La vera faccia del dolore

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"Perché lo state facendo? Basta! Fa male! Fermati ti prego!" parole di dolore che risuonano nella mia anima. Io, il grande Bonnie ridotto come uno stupido mucchio di robaccia da cui prendere pezzi. Perfino... la mia povera faccia. E tutto questo per cosa? Rinnovare il ristorante? Attirare più clienti? Ricordo il passato. Io e gli altri eravamo dei miti per i bambini. Una volta ci divertivamo a giocare. Ora restiamo seduti ad agonizzare. Pensare che alla povera Chica hanno tolto persino il blocco per le braccia ed è costretta a restare sempre con le braccia alzate. Solo la notte troviamo pace. Usiamo il nostro dolore per alimentare la nostra rabbia. Ricordo quando mi tolsero la faccia. C'era un ragazzo. Parlava tra se e se:"Allora, il problema è questo. A quello stupido coniglio azzuro gli si è spezzata la molla della mascella e adesso gliene serve un altra. Ho messo questo coso in stand by giusto? Ok, quindi... ora mi vedi gigante viola? Adesso basta fare l'idiota e togliamogli questa mascella. Allora, la direttiva dice che ad ogni personaggio deve essere tolta con una parte interna importante anche la copertura. Quindi devo togliere anche la faccia" e cominciò a smontarmi la faccia. Ero immobile e non potevo parlare. Tutto quello che potevo fare era guardare quel ragazzo che mi toglieva la faccia e mi smontava la mandibola. Provavo un dolore orribile. Ogni vite smontata era un agonia. Rivoglio la mia faccia, la mia identità. Rivoglio essere amato.

Five nights at Freddy's: L'anima oltre la mascheraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora