V › 𝐘𝐨𝐮 𝐚𝐧𝐝 𝐈, 𝐚𝐧𝐝...?

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I giorni successivi a Rockfield Farm erano stati pressoché monotoni per la povera Summer che, non avendo un'occupazione come i ragazzi, passava il suo tempo a girovagare per lo studio ascoltando le loro discussioni su quali canzoni dovessero finire nell'album - che sarebbe dovuto uscire a breve - e la cucina, dove aveva scoperto quanto fosse divertente preparare dolci, i quali puntualmente venivano mangiati dai membri dei Queen che parevano apprezzare molto, riempiendola di complimenti e invitandola a farne altri facendole trovare il frigo e la dispensa sempre ricarichi degli ingredienti necessari.

Quella mattinata però era diverse da quelle precedenti.
Fu il primo pensiero di Summer quando aprì gli occhi, svegliata dai raggi del sole che filtravano dalla tenda azzurrina della finestra, mentre un grande sorriso le decorava il viso.
In quella giornata, due anni prima, lei aveva deciso di cedere alle continue richieste di Roger e di diventare ufficialmente la sua fidanzata.
Non avevano organizzato nulla di speciale per festeggiare, o almeno questo era quello che Summer pensava.
Non era passato molto perché Roger la facesse alzare dal letto, invitandola a vestirsi in modo quasi insistente.
Esasperata dal suo atteggiamento misterioso, la ragazza seguì i suoi comandi senza controbattere, conoscendolo quella sarebbe stata la cosa migliore da fare.

«Sei bellissima».
La voce dell'uomo che amava le arrivò alle orecchie in modo improvviso, facendola saltare per lo spavento mentre stava finendo di sistemarsi i capelli scuri in una crocchia, lasciando ricadere solamente due ciocche ai lati del viso magro e pallido, se non per le guance adesso leggermente arrossate.
Gli sorrise dal riflesso dello specchio, prima di voltarsi e avvicinarsi a lui, alzandosi sulle punte dei piedi per poter raggiungere la sua altezza e lasciare un soffice bacio sulle sue labbra.
«Che piani abbiamo per oggi? Ti hanno concesso la libertà gli altri tre?» Mormorò Summer ridacchiando, sistemandogli il colletto della camicia.
«Me la sono presa con la forza la libertà oggi, è un giorno speciale, no? E comunque è una sorpresa, quindi niente domande!» rispose allegramente Roger, interrompendo il lavoro della mora per prenderla per un polso e scendere al piano inferiore, prima di uscire nel giardino dello studio di registrazione.
Ad accoglierli davanti alla porta vi era una bellissima macchina decappottabile, smaltata di un bianco lucido che non passava di certo inosservata. Molto stile Roger Taylor, insomma.

«Salga in carrozza, signorina!» Il biondo, con un ampio sorriso stampato in viso, teneva la portiera dal lato del passeggero aperta, attendendo che Summer salisse.
«Vedo che non hai badato a spese come tuo solito!» lo punzecchiò ridacchiando, tenendosi il bordo del vestitino azzurro mentre si sedeva sul sedile.
«O si viaggia con stile, o non si viaggia proprio, amore. Dovresti saperlo ormai!»

E così partirono, lasciando alle loro spalle il lavoro, Brian, Freddie e John, andando verso la loro giornata speciale.
Summer finalmente si sentiva leggera e spensierata, dopo settimane chiusa dentro le quattro mura della villa a Rockfield Farm. Era così felice di poter passare finalmente un'intera giornata in compagnia del suo ragazzo, come non succedeva da tempo.
Voltandosi verso di lui, nel vederlo con lo sguardo concentrato sulla strada, i soliti occhiali da sole neri appoggiati sul naso e la chioma di capelli biondi spettinata a causa del vento, Summer non poté far a meno di sentirsi a casa.
Roger era il suo posto sicuro, dove poter abbassare le difese ed essere sé stessa senza paura di essere ferita.

𝐕𝐈𝐍𝐘𝐋 𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓 - Roger TaylorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora