photographer; -achille Lauro

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-Abbiamo fatto Lauro, per oggi- sentenziai, guardando nello schermo l'ultimo scatto fatto.
Mi rivolse un sorriso, il che mi fece perdere un battito: lo trovavo uno dei ragazzi più belli che avessi mai visto.
-Greta, posso vedere il tuo, sicuramente ottimo, lavoro?- domandò lui, con fare curioso, avvicinandosi al mio computer.
-C-Certo- risposi, arrossendo leggermente. Ero abituata a ricevere attenzioni da parte sua, ma ogni volta era una sensazione bellissima.

Il nostro rapporto, che per anni è stato solo di ottima amicizia, in quei mesi stava cambiando. Per me lui era sempre stato un amore storico. Amavo la sua musica fin dal primo disco, dal giorno zero, e da quando nel 2015 venni assunta come editore e fotografa di Lauro, a me quasi non venne un colpo.
Ci fu subito una sintonia particolare tra noi, ma la catalogammo come amicizia; fino appunto qualche mese prima, quando improvvisamente, in seguito ad un suo attacco nervoso (esiste?) mi baciò.
Ne rimasi scioccata, ma al tempo stesso felice. Iniziammo ad uscire insieme, ma non più come amici: c'era un sentimento di base. La cosa continuò, fino ad arrivare a quel momento.

Aprii la cartella dei file condivisi e quella creatosi con i nuovi scatti. Bisognava scegliere la copertina per il nuovo album, ed il compito di creare la copertina era mio, quindi anche di scattare la foto.
Gli mostrai le immagini, una ad una, e nel mentre percepii il suo braccio stringermi alla vita, avvicinandomi a lui.
-Aspetta, torna indietro- esclamò con tono entusiasta. Proiettai l'immagine precedente e lo sentii sorridere sul mio collo, dove poi vi lasciò un bacio veloce.
-Quella mi piace, mettila tra le possibili scelte- mormorò poi, con la sua voce profonda.
-Va bene- dissi, eseguendo la sua richiesta, cercando di ignorare il suo respiro sul mio collo: mi provocava non pochi brividi, però stavo bene così.
-Vuoi vedere anche le altre?- domandai poi.
-Sí- rispose sicuro, quindi gli mostrai le restanti fotografie, tra le quali ne selezionò un'altra.
-Abbiamo finito per oggi?- domandò facendomi girare verso di lui, tenendomi saldamente stretta a lui per la vita. Annuii lievemente, per poi rivolgergli un sorriso, senza distogliere lo sguardo da quei suoi occhi grigi che tanto mi piacevano.
Mi lasciò un bacio sulla fronte e mi abbracciò. Mi strinse come se fossi veramente l'unica cosa bella che aveva in quel momento, come se fossi la sua piccola luce nel buio.
Io mi sentivo protetta tra le sue braccia, mi sentivo compresa, mi sentivo a casa. Il suo profumo era il mio aroma preferito, e quando la sera tornavo a casa e i miei vestiti odoravano di lui, facevo sonni più tranquilli. Lui rappresentava il mio punto fisso.
-Che vuoi fare?- mi chiese con tono dolce, toccandomi la punta del naso col polpastrello del suo dito indice. Era un gesto che faceva spesso, ed io lo adoravo.
-Non lo so, andiamo da me?- proposi, sorridendo. Lui mi fece un cenno positivo, mollando la presa, per permettermi di prendere le mie cose e dare una sistemata.
Salvai il lavoro e spensi il computer, mettendolo dal suo posto assieme alle varie macchinette fotografiche. Indossai la giacca, quella che mi regalò la nonna qualche anno indietro. Tornai da lui e ci avviammo verso il parcheggio. Lì prendemmo la mia auto e guidai fino a casa mia.
Durante il tragitto, Lauro posò la sua mano un paio di volte sulla mia coscia, accarezzandola piano, togliendola però abbastanza velocemente.

-Come stai piccola?- mi domandò lui, accarezzandomi i capelli. Avevo il capo poggiato sul suo petto nudo, avevamo appena fatto l'amore. Sorrisi alla parola piccola.
-Bene- risposi, con sincerità. Stavo bene, se stavo con lui.
-Ti ricordi quando siamo andati al lago?- mi domandò poi, mentre giocava con una ciocca dei miei capelli.
-Certo, come dimenticare- dissi ridendo. Lo sentii ridere, e dio, posso giurare che la sua risata è il suono più bello che ci sia. Giuro, passerei ore ad ascoltarlo ridere.
-Mi hai buttato nell'acqua, non dimentico no- continuò lui, facendomi girare contrariata verso di lui. Misi un broncio, ed incrociai le braccia al petto.
-Non ti ho buttato in acqua! Cioè, può anche essere, però te lo sei meritato!- controbattei sbuffando piano.
Lui continuò a sorridere, poi si morse il labbro inferiore, in un gesto naturale.
-Sei adorabile quando fai il broncio.. comunque come mai me lo sarei meritato?-
Arrossii di botto al suo complimento, sorridendo.
-Perché tu mi avevi smerdata sulle tue storie instagram- risposi cercando di sembrare offesa. Lui sorrise e mi lasciò un bacio sulla guancia accaldata.
-Per quanto io possa farti foto fatte male, tu sei sempre bellissima-



eeee niente, lainil questa è per te.💘 il finale fa cagare rip lo so, però vabbè raghi, apprezzate.💔✨

𝐎𝐧𝐞 𝐒𝐡𝐨𝐭𝐬 ;; 𝐑𝐚𝐩 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora