Era quasi mezzanotte ed Hermione era ancora in biblioteca. Già dal terzo anno aveva ottenuto il permesso da Madama Pince di rimanerci fino a tarda notte a patto che non si fosse mai avvicinata alla sezione proibita, accordo che la ragazza aveva deliberatamente ignorato da subito.
Con il passare delle ore aveva accumulato talmente tanti libri da formare una trincea attorno a sé. Si stava lambiccando per tradurre un piccolo volume scritto in rune antiche, ma dopo svariati tentativi, gettò la spugna e decise di far riposare i suoi occhi con una lettura più leggera. Prese quindi l'enorme volume di Storia della Magia dal Medioevo al Rinascimento che giaceva proprio in cima alla pila di libri che aveva di fronte quando le apparvero due occhi grigi che la fissarono intensamente.Hermione per poco non cadde dalla sedia dallo spavento. Si aggrappò al tavolo e si premette una mano sul cuore che aveva inizio a battere all'impazzata.
- Verrà un giorno in cui questi libri si stancheranno di te, Granger. - pronunciò la voce melliflua di Malfoy, dall'altra parte della catasta di tomi - E ti seppelliranno viva.
Lei, ripresasi dallo spavento, roteò gli occhi scocciata e cercò di ricomporsi. Tentò di ignorarlo. Appoggiò il tomo sulla scrivania ed iniziò a sfogliarlo, domandandosi che cosa diamine ci facesse Malfoy in biblioteca in piena notte, quanto tempo fosse rimasto dietro la trincea di libri per spiarla e, soprattutto, perché il suo labbro inferiore fosse tumefatto.
- Devi farmi un favore. - Draco prese posto di fianco a lei.
- E perché dovrei, di grazia?
- Perché dovresti già sapere che non conviene mettersi contro di me. - proferì esaminandosi le unghie - So che cosa avete combinato tu e quello stupido pidocchio rosso.
La ragazza si trattenne a stento dal mollargli un ceffone, solo perché il terrore di essere stata scoperta l'aveva pietrificata. - Di che cosa stai parlando, Malfoy?
Il ragazzo prelevò un piccolo libro dalla pila e cominciò a sfogliarlo con noncuranza - Lo sai benissimo.
Il cuore di Hermione perse un battito. Quella serpe sapeva? E come aveva fatto a scoprirlo? Calcolò in velocità tutte le probabilità e i margini di errore, ed escluse quasi subito l'ipotesi che Ron l'avesse tradita raccontando tutto a Draco.
- Che c'è? - domandò Malfoy - Credi che sia ignorante come Potter? Pensi che non conosca gli effetti dell'Amortensia?
Hermione decise di adottare l'unica via di fuga possibile: la negazione assoluta.
- Malfoy, non riesco veramente a capire di cosa tu stia parlando.
Il ragazzo, tutto ad un tratto, sbatté il libro sul tavolo e la guardò come se volesse annientarla. - Credevate forse che qualche stupida pozioncina avrebbe sistemato le cose tra me e lo Sfregiato? - sibilò alterato - Siete proprio due cretini incoscienti.
Hermione si limitò a guardarlo, atterrita dalla precisa deduzione di Draco.
- Che risultati speravate di ottenere versando un filtro d'amore nel mio calice e in quello di Potter? Non potete nemmeno immaginarvi le conseguenze che avete provocato. Siete degli emeriti sciocchi!
Hermione si arrese. Ormai era evidente che Draco li avesse smascherati. Sarebbe stato troppo rischioso continuare a negargli l'evidenza.
- Non avete la minima idea di cosa avete combinato. - continuò il Serpeverde poi di punto in bianco cambiò espressione e tono di voce - Quindi ora, tu, dannata Granger, sarai costretta a farmi quel favore, se non vuoi essere precocemente stroncata da una Maledizione Senza Perdono.
Il tono sibillino con cui la serpe aveva pronunciato quelle parole la fece rabbrividire. Lo preferiva di gran lunga quando inveiva sbraitando. Ma decise che era tempo di recuperare un po' di autocontrollo, non doveva farsi mettere i piedi in testa da quel demonio.
- Malfoy. - sentenziò, cercando di rimanere inflessibile - Non esiste nessun favore che mai vorrei farti. E mai ti farò. - disse cercando di sembrare risoluta, ma il terrore la fece esitante. Si alzò dalla sedia, ma Draco l'afferrò per un polso e le torse il braccio dietro alla schiena.
- Disgustosa strega mezzosangue! Ora preparerai una stramaledetta pozione per sistemare le cose. - le sibilò all'orecchio - E se non lo farai, ti costringerò a vedere il tuo amato pidocchio friggere con un bel Crucio.
Hermione represse un singulto.
- Ma non lo ammazzerò... oh, no. - la fissò maliziosamente - Quello lo lascerò fare a te sotto Imperio.
La ragazza deglutì. Una fitta di dolore pervase il suo braccio, ma cercò di non strillare. Draco, non udendo una risposta positiva, le diede un ulteriore strattone, e lei cedette, sopraffatta dalla sofferenza.
- Ok... d'accordo! - esclamò sfinita.
Draco lasciò la presa all'istante e la ragazza indietreggiò di qualche passo voltandosi verso di lui.
Trattenne a stento le lacrime - Per il contro-filtro d'amore ci vorranno alcuni giorni, dovrai essere paziente. - spiegò la ragazza massaggiandosi il braccio dolorante.
Draco le sorrise maligno - Tieniti pure il tuo contro-filtro d'amore, Mezzosangue. Voglio una pozione che faccia cadere Potter ai miei piedi. Voglio che s'innamori di me, che mi desideri con tutto sé stesso.
Hermione trasalì - C-chiedo scusa? - riuscì a blaterare, mentre il suo viso assumeva un'espressione allibita.
- Hai sentito benissimo, Granger. Voglio che prepari il più potente filtro d'amore esistente.
- Ma Harry è già sotto gli influssi di un filtro. - mormorò lei, quasi tra sé.
Draco si avvicinò al suo viso - Beh, allora hai sbagliato le dosi, Granger. Ma questa volta ti assicurerai che siano perfette, se non vorrai che ti frigga il cervello. - distolse lo sguardo dalla ragazza e proiettò momentaneamente la sua attenzione sugli enormi tomi appoggiati sul tavolo - Potter non si fa avvicinare ed è chiaro che non vuole aver niente a che fare con me. - accarezzò le copertine di pelle dei libri come se fossero stati animali domestici - Ed io sono arrivato al limite. - mormorò in preda alla frustrazione. Poi tornò a guardarla negli occhi.
Hermione aggrottò la fronte, concentrandosi sul senso delle parole che la serpe aveva appena enunciato. Se Harry aveva ingerito la stessa quantità di pozione somministrata a Draco, come mai non aveva avuto effetti su di lui? Malfoy era palesemente ammattito dalla passione, chiaramente tormentato, il tutto a causa di quella pozione. Ma, a quanto pareva, Harry sembrava esserne praticamente immune.
- È già successo qualcosa tra voi due... ? - chiese titubante Hermione, accorgendosi un istante dopo di non voler assolutamente sapere la risposta.
- Quello che è successo non ti riguarda. - tagliò corto la serpe - Ma se davvero sei così intelligente come tutti dicono, potresti benissimo dedurlo da sola. - le gettò un'occhiata maliziosa. - Comunque, questa è stata la risposta di Potter al mio corteggiamento. - e si indicò la ferita al labbro inferiore.
L'imbarazzo s'impossessò della ragazza che distolse lo sguardo, gettandolo su uno dei tomi posati sul tavolo - Si vede che non sei proprio il suo tipo. - esordì, cercando di tagliare l'aria che si era fatta improvvisamente pesante.
Draco, in uno scatto d'ira, afferrò per le spalle la povera ragazza e la sbatté contro la parete della libreria. - Non fare la spiritosa, Granger, sai benissimo che io sono esattamente ciò di cui lui ha più bisogno. - le sorrise ammiccante - E ora, tu somministrerai a Potter quel maledetto filtro, in un modo o nell'altro. E se non lo farai, sai già cosa potrebbe capitare a te ed al pidocchio.
