Capitolo 23

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Sono stesa nel letto a guardo questo ragazzo, mi sembra familiare ma non mi ricordo dove l'ho già visto. Lui mi guarda, il suo viso è tormentato e in pena, una parte di me mi dice di abbracciarlo, ma trattengo l'istinto.
<<Devo andare in bagno.>> dissi.
<<Ti accompagno.>> disse avvicinandosi a me.
Mi prese in braccio delicatamente, mi fanno male le gambe, sono tutta indolenzita, mi porta in bagno e mi fa appoggiare i piedi a terra, mi vuole tirare giù le mutandine.
"Ma sta scherzando?!?!?" urlò la mia testa.
Lo fermo con la mano, lui ci rimane male, ma lo mando via lo stesso con un altro gesto della mano.
Andrea usce dal bagno ma non chiude la porta, almeno non tutta, abbasso le mutandine e feccio pipi, è strano che mi fa male, brucia, quando mi asciugo con la carta igienica di sfuggita do un occhiata e vedo che sanguino abbastanza copiosamente, inizio a urlare.
Andrea si precipita in bagno appena sente le mie urla, <<Cosa succede?>> chiese allarmato.
Io lo guardo con le lacrime agli occhi, <<Sanguino, sto perdendo sangue dalla mia vagina! Oddio che mi sta succedendo?>> sono nel panico.
Lui mi fa allarmato, mi prende in braccio e mi porta nella stanza per farmi stendere a letto e chiama il dottore, sto piangendo ho paura che mi sia successo qualcosa di orribile, Andrea è al mio fianco e mi stringe forte, intanto mi sussurra di stare calma.
Il dottore entra, mi visita le mie parti intime, è silenzioso ma il suo sguardo è allarmato.
<<Che succede?>>chiedemmo all'unisono io ed Andrea.
<<Sospetto che tu abbia avuto un aborto.>> disse con voce grottesca.
Ero scioccata! A quel punto rivedo tutti i momenti passati con Andrea, con Fabrizio, con Greta e con i miei genitori, in poche parole mi ritorna la memoria.
<<No, non può essere! Io non ero incinta.>> dissi arrabbiata.
<<Qui c'è stato un aborto. Lo dice il suo corpo.>> disse il dottore.
Guardai Andrea, che è rimasto scioccato dalla notizia, "Oh piccolo mio, mi dispiace così tanto." Dissi dentro di me.
<<Andrea, amore mio.>> dissi verso di lui.
Lui mi guarda, sbalordito. <<Mi piace quando mi chiami cosi.>> disse dolce.
<<Mi ricordo tutto, tu sei il mio amore.>> dissi. <<E mi dispiace che siamo venuti a sapere che ero incinta così bruscamente.>> dissi triste.
<<Amore, a me dispiace solo averlo perso, desidero tantissimo un bambino da te.>> disse con gli occhi luccicanti.
Si avvicina e mi da un bacio sulla fronte.
<<Dottore, ora però stara bene vero?>> chiese guardando il dottore.
<<Si, la signorina Elisa, starà bene. Però vi dico solo che dovete andare cauti per ora.>> disse.
<<Va bene, quando potrà tornare a casa?>> chiese.
<<Anche domani mattina, però prima di andare faremo un controllo.>> disse tranquillo. Ci saluta ed esce dalla stanza.
Andrea mi abbraccia forte e mi bacia, quanto mi sono mancate le sue labbra, cosi morbide, cosi dolci e calde. È il mio amore, e lo sarà per sempre.
<<Ti amo>> disse Andrea staccandosi, un pochino dalle mie labbra per pronunciare quelle parole.
<<Ti amo anch'io io amore mio!>> dissi e gli getto le braccia al collo.
<<Dai è ora di dormire.>> disse sorridendo.
<<Tu resti con me?>>
<<Certo, io mi metto sulla poltrona. Non me ne vado.>>
<<No, ti voglio qui affianco a me.>>
Gli feccio posto accanto a me nel letto, e tiro le lenzuola per farlo stendere. Lui si fionda subito e mi abbraccia forte, ci addormentiamo stanchi e felici ma con un po' di amaro in bocca per la perdita di quel bambino.
Sogno Marco che tocca il mio corpo, mi colpisce la faccia, si sta approfittando di me! Io mi ribello ma non conta niente. Hopaura, urlo e piango
<<Amore, svegliati! È solo unsogno!>> Andrea mi sveglia.
<<No, non è un sogno.>>dissi piangendo.
<<Che vuoi dire, amore?>>
<<Andrea,ti devo dire una cosa.>>
<<Dimmi cucciola.>>
<<Marco ha approfittato di me. Mi ha colpito in faccia e mi sentivo le sue mani sul corpo, ma poi ho perso i sensi.>> scoppiai in lacrime fa troppo male ricordare.
<<Amore va tutto bene, ora che me lo hai detto ora posso mettere dentro quel figlio di puttana!>> disse ringhiando.
Mi stringe a se e mi fa calmare, il dottore entra alle 8 del mattina e mi visita, mi dice che sono in salute, mi compila i fogli di dimissione. Mi manda a casa, io ho l'idea di andare a casa di Andrea invece mi porta a casa mia, mi porta fino a dentro all'appartamento e mi fa stendere sul divano, accende la tv.
<<Ora tu guardi la tv, io chiamo i carabinieri e gli dico tutto.>> disse autoritario.
<<Va bene.>> dissi, lui andò in terrazzo e chiama i carabinieri.
Dopo dieci minuti ritorna e si siede affianco a me e iniziammo a guardare un film accoccolati, "scusa ma ti chiamo amore" un film ispirato al libro perfetto per quel momento.
A metà film suona il citofono, va lui a vedere chi è, apre la porta e dopo un po' entra la mia migliore amica, Greta.
Nell'ultimo periodo Greta ha cambiato stile, ora è più sullo stile rap e non più da truzza (con vestiti attillati), si è tagliata i capelli e ha fatto la tinta rossa, ci sta bene, è uno schianto. Appena mi vede sul divano corre da me e mi abbraccia fortissimo.
<<Amore mio, come ti senti?>> mi chiese allarmata.
<<Meglio, ora sto meglio.>> dissi sorridendo.
<<Mi hai fatta prendere un colpo, appena Andrea mi ha detto cosa ti era successo sono venuta da te, ma dormivi. E allora me ne sono andata, ma ora mi rifaccio! Ora ci sono.>>
<<Tranquilla, so che ci sei sempre, fisicamente o psicologicamente.>>
<<Per un po' niente sesso.>> disse prendendomi in giro.
<<Questi non sono affari tuoi.>> dissi guardandola male, sa che non deve dire certe cose davanti ad Andrea.
<<Lo so, ma volevo un po' stuzzicarlo.>> disse con voce giocherellona.
Alzò gli occhi adAndrea e gli fece la linguaccia.
<<Si, fammi la lingua, la prossima volta non ti chiamo se succede qualcosa.>> disse lui scherzoso.
<<Nooo, faccio la brava allora.>> disse Greta facendo il musetto.
Scoppiamo tutti a ridere, passiamo tutta la giornata insieme, a pranzo loro mangiano le lasagne al ragù, io invece con un piattino di minestra in bianco, non è giusto.
A cena Greta dove andare via cosi rimaniamo solo io ed Andrea, lo guarda preparare la cena.
<<Cosa fai di buono?>> chiesi allungando il collo per vedere cosa stava facendo.
<<Stasera si mangia leggero. Formaggio e pane.>> disse sorridendo.
<<Va bene, mi piace.>> dissi sorridendo.
Ceniamo silenziosi, poi lava i piatti. Io sono stesa sul divano e accendo la tv, c'è un film molto carino, lo inizio a guardare ma credo di essermi appisolata perché a un tratto scattai sentendo delle dita sfiorarmi il viso.
<<Amore, mi hai spaventata.>> dissi sfregando la mia guancia contro la sua mano.
<<Scusami non volevo spaventarti, andiamo in camera da letto così stai più comoda.>> disse dolce.
Cercai di alzarmi ma il braccio di Andrea stringermi la vita e con l'altro mi prese le ginocchia, mi tira su a modo di sposa, si dirige verso la camera, mi depone a terra delicatamente e mi fa indossare il pigiama, poi mi fa stendere a letto sotto alle lenzuola di cotone, lui si cava la camicia e i pantaloni, rimane in boxer e si stende anche lui sul letto, iniziamo a baciarci ed accarezzarci. Andrea non può farmi niente perché sanguino ancora, mi è arrivato il ciclo, e il dottore mi ha detto che per una settimana lo avrei avuto, cosi gli feccio un lavoretto di mano, quando lui viene si pulisce con un fazzoletto e pulii anche la mia mano, lancia il fazzoletto nel cestino che tengo vicino al letto e coricammo abbracciati, ci addormenti amo entrambi velocemente.

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Ecco il capitolo 23! Scusate se non ho postato ieri ma ho avuto un problema con internet.. Mi faccio perdonare con la pubblicazione di un altro capitolo!! Oggi ne avrete due anziché uno solo!! Se volete potete lasciare un commento o una stellina!!!

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