Oblivion

Si passò una mano tra i capelli scuri, posandone poi un ciuffo dietro l'orecchio.

Con la coda dell'occhio intanto, osservava il ragazzo dall'altro lato della classe, sentiva il suo sguardo bruciarle addosso, e quando i loro sguardi si incrociarono, le gote della ragazza dagli occhi celesti divennero rosso fuoco e automaticamente ripeté il movimento fatto poco prima con i capelli, imbarazzata.

Lo sguardo del ragazzo era vuoto.

Quando Lynda catturò quelle due pupille nere come la pece, anche solo per un secondo, un senso di soggezione si impossessò di lei.

Aveva paura di quel ragazzo, era una persona violenta.

Tornò concentrata sulla lezione di psicologia, le piaceva la psicologia, la trovava interessante.

Ma il ragazzo la fissava ancora, e a lei dava parecchio fastidio, così dopo aver chiesto il permesso, uscii dalla classe dirigendosi verso i bagni.

Si chinò sul lavandino per rinfrescasi la faccia, ma quando alzò il viso una figura scura era dietro di lei.

Le afferrò i polsi costringendola ferma contro il muro.

Il ragazzo accarezzò la guancia rosea di Lynda accennando un sorriso di quelli che fanno paura.

Poco dopo, il tempo di un battito di ciglia, e la ragazza si trovò accovacciata a terra, con le braccia avvolte sul suo stomaco dolorante mugolando.

Il suo diaframma si alzava e abbassava velocemente mentre respirava affannosamente.

Il ragazzo l'afferrò per i fianchi sollevandola e sferrando poi un secondo colpo.

Lynda non ce la fece e si lasciò cadere un'altra volta.

-Smettila!-

Urlò stringendo in un pugno il tessuto del suo maglione.

Alzò lo sguardo scontrandosi con quello del ragazzo, ma quest'ultimo lo distolse subito.

Oscurità. Occhi neri come la pece, e come i capelli del resto, pelle ambrata, vestiti scuri.

Quest'ultimo si chinò verso la ragazza e le passò una mano tra i capelli.

-Smettila, Scott- sussurrarono questa volta le rosse labbra di Lynda

-Brooks, - la richiamò lui -con te ho appena incominciato.-