Gerza - Like always

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Erza's point of view

È passato ormai un anno dalla battaglia contro Alvarez. Un anno in cui sono successe tantissime cose. Tra cui il perdono dei membri di Crime Sorcière. Forse mi ero semplicemente illusa, ma speravo che dopo essere diventato finalmente libero Gerard sarebbe venuto subito da me. Speravo che dopo tutto quello che avevamo passato insieme sarebbe corso tra le mie braccia e avremmo potuto finalmente vivere la vita felice che il destino ci aveva proibito. Il destino sì, quello stronzo che mi aveva reso la vita impossibile. Piena di ostacoli e di morte. Senza poter avere l'amore.

Mi ero semplicemente illusa ecco la verità, lui non sarebbe corso da me, e se anche lo avesse fatto, non lo avrei accettato. Non posso aspettare tutta la vita e consolarmi nelle attenzioni di un giorno, di un pomeriggio o di una sera. O prendeva tutto o non prendeva niente. O camminava accanto a me, o cambiava strada. Queste erano le mie condizioni e gliele avrei fatte rispettare. Però in fondo sapevo che non sarei riuscita a dire di no a lui.

Guardai la sveglia accanto a me, che segnava le otto del mattino e mi alzai ponendo fine a quei pensieri. Mi feci una lunga doccia calda, senza pensare più a niente o a nessuno, mi vestii e quando stavo per mettermi l'armatura cambiai idea. Non sarei andata in missione quel giorno, volevo godermi una semplice giornata tra amici, quindi non mi serviva un'armatura . Mi misi dunque una semplice maglietta nera, che mi fasciava perfettamente il busto, dentro alla gonna blu che mi arrivava a metà coscia. Mi pettinai i capelli, cosa che non facevo quasi mai, ma dalla notizia del perdono di Gerard era diventata un'abitudine, e li lasciai cadere lisci sulle spalle, come sempre.
Uscii da Fairy Hills alle nove e mi diressi verso la mia gilda senza indugiare oltre. Mentre camminavo a testa alta per le strade di Magnolia i passanti mi guardavano curiosi. Come sempre. Mi guardavamo come se fossi veramente una regina che emanava potere e la gente quella mattina non mi parlò. Avevano paura, come sempre. Affrettai il passo, non ero una donna timida, al contrario, ma non mi piacevano quegli sguardi, era come se per loro non fossi umana. E dalla scoperta di mia madre, quei sguardi mi facevano sempre più male.

Arrivata alla gilda spalancai la porta senza esitazione e mi guardai un attimo attorno. Su il tavolo più vicino al bancone potevo intravedere Lucy che con i capelli legati in una coda stava leggendo un libro, Natsu invece era sdraiato sulla panca con la testa sulle sue gambe mentre parlava con il suo gatto volante. Davanti a loro c'erano Juvia e Gray. La testa della bluette era appoggiata alla spalla del corvino e sembrava addormentata, lui invece stava parlando con Wendy del più e del meno mentre metteva più comoda Juvia inglobando le sue spalle con il braccio e appoggiando la sua testa sul suo petto. Come sempre quei quattro stavano vicini sparando amore da ogni poro, ma senza rendersene conto. Cominciai a scendere le scale continuando a guardami attorno, Laxus e le sue guardie del corpo stavano parlando con i fratelli Strauss e non potei fare a meno di notare gli occhi del biondo che, a intervalli regolari, passavano dal viso di una Mirajane intenta a raccontargli qualcosa di sicuramente molto interessante, alla sua scollatura. Lei stava lucidando lo stesso bicchiere da ormai dieci minuti guardando in modo poco discreto le labbra del dragon slayer dei fulmini. Evergreen invece stava sgridando Elfman mentre che sua sorella parlava con Freed e Bickslow. Mi avvicinai al bancone continuando ad analizzare la mia gilda. Al tavolo del mio team si erano aggiunti anche Levy, Gajeel e Lily. La prima teneva stretta al suo petto il gatto mentre sorrideva a Gajeel che si era seduto accanto a Juvia lanciando un'occhiata alla bluette con fare protettivo.
Seduta al bancone chiesi a Kinana, la quale radiosa come non mai stava parlando alla lacrima che serviva per comunicare a distanza, una torta panna e fragole. Ella salutò un certo Eric per poi chiudere la chiamata, servirmi la torta e cominciare a prendere le ordinazioni di tutta la gilda.

Come sempre entrando a Fairy Tail non potevi non respirare amore da ogni parte. Anche Cana, la quale diceva di amare solamente l'alcol, stava parlando con Bacchus che era venuto a farle visita. Io, come sempre, ero gelosa. Non fraintendetemi, sono felicissima per i miei amici, ma guardandoli non potevo fare a meno nel pensare quanto lontano fosse Gerard, il quale non mi scriveva ne mi parlava.

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