Verità rivelate

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Quando furono usciti dal Tempio, Harry si affiancò a Lou, che lo stava portando dove aveva adagiato il piccolo giaguaro.

"Scusa per Niall, lui...non è cattivo, ma è molto protettivo".

Harry lo fissò attentamente.

"Tu sei suo?", chiese innocentemente. Lou si strozzò con la saliva.

"Co-cosa?", chiese stridulo, rosso dall'imbarazzo. Harry sorrise.

"Scusa, pensavo che fosse, sai...geloso. Che fosse interessato a te", disse facendo avvampare Lou ancora di più.

"No-no, non è così, perché dovrebbe...noi siamo amici e", iniziò Lou, ma Harry gli passò una mano fra i capelli.

"Scusa, non volevo turbarti. È che sei bello e perciò pensavo fosse naturale desiderarti".

Lou lo fissò a bocca aperta.

"Lou, stai respirando?", chiese preoccupato Harry "ho detto qualcosa che non va?".

"Io...non hai...però", improvvisamente avvampò "gr-grazie", mormorò guardando altrove. Harry sorrise.

"Sei bello quando arrossisci, sembri piccolo", disse senza peli sulla lingua, facendolo vergognare ancor di più.

"Così mi imbarazzi", mugugnò. Harry rise gentilmente.

"Scusa, non volevo, sarò più discreto", disse chinandosi a guardarlo negli occhi "però che sei bello posso dirtelo?".

Lou lo fissò, annuendo istupidito.

"Ora mi porti da Balam?", chiese ancora. Ancora Lou annuì, prendendogli poi coraggiosamente la mano e conducendolo verso la capanna.

Harry sussultò alla sensazione della piccola mano di Lou nella sua. Era strano. Strano e piacevole. Non era come quando teneva per mano i suoi fratelli o i suoi genitori, né quando era insieme ai suoi amici e figli della foresta. Era caldo, sì, ma in maniera diversa.

E quel caldo piano piano si faceva strada verso il cuore tanto che, per un attimo, temette di sentirsi male, ma poi ancora Lou strinse la sua mano e quel calore si diffuse a tutto il suo animo, facendolo sorridere.

Non può essere pericoloso qualcosa che ti rende felice, giusto? Si chiese Harry, stringendo la mano di Lou di rimando e ridacchiando quando lo vide arrossire.

Entrarono nella capanna e il giaguaro riconobbe Yum Kaax, andandogli incontro, zoppicando ancora un po'. Lou si affrettò a raggiungerlo e prenderlo fra le braccia.

"Piano! Così ti farai male", disse avvicinandolo a Harry "non vuoi tornare dai tuoi fratellini?", aggiunse sorridendo. Harry sentì il cuore battere forte. Il giaguaro leccò la mano del dio, guardandolo con quella che a lui sembrò malizia. Lo fissò con biasimo, ma il cucciolo di giaguaro fece un verso di apprezzamento che fece ridacchiare Lou.

Harry lo fissò meravigliato da quel suono così soave.

"Sei bello come un fiore", disse senza potersi trattenere. Lou lo fissò sgomento. Quelle erano le parole di sua madre, aveva raccontato lui stesso quell'episodio al cucciolo di giaguaro. Guardò Harry con diffidenza.

"Scusa", mormorò mortificato il dio, guardando altrove.

"Come-come lo sai?", chiese allora Lou allarmato "io non- l'ho raccontato solo a Balam e", stava entrando in confusione e Harry non voleva spaventarlo.

"Me lo ha detto lui", mormorò. Una mezza verità.

Lou lo fissò.

"Menti", lo accusò, credendo che lo prendesse in giro.

Il Cuore di un dioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora