutto lo guardava con disprezzo perché tre anni fa scoprì la sua omosessualità.
Flashback
«Piccolo ne sei sicuro?»
«Si Harry quante volte devo dirtelo, stasera dirò tutto»
Erano in una stanza di Hotel, i loro corpi nudi e sudati s'intrecciavano perfettamente in quelle lenzuola scompigliate.
Era in quella, sempre la stessa, che s'incontravano.
La gente non sapeva della loro relazione, per loro erano due semplici amici che uscivano per andare alla feste, giocare insieme a PlayStation nelle rispettive case.
A casa Styles, Louis era molto amato, Anne la madre di Harry lo trattava come un figlio e lei insieme a sua figlia Gemma erano le uniche a sapere della relazione dei ragazzi e a loro andava bene.
Invece, Harry a casa Tomlinson era un semplice amico, ovviamente la famiglia di Louis lo trattava bene anche se il padre di Louis in sua assenza non faceva altro che giudicarlo e sminuirlo con la famiglia:'Vuole fare il cantante, che assurdità! Dovrebbe impegnarsi e cercare un lavoro stabile... Che stupido ragazzino!'
«Voglio stare con te e non m'importa cosa dirà la mia famiglia. Sono due anni ormai che stiamo insieme, dovranno accettarlo. Sono gay e amo un uomo meraviglioso» disse Louis, per poi baciare Harry in un bacio lento e passionale staccandosi per riprendere fiato.
Poi Harry lo guardò negli occhi.
«Hai paura?»
«Tanta!»
«Finalmente non sarò più solo il tuo amico del calcetto»
«In realtà mezza verità l'ho detta, abbiamo fatto sesso sul campo quando tutti andarono via. Ho omesso solo questo particolare!» puntualizzò Louis facendo scoppiare a ridere il riccio.
Harry poggiò le mani sui fianchi del più grande - ma solo di età, vista la sua altezza - tirandolo poi su di sè. Iniziò ad accarezzarli dolcemente e poi passò ad accarezzargli la schiena facendo pressione con i polpastrelli. Questo fece eccitare Louis immediatamente, sapeva che la schiena era il suo punto debole.
«Mmm... Secondo round?»
«Io direi di fare anche un terzo dopo.»Louis era appena rieantrato in casa! Dorothea la sua cameriera andò a posargli la giacca, si sistemò allo specchio per aver un aspetto decente e schiarendosi la voce bussò alla porta dello studio di suo padre.
«Papà?»
L'uomo era seduto alla scrivania, tra scartoffie e documenti, fece cenno a Louis con una mano di avvicinarsi ma non se ne curò più di tanto.
«Papà dovrei parlarti, posso avere cinque minuti di attenzione per favore?»
L'uomo guardò il ragazzo alzando un sopracciglio e sbuffò a quella richiesta.
«Mh... Si fai presto Louis che già mi stai facendo perdendo tempo» posò la penna e si tolse gli occhiali da vista.
«Ecco- cominciò Louis - si tratta di una cosa importante, che vi ho tenuto nascosto da tempo e penso che sia giusto che tu e la mamma lo sappiate»
«Ti droghi?»
«No! È che, ecco i-io, papà io sono gay» sputò tutto d'un fiato.
Dopo secondi di silenzio suo padre scoppiò in una grossa risata e questo confuse Louis.
«Louis non ho tempo da perdere, dimmi cosa vuoi o vattene»
«Non sto scherzando» fece un lungo respiro e poi riprese a parlare
«Sono gay e sto con Harry da anni ormai»
Nella stanza regnò di nuovo il silenzio, gelido stavolta.
L'uomo si alzò e colpì Louis con un pugno talmente forte da fallo cadere a terra.
«Tu, brutta feccia umana non sporcherai il nome dei Tomlinson!
Se vedrai ancora quel tipo ti caccerò di casa e ti manderò via da qui, senza un soldo. Hai capito?» ringhiò l'uomo.
Louis si alzò e con la mano si pulì il sangue che gli usciva dal labbro spaccato.
«Non m'importa, fa quello che vuoi, toglimi tutto non m'importa dei soldi. Non riuscirai a farmi allontanare da Harry!» sputò fuori Louis con le lacrime agli occhi
«Ah no?" iniziò l'uomo «Invece lo farai, altrimenti il tuo amato non riuscirà mai a sfondare come cantante e sai perché? Perché io pagherò qualsiasi casa discografica!»
«No! Non puoi»
«Oh si che posso, li pagherò profumatamente!
A te la scelta. Ed ora esci da qui e non farne parola con nessuno»
Louis corse per le scale e si gettò sul letto cominciando a piangere ancora di più, la testa gli pulsava, gli sembrava tutto così assurdo, un incubo.Harry: Amore come è andata?
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Half heart without you| Larry Stylinson
FanfictionHarry 24 anni, cantante di grande successo. Louis 26 anni, avvocato molto famoso. Non stanno più insieme da 3 anni ma Louis lo ama ancora e nel cuore della notte gli scrive un messaggio. ''Scusa ma ho bisogno di dirti ancora che ti amo, Dio è così...