Prologo

95 6 0
                                    


«Sebastian Osis, diretto difensore della corona, paladino del Re, ti sono state concesse da sua grazia 15 parole per giustificare il tuo comportamento, non potrai usarne né una in più né una in meno. Se la tua spiegazioni non risulterà veritiera alle orecchie del Re, sarai condannato a morte. Tutto chiaro?»

Alzai lo sguardo riflettendo i miei occhi in quelli di colui che un tempo era stato il mio migliore amico, un amico fedele, un confidente. Per me, Julius Sons non era mai stato soltanto un Re, la sua carriera veniva dopo il nostro rapporto, abbassai nuovamente lo sguardo sulle mie mani incatenate. Se mi avessero detto qualche giorno prima che mi sarei ritrovato in quella situazione, avrei riso. Julius non si era mai spinto a tanto con nessuna delle persone che avevano scalfito la sua autorità, lui era un sovrano clemente, aperto alle critiche e protettivo verso il suo popolo.

Ma non era lui il problema principale, no, la vera persona che voleva condannarmi a morte era l'uomo che teneva in maniera ferrea la sua spalla, gli occhi di suo padre mandavano lampi.
Contro l'autorità del padre Julius non aveva mai potuto fare molto, aveva cercato di rendere Monry un posto migliore, aveva sempre cercato di evitare gli scontri diretti, aveva lasciato in pace il popolo di G64 e degli elfi, ma Elras non era mai stato d'accordo con il suo operato. Lo aveva sempre spinto ad andare contro i suoi principi, spesso Julius gli teneva testa, a volte doveva cedere, soprattutto in situazioni come questa.
Gli occhi azzurri di Julius mi guardavano con una calma che non gli apparteneva, era seduto sul trono e premeva con forza le dita su uno dei braccioli, le nocche erano senza dubbio rosse, ma niente in confronto a come avevano ridotto me. Erano bastati due giorni per diventare l'ombra di me stesso. Due giorni di torture, non avevo parlato, avevo chiesto clemenza e 15 parole, Julius me le aveva concesse.
Ma la realtà dei fatti era che non mi pentivo di ciò che avevo fatto, delle vite che avevo salvato, sapevo che sarei morto quel giorno, così iniziai il mio discorso.

«Sire...»

15 ParoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora