Capitolo 6: 1543 Copernico rilascia la teoria del sistema solare

2 0 0
                                    

Oggi parliamo di Nicolò Copernico. Lui era uno studioso filosofo, astronomo e scienziato, con molte lauree durante la sua carriera ha fatto delle scoperte incredibili. Nelle sue teorie studiò come fosse fatta il nostro universo, dicendo che il nostro universo è ovale.

Il nucleo centrale della teoria di Copernico, l'essere il al centro delle orbite degli altri pianeti, e non la Terra, fu pubblicato nel libro le rivoluzioni dei corpi celesti l'anno della sua morte. Il libro è il punto di partenza di una conversione dottrinale dal sistema geocentrico a quello eliocentrico e contiene gli elementi più salienti della teoria astronomica dei nostri tempi, compresa la corretta definizione dell'ordine dei pianeti, della rotazione quotidiana della Terra intorno al proprio asse, e della precessione degli equinozi.

Le teorie di Copernico non erano però senza difetti, o almeno senza punti che in seguito si sarebbero rivelati fallaci, come per esempio l'indicazione di orbite circolari dei pianeti, anziché ellittiche, e la necessità degli eccentrici ed epicicli . Questi errori rendevano i risultati concreti degli studi, come per esempio le previsioni delle effemeridi , non più precisi di quanto non fosse già possibile ottenere col sistema tolemaico (o geocentrico).

L'obiezione più efficace all'universo copernicano era però il problema delle dimensioni delle stelle. Secondo i modelli geocentrici dell'universo, le stelle si trovano poco oltre i pianeti; in questa situazione le loro dimensioni stimate con un semplice calcolo geometrico non risultavano troppo diverse da quelle del Sole. Con la teoria eliocentrica di Copernico le stelle dovevano essere estremamente lontane e quindi, applicando lo stesso sistema di calcolo, risultavano esageratamente grandi, di dimensioni pari a migliaia di volte quelle del Sole.

Il sistema copernicano può sintetizzarsi in sette assunti, così come dal medesimo autore enunciati in un compendio che dovevano dare vita a una nuova astronomia:

Non vi è un unico punto centro delle orbite celesti e delle sfere celesti.Il centro della Terra non è il centro dell'universo, ma solo il centro della massa terrestre e della sfera lunare.Tutte le sfere ruotano attorno al Sole, che quindi è in mezzo a tutte, e il centro dell'Universo si trova vicino a esso.Il rapporto della distanza tra il Sole e la Terra con l'altezza del firmamento, è tanto più piccolo di quello tra il raggio della Terra e la distanza di questa dal Sole, che, nei confronti dell'altezza del firmamento, tale distanza è impercettibile (non viene quindi percepito alcun movimento apparente nelle stelle fisse).Qualsiasi movimento appaia nel firmamento non appartiene a esso, ma alla Terra; pertanto la Terra, con gli elementi contigui, compie in un giorno un intero giro attorno ai suoi poli fissi, mentre il firmamento resta immobile, inalterato con l'ultimo cielo.Qualunque movimento ci appaia del Sole, non appartiene a esso, ma dipende dalla Terra e dalla nostra sfera, insieme alla quale noi ruotiamo intorno al Sole come qualsiasi altro pianeta, e così la Terra compie più movimenti.Per i pianeti appare un moto retrogrado e un moto diretto; ciò in realtà non dipende da loro, ma dalla Terra; pertanto, il moto di questa sola basta a spiegare tante irregolarità celesti.

Queste asserzioni rappresentavano l'esatto opposto di quanto affermava la teoria geocentrica, allora comunemente accettata. Esse mettevano quindi in discussione tutto il sistema di pensiero allora prevalente in filosofia e religione.

Copernico fu molto attento a non assumere atteggiamenti rivoluzionari, né con la sua condotta di vita, né nelle sue opere. Da buon umanista, ricercò nei testi dei filosofi antichi un nuovo metodo di calcolo per risolvere le incertezze degli astronomi. Egli costruì una nuova cosmologia partendo dagli stessi dati dell'astronomia tolemaica e rimanendo ancorato ad alcune tesi fondamentali dell'aristotelismo: 1) perfetta sfericità e perfetta finitezza dell'Universo; 2) immobilità del Sole data dalla sua natura divina; 3) centralità del Sole dovuta a migliore posizione da cui "può illuminare ogni cosa simultaneamente".

La presunta maggiore semplicità e armonia del sistema (argomenti con cui Copernico e il discepolo Georg Joachim Rheticus difendevano la visione copernicana) era però più apparente che reale. Per non contraddire le osservazioni, Copernico fu costretto a non far coincidere il centro dell'Universo con il Sole, ma con il centro dell'orbita terrestre; dovette reintrodurre epicicli ed eccentrici, come Tolomeo; dovette attribuire alla Terra, oltre al moto di rivoluzione attorno al Sole e a quello di rotazione attorno al proprio asse, un terzo moto (declinationis motus), per rendere conto dell'invariabilità dell'asse terrestre rispetto alla sfera delle stelle fisse.

Benché all'epoca di Copernico il sistema eliocentrico e quello geocentrico fossero sostanzialmente equivalenti in termini di complessità e di capacità predittiva, il grande vantaggio del sistema copernicano fu l'eliminazione di un pianeta dalle orbite di tutti i pianeti. Nel sistema copernicano, quest'epiciclo è dovuto al fatto che le orbite sono osservate dalla Terra, la quale a sua volta gira attorno al Sole. L'osservazione che i pianeti hanno un epiciclo in comune dovuto all'orbita della Terra, apriva tra l'altro la possibilità di misurare le distanze dei pianeti dal Sole (o meglio, il loro rapporto col raggio dell'orbita terrestre).  Copernico sostituiva Tolomeo e migliorava l'Almagesto sul piano dei calcoli, ricorrendo a una raffinata matematica pitagorica e conservando il presupposto metafisico della perfetta circolarità dei moti celesti.

Vampire the Eternal StruggleWhere stories live. Discover now