1: is a competition!

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Mi lavavo i denti con calma e nel frattempo Logan si stava facendo la doccia dietro di me. Eravamo in confidenza a questi livelli, ma non ci eravamo mai visti rispettivamente nudi. Più strano a dirsi che a pensarlo. Peccato che quel rischio l'avrei corso non appena fosse iniziata questa sfida.

Ci eravamo dati un giorno e un ora per iniziare questa cosa. Era lunedì all’una perché era esattamente l’inizio settimana e svegliandoci entrambi tardi non ci saremmo dovuti scomodare esageratamente.

-Logan, dovrò andare al supermercato oggi pomeriggio. Non abbiamo né latte né cereali e non ho intenzione di soffrire la fame a colazione!- gli dissi.

Questa storia della sfida, devo ammettere che non mi allettava. Non sono di certo una cagasotto, altrimenti non accettavo, ma lui era particolarmente ben messo fisicamente ed in più mi imbarazzava alquanto la situazione essendo sempre stati migliori amici.

Quel che volevo era semplicemente stare alla larga da lui quando sarebbe iniziato tutto e sapevo già che dopo non molto si sarebbe dimenticato di tutto.

-Dovrò accompagnarti perché mi mancano alcuni dei miei prodotti per i capelli- mi sciacquai i denti maledicendo chi mi passava per la testa in quel momento.

Sentii che chiudeva l’acqua, di certo non volevo che portasse avanti il gioco.

Facemmo colazione in silenzio. C’era poco da mangiare, le spese di quel pomeriggio erano indispensabili!

La fame mi passò appena vidi che mancavano dieci minuti all’una.

-Manca poco- disse Logan e notai il pentimento nei suoi occhi, era altrettanto per me. Rovinare così un'amicizia...

Ci sedemmo sul divano a guardare tv, dopotutto era la cosa che ci riusciva meglio, dopo portare a casa sconosciuti da sbattere.

Pensavo ad un piano, essendo che il primo era ormai fallito. Logan aveva deciso che potevamo farlo solo di venerdì e tra di noi e mi pareva corretto, perché io non resistevo fino alla fine in astinenza.

Sentii una sensazione strana dietro il collo e mi accorsi che erano le sue dita. Mi alzai di scattò e lo fissai, che stava facendo?

Vidi il suo sorriso petulante. L’orologio segnava l’una e due minuti, questa pazzia era iniziata.

****************

-Logan io vado a fare compre!- strillai dalla porta di ingresso intenzionata ad uscire prima che potesse rispondere.

Sentivo i suoi passi, si avvicinava dal corridoio. Arrivò con una bella giaccia in pelle, un po’ vintage, e il portafogli in mano.

–Pronto- disse ed uscimmo.

Sapevo che architettava qualcosa, dopo le carezze delle sue dita dietro il mio collo non aveva fatto nulla in tutto il pomeriggio, era assurdo. Non avrei fatto di certo alcun passo per permettergli di scoprire la mia strategia, soprattutto perché non ne avevo nessuna, ma in ogni caso non avrei fatto nulla.

Andammo a piedi essendo il supermarket ad alcuni metri da casa, queste erano le cose positive di abitare in centro, comodità che la gente sogna. Lui pareva stravolto, guardava ogni oggetto come fosse la prima volta che lo vedeva, forse era fatto...

In mezzora avevamo preso tutto il necessario. Il bello fu alla cassa, perché lui non si trovava molto a suo agio.

Dietro la cassa c’era una ragazza con bellissimi capelli rossi che mostrava il suo petto dietro l’ampia scollatura della divisa. Sapevo che lo avrebbe scombussolato. Infatti tentava di non guardarla.

Sex rulesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora