Soffocante

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Bloccata. Oh tu piccola mosca, cadesti tu per caso nella tana del ragno? Come Ulisse con le sirene incantato dal loro canto, così tu ti abbandonasti ad una piccola dolcezza?

Ti sento come ti agiti, strilli, mordi, piangi, scalci. Bloccata oh tu piccola innocente da un qualcosa creato per te.

Tu non cedi, continui a combattere questa oppressione che ti tiene legata, come un sentimento tiene ancora legato un autore al proprio cuore. Non cedere, non cedere.

E nel vederti così io mi chiedo, è tutto qui? È questa la vera natura dell'uomo? È l'essere condannati alla morte per mano delle proprie tentazioni una giusta punizione?

Che domande, certo che no. Tu piccola che ormai scalci a fatica non sei altro che una vittima innocente. È la natura la colpevole, non l'uomo in sé. Egli ne è solo la vittima. E fù così che l'uomo, vittima del gioco più grande degli dei non capisce la vera natura di ciò che lo circonda e rimane impotente nella sua contemplazione, così tu ti ritrovi a chiederti se questa sia per caso una giusta punizione. No piccola, non lo è.

E così io ti vedo, ma bloccato dal legame della penna non posso salvarti. Non sento più lotta, non sento più strilli... non cedere

Five nights at Freddy's: L'anima oltre la mascheraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora