Gruvia - Because my life is yours, Gray.

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Alvarez spoiler, ep 307

Gray's point of view

Aprii gli occhi lentamente, le immagini di quello che era successo mi tornarono in mente. Avevo scelto di suicidarmi piuttosto che ferire Juvia, e non me ne pentii. Ero morto per proteggerla.

Come per smentire i miei tristi pensieri una folata di vento mi scompigliò i capelli facendomi rabbrividire, mi resi conto che sentivo il freddo provocato dal pavimento su cui ero steso e la viscida consistenza del mio sangue che si trovava al livello del mio ventre. Sentivo il dolore provocato dalla ferita sul mio addome e il battito del mio cuore. Mi misi a sedere, guardandomi intorno, ero nel posto in cui pensavo di essermi tolto la vita. Il luogo era deserto, non c'era neanche Wendy, come potevo essere...?

Guardai alla mia destra e sgranai gli occhi dallo sgomento, distesa a terra in una pozza di sangue si trovava Juvia. Uno strano cavo collegava il mio braccio al suo, mi stava facendo una trasfusione, stava trasmutando se stessa in sangue per salvarmi. Il mio corpo cominciò a tremare, del sudore imperlò la mia fronte. Mi avvicinai a lei, prendendola tra le mie braccia vedendo come i suoi stupendi occhi azzurri non avevano più nessun bagliore. Le accarezzai dolcemente il viso mentre le lacrime cominciavano a scendere copiose sulle mie guance.

-Vivrò sempre dentro di te, per questo Juvia non è triste.- mi sembrò di sentire la sua voce, guardai intorno a me capendo però che non c'era nessuno. -La mia vita è tua, Gray.- Quella frase mi fece scoppiare. La scossi leggermente provando a svegliarla, incredulo della situazione. Non poteva lasciarmi, non poteva morire! Urlai con tutto il fiato che avevo in corpo mentre le lacrime bagnavano il viso latteo della donna che sotto di me non si muoveva.

Smisi di urlare dopo qualche minuto, rendendomi conto del fatto che ormai l'avevo persa per sempre. Appoggiai la mia fronte sulla sua, pregandola di tornare da me. Promettendole che non l'avrei più ignorata, che non l'avrei più fatta soffrire. Accarezzai il suo bellissimo viso, passando le mie dita sulla sua bella fredda. Le chiusi le palpebre lasciando due baci casti su di esse. Guardandola mi resi conto di quanto avevo perso, di cosa avevo perso. Non avevo perso solo un'amica e una compagna di gilda. Avevo perso anche l'unica persona in questo mondo che mi amava più di ogni cosa al mondo, avevo perso la persona su cui sapevo di potermi appoggiare perché non mi avrebbe mai giudicato. Avevo perso tutto.

Il sangue ribollì nelle mie vene, avrei trovato quel mostro e lo avrei pestato a sangue. Aveva strappato il futuro a Juvia e io gli avrei fatto provare il mio dolore. La adagiai delicatamente a terra, passando un'ultima volta le mie dita sulla sua pelle candida. Mi alzai da terra, guardando Juvia che non si muoveva di un centimetro. La mia rabbia aumentò e una nuova forza faceva muovere il mio corpo. Lo avrei ucciso, ne ero certo. Mi incamminai verso la mia metà, Invel, pensando a tutto quello che quella ragazza aveva fatto per me. A come insieme avevamo potuto fare di tutto, a come i nostri poteri erano come due facce della stessa medaglia, a come l'avevo respinta e a come lei tornava, sempre e comunque. Non glielo avevo mai detto, ma accanto a lei mi sentivo completo, a mio agio, meno solo. E ora non glielo avrei potuto più dire. Non avrei più potuto parlarle, guardarla. Lei non c'era più, era morta e aveva lasciato in questo mondo un vuoto che non sarei mai riuscito a colmare. Ora riempito solamente da rabbia e tristezza.

L'ultima cosa che vidi prima di dare sfogo al mio dolore fu il suo viso. Juvia mi guardava, la testa sulla sua spalla, le lacrime agli occhi e i capelli blu che le incorniciavano il viso facendola sembrare ai miei occhi una dea. Mi guardava con amore, un piccolo sorriso la faceva sembrare ancora più bella. Il suo corpo nudo era coperto solo da delle piccole particelle d'acqua che la rendevano ancora più graziosa. Chiuse gli occhi e una lacrima sfuggì al suo controllo confondendosi con le particelle d'acqua, mi sorrise amorevolmente per poi sparire davanti ai miei occhi.

In quel momento mi resi conto che avevo perso la persona più importante della mia vita.

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