Capitolo 15

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Appena mi girai vidi Fabrizio che ballava con una ragazza, la teneva per la vita, erano vicinissimi, la tipa era bella, mora alta con delle gambe che la slanciavano. Era vestita, beh vestina è un eufemismo, il vestito copriva solo il seno e un po' la parte dell'inguine, in poche parole era vestita da zoccola! Non ci posso credere che Fabrizio ci stava ballando, ma a un tratto lo vidi piegarsi verso di lei e la baciò!

Greta mi prese un braccio per distogliere lo sguardo, mi disse, <<Non perdere la testa, so che sei incazzata, ma potrebbe essere successo perché è ubriaco.>>

Io la guardai scioccata. <<Ubriaco? Lui non è ubriaco! Ha bevuto solo un bicchiere di champagne!>> mi alzai di scatto e andai da lui. Quando lo raggiunsi con la mano gli toccai la spalla e appena si girò gli detti uno schiaffo, e gli urlai, <<SEI UNO STRONZO! VIENI A BALLARE CON ME E POI TI VAI A BACIARE UNA TROIA! MI FAI SCHIFO!>> e corsi via.
Uscì dal locale e senza sapere dove andare iniziai a camminare, era freddo fuori, la strada era illuminata dai lampioni ma non illuminavano un granché. Intanto che camminavo guardavo i miei piedi, i miei occhi erano pieni di lacrime, dopo un lungo tragitto girai l'angolo e sbattei contro qualcuno.
Alzai gli occhi e vidi due occhi verdi, un naso dritto e perfetto, due labbra rosa chiaro sottili sembravano morbide, un viso perfetto coi lineamenti diritti e perfetti, i capelli biondi un po' lunghi. Il ragazzo era molto alto per guardarlo in faccia ero obbligata a piegare la testa, io gli arrivavo solo al torace, aveva più o meno ventisette anni. Mi allontanai da lui scusandomi di essergli andata addosso, mentre parlavo mi asciugai le lacrime che mi scendevano giù per le guance, rigandomi il viso.
<<Perché piangi?>> mi chiese tranquillo.
Come ora sto ragazzo a chiedermi una cosa del genere? Non mi conosce nemmeno e inizia a parlarmi come se ci conoscessimo da anni anzi ché da due minuti. Io cogliona come sempre dissi, <<Ho chiuso col mio ragazzo. Eravamo usciti a ballare e lui ha iniziato a baciarsi con una.>>
Lui mi guardava sospettoso, poi sbottò, <<Ah, che coglione! Io non lo farei mai, sei troppo carina per metterti in un angolo.>> ci provava!
Lo guardavo con la bocca spalancata, ero sbigottita, sto qui non mi conosceva e ci stava provando con me! Io mi allontanai da lui e dissi, <<Scusami ancora per esserti venuta addosso, non volevo.>> lo salutai con la mano, e me ne andai.
Lui urlò dopo cinque minuti che camminavo, a quel punto ero un po' lontana, <<Comunque il mio nome è Andrea.>>
Mi girai per guardarlo ma non c'era più, mi stupii perché dicendomi il suo nome mi aveva colpito, alzai le spalle e ricomincia a camminare. La strada era ancora lunga per arrivare a casa, camminavo così tanto che a un certo punto iniziai ad aver male ai piedi, i tacchi mi stavano uccidendo! Me li cavai e mi diressi a casa.
Quando arrivai a casa erano le 4:30 del mattino, mi misi subito a letto, ero stanchissima mi addormentai subito. Iniziai a sognare.
Fabrizio che si baciava con quella troia, poi diventò subito buio e vidi degli occhi verdi, un ragazzo biondo, e sentivo un nome ANDREA ma veniva sempre sfumato con le ultime lettere. Mi svegliai di soprassalto, ero stordita ed ero inamidata di sudore, la prima notte senza Fabrizio al mio fianco nel mio letto, guardai gli occhi erano le 9:45, ho dormito un casino! Mi alzai e andai in bagno, feci pipi, mi lavai la faccia e i denti, poi mi diressi in cucina ancora vestita in pigiama, una canotta bianca e pantaloncini corti, preparai un po'di caffè per me. Mi sedetti sul divano con la tazza piena fumante, iniziai a piangere.
Fabrizio mi manca un casino, sono neanche 24 ore senza di lui e la mia vita mi sembra spenta, sono una cretina. Dovevo immaginarmi che succedeva! Mi sembrava così strano, voleva solo scoparmi e nient'altro! E io sono stata una cretina a cadere nella sua trappola, mi sento vuota, piena di dolore, voglio morire, voglio i suoi baci le sue labbra, le sue braccia. Entrai in un vortice di vuoto e depressione.

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