3:any crazy thing!

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-Da tempo non ci venite più alle feste… che avete?- ci chiese James. 

In teoria la risposta era : “primo perché voi avete mangiato a casa nostra quasi tutte le sere nell’ultimo periodo e noi poi abbiamo dovuto sistemare ogni cosa con scazzo perché odiamo pulire e secondo perché il venerdì sera abbiamo da fare di meglio” ma quello che dovevamo dire e che dicemmo, per rispetto verso noi stessi, fu

–non avevamo voglia- che non venne pronunciata dalla sottoscritta, ma bensì approvata con un cenno del capo.

Tutta questa storia andava avanti già da un mese e stava durando più di quel che avrei mai immaginato. Solo noi due, nessun altro. Spesso credevo che sarebbe finito, ma lui era disposto a tutto ed io troppo orgogliosa per dirli che adoravo quel che facevamo il venerdì sera.

Scoppiarono tutti a ridere.

-Non ve ne siete accorti?- disse Carlos.

Dustin, James e Kendall lo guardarono malissimo. Carlos rideva ancora e nel mentre beveva la birra che aveva in mano, sputandone alcuni sorsi.

-Non capisco che hai da ridere, idiota…- ero irritata, come mi succedeva ogni volta che qualcuno rideva senza motivo apparente o esplicitato. 

-Voi due state assieme. Non lo avete detto perché sapete bene che vi romperemmo le palle come un sasso rompe un vaso- e continuò a ridere.

Dustin rimase perplesso e James si mise in posizione pensativa mentre Kendall si aggiunse alle fragorose risate di Carlos. Io e Logan ci arrabbiammo, lui incrociò le braccia e io rimasi ad occhi spalancati.

-Veramente sarebbe tutto comprensibile- disse Dustin.

-Come fate ad esserne sicuri?- chiese Logan in attesa di una risposta concreta.

-Esatto, come lo sapete?- aggiunsi.

James scuoteva il capo dissentendo e Carlos si diresse verso di noi che eravamo seduti sul nostro solito divano. 

-Perché parlate al plurale riferendovi a voi- iniziò -le risposte che date riguardano sempre entrambi- aveva ragione e la cosa non era di mio gradimento.

Prima non fecavamo molte cose assieme. Ora facciamo dalle spese alla cena assieme, una volta non avremmo mangiato assieme neanche una pizza, ciascuno in camera propia o dove li pareva. Ora è come se l'uno avesse bisogno dell'altro.

Logan mi avvicinò a lui e disse -ci avete scoperto. Stiamo assieme. Va bene?- i ragazzi esaltati si alzarono di soprassalto e iniziarono a festeggiare.

 

-Che hai fatto? idiota!- li dissi all'orecchio.

-Quello che volevano...- fece spalluccie. Mi arresi.

Appoggiai la mia testa sulla sua spalla. 

-Guardate i fidanzatini! quand'é il matrimonio?- chiese James con voce da donna.

Non risposi a parole ma bensì con una risatina, sia perché non si può litigare con degli idioti sia perché non avevo dormito la sera prima per il benedettissimo venerdì.

-Ho vinto io! sapevo che sarebbe successo!- strillò Kendall.

Cadde il silenzio da un attimo a quello dopo. Carlos li diede uno schiaffetto dietro la testa e lui si tappò la bocca con la mano. Ovviamente una frase così lasciava perplessi. 

-Che avresti vinto scusa?- 

-Niente...- lo minacciai con lo sguardo -...c'era una partita e...-

-Gli idioti volevano vedere chi prevedeva il futuro meglio- lo interruppe Logan -hanno scommesso per vedere se ci saremmo mai messi assieme o se saremmo rimasti semplici amici-

-Voi cosa?- strillai.

Ero arrabbiata. come avevano potuto farmi questo. La parte peggiore è che Logan lo sapeva e ciò portava a pensare che semplicemente era tutto programmato.

Mi alzai e dopo aver guardato tutti con delusione mi diressi in camera mia seguita da Logan. Entrò e chiusi a chiave la porta gettandolo sul mio letto.

-Quando avete scommesso?- tutto questo casino era un puzzle che prendeva forma lentamente nella mia testa.

-Due mesi fa- non era agitato, spaventato o alterato in nessun modo per quello che mi aveva fatto e per il fatto che lo avevo scoperto.

-Chi ha scommesso?-

-Tutti e cinque- bingo. Ora i pezzi c'erano tutti, solo mancava l'ultimo.

-Cosa avete scommesso?-

-Te l'ho già detto-

-Porco te! dimmi che cazzo avete scommesso Logan!- se avevano scommesso quel che credevo ero pronta a saltarli addosso e picchiarlo.

-Abbiamo scommesso che sarei riuscito a stare con te...- lo guardai ancora una volta in modo minacciatorio -e che ti avrei scopata. Carlos e James credevano che tu non avresti ceduto, Kendall e Dustin hanno creduto in me-

Era uno schifo.

Tutto pianificato, deciso. Una scommessa nata da un altra scommessa. Non feci nulla. La delusione e il dolore erano laceranti. 

Mi sdraiai di fianco a lui e appoggiai sulla sua spalla la mia testa nuovamente. 

-Tutta questa merda era necessaria?-

-Ti ho sempre vista con abiti belli, trucchi stupendi e piani perfetti per sedurre i ragazzi. cercavi di fare tutto al meglio, alla perfezione oserei. Però mi dava fastidio... volevo che ti comportassi così per me-

-E' strano- mi staccai lievemente da lui e lo guardai negli occhi.

Sembrava lo dicesse perché... no aspetta, era impossibile che ci fossero sentimenti in mezzo.

-Ti sembra strano l'amore?- a quanto pare avevo sbagliato ancora -è per caso una di quelle "cose strane" che rientrano nella regola numero tre?- lo aveva detto sorridendo, quindi non ero sicura di aver sbagliato, non ancora.

Diciamo che due conti tornavano. Il modo in cui aveva respinto quella commessa, il modo in cui mi aveva trattata e la scusa che aveva cercato per sedurmi.

-Logan, l'amore è una cosa strana...- dico ridendo.

-Beh, io l'ho preso in considerazione sotto un punto di vista sessuale e non ho fatto "cose strane" fino ad ora. Per tanto non ho perso-

-Vero- affermai.

Era una dichiarazione in mezzo alla confusione più totale.

-In teoria io avrei perso sin dall'inizio se ci penso. Resistere a baciarti o abbracciarti per poi renderti del tutto mia. Quella era la mia sfida- non provando lo stesso non parlai.

Non volevo ferirlo, stavo male.

-Quindi ho vinto?- chiesi.

Non avevo altre risposte.

-Sin dall'inizio. Volevo solo vedere quando fossi brava a battermi- la sua voce era malinconica e frustrata.

La parte migliore credo fosse che per me Logan era un semplice idiota a cui piaceva scoparsi le ragazze. 

-Questa gara non è finita! finché uno dei due non cade e non per amore la gara continua. Quindi non ha vinto nessuno- i suoi occhi brillavano di qualcosa di nuovo, forse era l'amore o forse non so, perché non lo avevo mai visto. 

-Vuoi capire che potrei perdere adesso? Ti bacio e tutto finisce. Siamo da soli, su un letto in camera tua. Lo capisci?-

-No, ora cambia tutto. Se io mi innamoro di te perdo e se tu non mi riesci a far innamorare perdi. Regola quattro- 

-Va bene..- rispose sicuro di sé.

-A che ora si mangia? Smettela di fare porcate e venite a servire i vostri ospiti!- i ragazzi interruppero la conversazione con le loro urla. IDIOTI!

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