Quando è il tuo Re a chiederti di fare qualcosa, come ci si può rifiutare di adempiere a tale compito? E se la ragazza che amavi ti pregava di aiutarla in quell'avventura, come riuscire a dirle di no? Non potevi. Così ti sobbarcavi di un obbligo che non ti aspettava, di un dovere che non era il tuo, ma di cui ti sentivi parte, volevo davvero sapere cosa succedeva in G64 ma non a questo prezzo, non rischiando la mia testa su una forca.
«Siete pronti?» Alzai il volto e guardai gli occhi azzurri del mio Re, poi volsi lo sguardo su Ayla, i suoi occhi erano di un colore tendente al nero, determinati e fermi. Stringeva la mascella mentre ricambiava il mio sguardo.
«Si», risposi a Julius, anche la ragazza al mio fianco annuì, ci trovavamo nei sotterranei del castello, non era stato facile sfuggire alle guardie che erano sul mio piano, avevo borbottato loro che il Re aveva bisogno del mio aiuto, loro avevano sghignazzato pensando che dietro ci fosse altro, come una ragazza, in realtà era la pura verità.
Ero passato per le cucine, non avevo trovato nessuno, tutti i servi sembravano essere a dormire, erano le tre di notte, anche io avrei preferito essere a letto.
La stanza era piccola e stretta, fortunatamente non soffrivo di claustrofobia o sarebbe stato un gran problema. Lo specchio era posizionato al centro della stanza, era tramite quello che saremmo entrati in G64, non potevamo affrontare due giorni di viaggio o non avremmo avuto tempo di vedere nulla.
Stavamo rischiando, perché i viaggi intermondo erano monitorati e facilmente rintracciabili, stavamo segnando una condanna a morte certa sulle nostre teste se qualcuno avesse guardato le registrazioni di quell'ora ci avesse visto lì. Il Re lo sapeva, Ayla lo sapeva, io lo sapevo e stavamo rischiando comunque. Ma non riuscivo a non chiedermi per che cosa e a quale prezzo. Tutto questo era per il popolo di G64 o per il volere di Ayla?
Julius iniziò a sistemare i marchingegni, li girò finché l'immagine non divenne nitida e noi potemmo vedere il terreno bruciato dall'altra parte dello specchio, non prometteva niente di buono.
«Vado io per primo.» Sussurrai ad Ayla, lei mi sorrise e io sollevai le labbra in un accenno di sorriso e poi tornai a guardare dentro lo specchio, infilai un braccio, passò dall'altro lato, poi anche l'altro, i miei occhi cercarono quelli di Julius, feci un cenno con il capo poi mi buttai dentro lo specchio.
Scivolai sul terreno sbattendo mani e ginocchia, gemetti, non ero mai stato bravo negli atterraggi, mi alzai e presi al volo la rossa che atterrò su di me.
«Tutto bene?» Le chiesi mentre i nostri volti erano ad un centimetro di distanza, lei iniziò a sbattere quelle lunghe e meravigliose ciglia che contornavano i suoi occhi, dischiuse le labbra e mi guardò senza dire una parola. Si protese verso di me e lasciò che le sue labbra sfiorassero le mie per un breve momento, poi mi lasciò e iniziò a guardarsi attorno. La osservai smarrito, come poteva fare il doppio gioco con me e Julius e poi baciarmi?
«Andiamo, dobbiamo trovare mio nonno, non abbiamo molto tempo.», il suo tono era distaccato ed autoritario, quella ragazza mi confondeva non poco. Osservai la desolazione che c'era intorno a noi, gli alberi secolari sembravano essere stati bruciati, il terreno era di un colore scuro, non c'era più erba e le case erano visibili soltanto sullo sfondo, quelle poche presenti attorno a noi erano scoperchiate e bruciate.
Era un paesaggio catastrofico.
«Ma cosa è successo qui?»
«La guerra, ecco cosa è successo. Mentre voi guardie giocate a carte dentro il castello, i cacciatori si facevano strada sotto il vessillo di Elras e riducevano in polvere il mio mondo.», Ayla aveva indosso una veste rosso sangue, era lunga e larga, legata in vita da una cintura. Sembrava un'imperatrice con quei capelli rossi legati in una lunga treccia che le scendeva sulla schiena, il suo passo era felpato ma veloce, dovetti allungare il mio per starle dietro.
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15 Parole
Fantasy15 parole è un racconto breve. Tra i regni di Moonry e G64 esiste una tregua che permette ai due mondi di vivere in pace, il Re Julius è contro qualsiasi tipo di guerra, vuole il bene del suo popolo e dei mondi che abitano vicino al suo. Dello stes...