Già il titolo... *-*
Se siete deboli di cuore beh, sedetevi care... Io ho avuto un attacco cardiaco ogni 3 righe.
Vi devo dire che in questo capitolo, ogni tot. righe c'era una strofa di Sweet Love, canzone di Chris Brown, ma wattpad tende a trascrivere le canzoni riga per riga e secondo me sarebbe un po' pesante, dato che verrebbe ad occupare 1 o 2 pagine, quindi, io e Giada abbiamo deciso di toglierla. Però, in ogni caso, sappiate che il nostro consiglio rimane quello di leggere questo capitolo con questa canzone in sottofondo...
Ora vi lascio al capitolo, buona lettura :')
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Ridley non sapeva esattamente cosa aspettarsi, ma Michael le aveva detto di non preoccuparsi, così, obbedendo come al solito, si riallaciò velocemente i bottoni della camicia.
Michael le sorrise dolcemente, poi le strinse di nuovo la mano e la trascinò fino in salotto, dove una scala conduceva al piano superiore.
Seguì Michael finché non aprì la porta di una stanza e la spinse dentro. Ridley sgranò gli occhi sorpresa, ritrovandosi davanti quella che doveva essere la stanza di Michael.
Le pareti erano tappezzate da poster di Rock Band e foto di lui con gli amici o di qualche concerto a cui era stato. C'era una scrivania piena di libri, accanto una sedia sepolta sotto una miriade di vestiti e, ciò che la stupì maggiormente, qualche peluche buttato a casaccio sul letto e per terra.
Il suo attimo di straniamento iniziale, però, fu soppiantato da un momento di panico nel realizzare che erano nella sua camera da letto.
Michael la guardò divertito, poi le cinse la vita, appoggiandosi completamente alla sua schiena. Le diede un bacio sul collo, che la fece sussultare.
«È la tua camera?» domandò stupidamente, come se non fosse palese. Voleva solo "rompere il ghiaccio", prima di quello che probabilmente sarebbe successo.
Michael rise, adorava quando era così ingenua e spaventata.
«Così pare...» mormorò, infilando le mani sotto la sua camicia. Ridley deglutì, stranamente preoccupata. Lo voleva da morire, ma non capiva le intenzioni di Michael.
«Cosa... ehm... che vuoi fare?» chiese ingenuamente, sentendo le guance andare a fuoco.
Michael le prese il viso e lo voltò verso di sé. Le sorrise e le sfiorò le labbra con un bacio delicato.
«Buon compleanno piccola» mormorò, prima di baciarla di nuovo. Ridley si voltò tra le sue braccia e gli circondò il collo, schiudendo le labbra per permettergli di approfondire il bacio. Michael non se lo lasciò ripetere e, mentre si baciavano, lasciò scivolare le mani lungo i suoi fianchi, fino alle gambe. La spinse in avanti e Ridley si lasciò guidare da lui, finché finì contro il suo letto. Michael la baciò con più trasporto, facendola così cadere sul materasso. Ridley lo trascinò con sé e il ragazzo si sostenne sulle braccia per non pesarle. La baciava con una lentezza e con una passione tali che Ridley non riusciva nemmeno a sostenerle. Le piaceva così tanto che voleva supplicarlo di andare più veloce, per sapere cosa sarebbe venuto dopo.
Michael si fece spazio tra le sue gambe e spostò le labbra sul suo collo. Ridley ansimò e, senza pensare, infilò le mani sotto la sua maglietta.
«Rid, tesoro... so che forse la tua prima volta non l'avevi immaginata così, ma vorrei almeno provare a rendere questa serata speciale per te. Non voglio farti male. Voglio rifare tutto da capo, piano. So che di solito sono un coglione, ma stasera voglio fare il bravo con te.» Ridley, alle sue parole, spalancò gli occhi incontrando subito quelli di lui, carichi di desiderio. Lui la voleva e questo rendeva tutto automaticamente perfetto, sapeva che Michael avrebbe reso quella notte la migliore della sua vita.
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Disobey.
FanfictionRidley non aveva mai disobbedito alle regole, ma quando le regole erano diventate quelle del ragazzo che le aveva sconvolto la vita, beh... non aveva potuto far altro che trasgredire. Ma solo a quel punto si era resa conto che, quando non si rispet...