La Casa Di Marzapane(Capitolo5)

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La nostra destinazione si presentava scarsamente illuminata rispetto agli stretti cunicoli illuminati da forti luci al neon che attraversammo. La porta automatica si aprì con uno stridulo meccanico che mi provocò una sensazione sgradevole allo stomaco. Ancora oggi, non so, se tale sensazione fosse stata provocata dalla porta o dalla paura generata dal momento di tensione che stavo vivendo.
La scarsa illuminazione non mi permise subito di mettere a fuoco l'ambiente che mi circondava. Non sciolsi l'intreccio della mia mano con quella del Dottore, anzi, rafforzai la presa, forse ciò lo infastidì, perché, si allontanò da me facendo un passo in avanti.
"Eccoci qua Davros!"
"Dottore si sposti, mi lasci vedere il volto della fanciulla"
Come un automa e contro ogni mia aspettativa, non aspettai la risposta del mio accompagnatore ma feci un passo in avanti, scavalcandolo e ponendomi dinanzi al mio nuovo interlocutore.
Rimasi stupita da quello che mi si presentò, mi aspettavo un alieno con corna, faccia da topo e artigli, insomma, quello che generalmente si vedono nei film.
Invece,provando a descriverlo, mi sembrò un umanoide particolare: un occhio cibernetico montato sulla sua fronte che prendeva il posto dei suoi veri occhi, che sembravano essere saldamente chiusi. Il corpo immerso nella corazza Dalek.
Inconsapevolmente generai verso questo storpio un moto di compassione, ero totalmente ignara della sua storia e dei suoi sterminii.
Non mi suscitò affatto paura. Ero calma, una calma che forse presagiva l'imminente arrivo di una tempesta, di uno tsunami che avrebbe sconvolto la mia esistenza.
"Avvicinati cara, fatti guadare in volto"
La sua voce non risultava metallica a causa degli altoparlanti, lo era davvero.
"Non farlo Vega, stai lontano!"
Mi arrivò come un soffio distratto, la voce del Dottore, ma era percepibile la sua preoccupazione. Non me ne curai, lo raggiunsi posizionandomi di fronte.
"Il tuo viso nasconde i suoi tratti, sono quasi impercettibili se non sai chi cercare!"
"Cosa vuoi da me?"
Sembrò sorridere, e aggiunse
"Voglio darti una possibilità, voglio offrirti un vantaggio. Unisciti all'impero dei Daleks e ti lascerò vivere! Abbiamo bisogno di te."
"Il potente Davros che ha bisogno di qualcuno. Questa sì che è una novità!"rispose in modo beffardo il Dottore
"Questo non é vero. Non vedi l'evidenza, sono solo uno storpio che non può far nulla da solo. Ho bisogno dei miei figli, delle ombre, di qualche Cyberman, che forse ancora non hai incontrato sulla tua strada, e qualche altro tuo nemico. Tutti vogliono la tua testa Dottore per un motivo o per un altro e io offro solo un occasione!"
"Che vengano pure, li rispedirò da dove sono venuti, come faccio sempre!"
Una risata acuta riempì la stanza, facendomi accattonare la pelle.
"Sono sicuro che questa volta ti piegherai senza nessun nostro sforzo! Le persone ti rendono debole, Dottore, é giunto il tempo che tu paga per la tua sconfinata GENTILEZZA"

Quello scambio di battute tra di loro mi fece capire che si conoscevano da tanto, troppo, tempo.
Ma l'odio di Davros da cosa era alimentato? Quale evento aveva innescato tutto questo? E se il Dottore é sempre pronto ad aiutare tutti, perché non Davros. Perché non un vecchio storpio!?

Gli occhi del Dottore posati su Davros assumevano una strana consistenza. Dal celeste cielo diventavano tizzoni ardenti, fuoco in quelle pupille. Eppure in quel cielo tempestoso che erano i suoi occhi si poteva scorgere come un fulmine, quasi a tratti impercettibile: la compassione.

Era un brav'uomo il Dottore.

"È grazie a questa GENTILEZZA se sei vivo Davros, l'hai dimenticato? Forse provi vergogna? Il tempo conserva ogni singolo volto, il tempo non dimentica. Io non dimentico
quel bambino impaurito, intrappolato tra le mano-mine."
"Basta!"urlai esasperata
Il silenzio invase la stanza.
"Vega ha ragione, Davros, adesso noi andiamo via" disse il Dottore con voce imperativa e puntandogli contro il suo cacciavite sonico.
"Dovresti saperlo meglio di me che questo cacciavite é uno strumento scientifico non un arma."

Una decina di Daleks entrarono nella stanza occupandone tutto il perimetro.
"Il Tardis é stato recuperato, l'operazione ha avuto successo!"

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