Hermione deglutì.
Dopo l'ennesima minaccia, Draco la lasciò andare e si avviò senza fretta verso l'uscita e prima di sparire oltre la porta, si voltò verso di lei, lanciandole uno sguardo intimidatorio - Se, dopo averlo bevuto mi rifiuterà ancora, ti riterrò la diretta responsabile, quindi calcola bene alle tue mosse. - la minacciò, sparendo poi oltre la porta.Trascorsero parecchi minuti prima che le mani di Hermione smettessero di tremare.
Una volta rimasta sola, la ragazza si ritrovò a rimuginare sull'infausto incontro col Serpeverde. Lui sapeva dell'Amortensia, sapeva che era stata lei a prepararla, sebbene fosse stata così attenta ad aggiungere delle foglie di asfodelo per fare in modo che nessuno dei due si accorgesse di essere sotto incantesimo. Forse le dosi erano errate, pensò e le ricalcolò mentalmente, ma in cuor suo sapeva di non aver sbagliato. Evidentemente il filtro doveva aver influito diversamente su ognuno di loro: troppo intenso per Draco da farlo cadere nella trappola dell'attrazione unilaterale, e troppo leggero per Harry, da non sortire alcun effetto su di lui.
Si era lambiccata assieme a Ron per settimane, in cerca di una soluzione rappacificante senza dover ricorrere alla magia, ma era stato del tutto vano. I due nemici avrebbero continuato a azzuffarsi in eterno se lei non fosse intervenuta con un incantesimo che li avrebbe costretti a sotterrare l'ascia di guerra una volta per tutte. Sapeva che la Pozione dell'Amicizia non avrebbe avuto alcun effetto su di loro: il loro astio era talmente radicato nelle loro anime che solo un potentissimo filtro d'amore avrebbe potuto placarlo.
"A giudicare dal suo stato attuale" rifletté "è evidente che Malfoy non abbia mai veramente odiato Harry. Se avesse provato solo astio verso di lui, l'Amortensia avrebbe dovuto solo annullare i sentimenti di inimicizia, non scatenare l'attrazione tra i due."
Si morse il labbro realizzando di essere stata lei la principale causa di tutto quel trambusto sentimentale. Il suo unico desiderio era stato quello di trovare un rimedio efficace che avesse placato quei costanti battibecchi una volta per tutte, ma era finita solamente per deviare la mente di Malfoy facendogli credere di essersi infatuato di Harry, che però, fortunatamente, sembrava non corrisponderlo. Si accorse solo in quel momento che un Draco infatuato e non corrisposto sarebbe stato ancor più temibile del solito Draco guastafeste. La sua frustrazione per non essere contraccambiato da Harry poteva veramente trasformarsi in una crudele vendetta verso lei e Ron.
Si chiese quanto fosse etico cercare di mutare per l'ennesima volta i sentimenti di Harry con una pozione, ma in fondo non aveva scelta. Se non avesse esaudito la richiesta del Serpeverde, quest'ultimo avrebbe fritto il cervello di Ron con un Crucio. Certo, esisteva una remota possibilità che quelle della Serpe fossero solo vuote minacce, ma Hermione era cosciente del fatto che Draco fosse estremamente volubile. Ed il desiderio acceca anche la mente più compassionevole.
Si sentiva la coscienza sporca, non stava facendo altro che tradire il suo migliore amico, ma, nel profondo del suo cuore, sapeva che era la scelta migliore da fare se non voleva vedere Ron soffrire sotto le torture di Malfoy. Decise così di replicare la pozione diminuendone però le dosi, in modo tale da serbare ad Harry un po' di dignità, evitando così di farlo cadere ignobilmente ai piedi del Serpeverde.
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A mali estremi, estremi incantesimi
FanfictionStanca dei continui litigi tra Harry e Draco, Hermione somministra loro l'Amortensia nel tentativo di porre fine all'astio che scorre tra i due una volta per tutte. Ma Harry e Draco non si sono mai odiati veramente ed il filtro d'amore che doveva so...