Capitolo 2: 1313 Tradimento dei templari

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1313 Europa in Francia. Il Re Filippo il Bello era molto temuto da tutti, durante la sua carriera ci furono alti e bassi, ma in questo anno ci fu una ribalta della sua popolarità. L'europa in quel momento era molto ricca e ma attraversò una fase della sua crisi nell'inverno portando carestie e malattie alla gente, facendo diminuire l'economia in molto tempo. L'oro e l'argento erano diminuiti di valore, l'ordine dei Templari era soppresso, gli ebrei e i lombardi erano esplusi. Il re era stato informato che i Templari possedevano molti beni costosi, così il re fece una riunione con il giurista Guglielmo di Nogaret e il ministro delle finanze Enguerrand de Marigny.

" Hanno preso tutti i miei soldi e non me li hanno mai restituiti questi Templari, quindi sono in debito con loro. dobbiamo trovare una soluzione." disse il re a loro, Guglielmo rispose:" io consiglierei di sopprimere i templari con false accuse." Enguerrand rispose:" io consiglierei invece di ucciderli con i nostri uomini, andare contro di loro e prenderci ciò che Voi avete dato".  Così il re alla fine disse:" giusto, le vostre idee non sono niente male, incominciate a preparare 1000 uomini davanti ai templari e insieme scateneremo una guerra". I due andarono e scatenarono l'inferno dei tempari, molti furono uccisi e quei pochi che rimanevano li presero e li portarono davanti ai giudici. La procedura è un classico della politica: prima si elabora un teorema utile al regime, poi si avvia la campagna di sensibilizzazione, poi si arrestano i presunti colpevoli ed infine si cercano o fabbricano le prove della loro colpevolezza conformemente al teorema da cui si era partiti. 

Il re andò poi agli Stati Generali dove decise la condanna a morte di Jaques de Molay, il gran maestro dell'ordine religioso cavalleresco. Nella grande piazza con molti della gente arrivò il papiro che lesse la condanna a morte di Jaques e i suoi reati. "Jaques de Molay, gran maestro del'ordine religioso cavalleresco, Voi siete in pena di morte incendiaria per aver posseduto tesori e beni di grande valore nel vostro dominio, voi dunque subirete la vostra condanna qua davanti agli occhi del popolo e a sua maestà il Re Filippo il Bello." Jaques mentre il papiro leggeva la sua sentenza pregò molto a lungo, poichè Dio voleva la sua pietà." dio perdonami per ciò che ho fatto, perdonami per quello che ho dovuto fare" il papiro smesso di leggere arrivarono le guardie e accesero il fuoco sotto i suoi piedi. 

Il Re Filippo il Bello, mentre vide lui incenerirsi davanti ai suoi occhi sorrise con gioia della pena che gli ebbero dato i suoi sudditi. Le urla strazianti del povero Jaques arrivarono e rimbombarono tutta la piazza mentre la popolazione lo guardava incenerirsi. Lamenti e grida rimbombavano, la carne bruciò con le sue ossa, il dolore e il sangue che colava, la morte era lenta e dolorosa. dopo qualche ora c'era solo il corpo bruciato, e le ceneri della legna. Da quel giorno Filippo il bello fece altre condanne ma poi anche lui fu sconfitto, durante una zona di caccia provocato da un ictus. 

     


Vampire the Eternal StruggleWhere stories live. Discover now