Andare al cinema con Logan, prima della sfida, era divertente. Ridevamo delle coppiette e lanciavamo loro pop-corn. Peró adesso era talmente incomodo e teso che l'ultima cosa che mi piaceva guardare erano le coppiette che mi circondavano, sapendo che prima o poi saremmo potuti finire allo stesso modo, abbracciati mentre ci baciavamo, anche se l'ultima parte non suonava male… no era il nostro stile.
Peró, a questo punto, non sapevo nemmeno quale fosse quello di Logan. Prima ero sicura che se avesse visto una scollatura, avrebbe rincorso la ragazza. Peró ora no, solo teneva la mia mano ed era attento con me e stavo impazzendo.
Non ero abituata a tutto quello a meno che non fosse per provarci, ma non con Logan. Non centrava la gara, finché le cose si mantenevano su un piano sessuale le cose avevano senso. Mani qua e là, tocca qua e là, una notte a settimana e amici il giorno dopo.
Suspirai, supplicando che a Logan non passasse per la testa il trucco di mettere il braccio attorno alla spalla della ragazza, era ridicolo e non lo capivo.
Non sapevo nemmeno che film stavamo guardando, eravamo lì perché non volevo restare sola con Logan all'appartamento, mi spaventava stare vicino a lui, lui voleva farmi innamorare.
Era una idiota con I maiuscola, sapevo che era tutto una cazzata e nonostante questo lo avevo fatto ¿Perché?
Ovvio, una parte di me lo voleva, voleva stare con lui.
La cosa che più mi dava fastidio era il fatto che probabilmente qualcosa lo avevo sempre provato, sotto scherzi e amicizia.
Non riuscivo a concentrarmi in quel fottuto film, si moriva di caldo e tutti si baciavano senza ragione. Logan aveva la sua mano fin troppo vicina alla mia.
—¡Bagno!- strillai al collasso. Uscì in fretta.
Mi scacquai il viso. Logan non aveva fatto nulla e io sentivo il suo effetto su di me. Quello era il peggio, mi possedeva, a un punto inspiegabile, mi diagnosticava amore, in ogni dettaglio, gesto e reazione, così mi sono iniziata ad innamorare.
¿Chi lo avrebbe detto? Logan il puttaniere ed io, la troietta. Bella coppia.
Mi sedetti sul lavandino.
Giocavo col cellulare, passarono 10 minuti e nessuno entrava, saranno stati tutti occupati a guardare il film o con i rispettivi fidanzati. Feci una risatina, quasi con vergogna, alla parola fidanzato, e la applicai a Logan, single da anni.
Di botto si apre la porta , e quasi cadetti. Mi fermai sul bordo e il cellulare invece arrivó al pavimento, ma lo raccolsi subito e notai che non si era fatto nulla.
—¿Tutto bene?- mi bloccai al suono della sua voce.
— Logan, ¿che ci fai nel bagno delle donne? Non dirmi che sei un trans!— scherzai, con una bella e fragorosa risata. Non mi prestó attenzioni e si avvicinó. Si mise tra le mie gambe e mi poggió una mano sulla fronte.
—Febbre — infatti mi sentivo poco bene.
—Non é niente, Logan. Torniamo in sala— non volevo tornarci davvero, ma almeno saremmo stati circondati di persone e non da soli in un bagno.
—Sarebbe meglio tornare a casa, sei strana oggi— disse. Mentre parlava io guardavo le sue labbra muoversi.
Ora era peggio. Il cuore batteva forte, dovevo farmi trasportare da lui. Non potevo, Regola 4 e tutte le precedenti. E non avrei perso.
— Logan, davvero… non voglio tornare.
Mi prese i fianchi e mi avvicinó. Ok, ero persa. Mi arrendevo, era troppo, tutto durava da due mesi e non ce la facevo più.
—Senti, Ca…- lo baciai. Era la fine. Lo zittì nel migliore dei modi e poggiai le mie mani sulle sue spalle, accarezzai il suo collo e mi feci trasportare.
Mi afferró le gambe e mi sollevó col minimo sforzo. Lo circondai con le gambe.
Mi sbatté contro il muro con una certa violenza, ma non protestai, mi piaceva la versione selvaggia.
Non pensavo al fatto che ero in un bagno pubblico, volevo Logan. In meno di un minuto tolsi la sua maglia di torno e lo ammirai.
Non ci spogliammo completamente. Abbassai la zip e lui bació il mio collo. Eravamo al punto di iniziare, ma entró in uno dei bagni.
Era entrato qualcuno, due stronze che parlavano di un film. Sembrava che non se ne sarebbero mai andate.
—Scusa, non resisto— susurró e non capì finché non sentì il suo ospite. Gemetti e probabilmente spaventai le ragazze.
Per farmi zittire, mi bació. Volevo che si muovesse, che facesse qualcosa.
Sentimmo le ragazze uscire, solo in quel momento Logan mi fece urlare in un bacio.
Era scomoda come posizione. Peró era eccitante sapere che ci avrebbero potuto scoprire.
— Logan…— gemetti.
Mi accorsi che eravamo irresponsabili. Ci eravamo dimenticati il preservativo.
— Logan… trattieniti… no, aspetta…— volevo, meglio dire dovevo dirglielo eppure lui continuava con il suo. Provai a levarmi, ma ero tra lui e la parete senza spifferi.
Era tardi quando era venuto. L'abbracciai al collo, sperando di non aver fatto cazzate e lo baciai ancora.
—Dio, il cinema dovrebbe essere un abitudine— dissi.
— Logan… ho perso… sono caduta— gli commentai appena ero seduta sul water.
—¿Ti sei innamorata di me?— chiese orgoglioso e soddisfatto.
Titubai, la verità é sí, forse dall'inizio come lui, ma ero troppo cieca per accorgermene. Peró il mio orgoglio bugiardo parló.
—Un po'… dovrai provarci ancora— sorrisi.
—Sarà un onore ¿Sai qual'é la parte migliore?
—Dica
—É venerdì— mi fece un occhiolino e mi sentì sollevata all'idea che questo, qualunque cosa fosse, sarebbe durato ancora.
STAI LEGGENDO
Sex rules
RandomLogan e Camile, migliori amici fin troppo presi dal loro ego spropositato si sono decisi a mettersi alla prova proponendo un gioco di sesso che spingerà il loro rapporto in un punto di non ritorno. Distruggeranno tutto o riusciranno a rendere tutto...