Rapunzel, Please Lay Down Your Hair.

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Buona lettura :)

• Leggete lo spazio autrice :3

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Ashton sorrise involontariamente quando lo schermo del pc si illuminò, facendo partire la video chiamata.

Brianna lo salutò con la mano e Ashton quasi sentì il cuore uscirgli dal petto per quel gesto.

«Ehi, piccola» la salutò semplicemente, guardando il suo viso con attenzione, come se tutto quello gli fosse mancato per troppo tempo. Ed era così che Ashton si sentiva, come se gli avessero strappato una parte di lui, la più bella.

«Come stai?» chiese lei, calma. In realtà risentire e rivedere Ash dopo quasi due settimane le faceva un certo effetto.

«Io bene, e tu?»

«Anche... anche io.» Un silenzio imbarazzante avvolse la loro conversazione per qualche secondo, finché non fu Ashton a sospirare e a parlare per primo:

«Mi manchi Bree, mi manchi da morire. Ti vorrei qui con me ogni giorno e...»

«Smettila, Ash. Per favore. Non farmi piangere che mi si scioglie il mascara, okay?» Ashton rise, annuendo, ma era chiaro che l'intento di Brianna era solo quello di sviare l'argomento.

«Barbie... io... ci ho pensato un sacco, lo sai?» Brianna sospirò con aria fintamente inconsapevole. In realtà sapeva fin troppo bene dove Ashton volesse andare a parare, ma lei non voleva per nulla addentrarsi nell'argomento.

«Non avresti dovuto» ebbe solo il coraggio di dire, abbassando lo sguardo. Ashton improvvisò un colpo di tosse, per attirare la sua attenzione. Catturò di nuovo i suoi bellissimi occhi azzurri, velati da quella nostalgia e da quella strana tristezza che Ash si era abituato a vedere. Ma lui non voleva vederla così, lui quegli occhi voleva vederli ancora pieni di amore e di desiderio, come quella sera.

La verità era che, guardandola, Ash si sentiva solo tanto confuso, con i piedi dalle due parti opposte di una crepa pronta ad aprirsi sotto di lui. Doveva solo saltare da una parte o dall'altra, o Ridley o Brianna. Invece se ne stava lì, perfettamente in mezzo, ad aspettare che l'ennesimo terremoto aprisse la crepa per farlo finire in un baratro dal quale non sarebbe mai risalito. Così facendo le avrebbe perse entrambe.

«Mi fai vedere la tua stanza, Bree?» domandò ad un tratto, come cambiando improvvisamente argomento. In realtà stava solo cercando di prendere tempo per pensare come cominciare quella conversazione.

Brianna lo guardò confusa, ma sollevò il portatile dalla scrivania, in modo da poter portare Ash in un improvvisato e virtuale tour della sua camera.

«D'accordo, ehm... questa è la scrivania, ci sono i miei quaderni e qualche vecchio diario... poi... questa è la parete dei poster.» Voltò il pc e Ashton poté vedere una parate tappezzata da poster di David Beckham che saltavano all'occhio perché più numerosi e grandi degli altri. Ashton rise, richiamando la sua attenzione.

«Oh ma non mi dire! Pazza di Beckham?» Brianna roteò gli occhi.

«Mi piacevano anche le Spice Girls e lui e Victoria sono la coppia dei sogni. Non trovi che sia l'uomo più sexy del mondo?» esclamò, con sguardo sognante. Ad Ashton piacque vederla finalmente così.

«Sì, certo, Bree, convinta tu! Non capisco cosa abbia in più di me, comunque!» Brianna rise e spostò la videocamera del portatile, fino a far vedere ad Ash il suo letto, i pupazzi, le foto delle amiche. L'attenzione di Ash, però, fu catturata dal comodino, dove faceva bella mostra di sé una cornice con una foto di cui, pur non avendola vista nitidamente, riuscì ad intuire il soggetto.

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