Cap.3

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Fortunatamente Ashley mi prestò la penna. Come avevo osato pensare che lei aveva dimenticato qualcosa?
Appena vidi Ward, cambiai direzione e feci una svolta a 90 gradi verso di lui per andarlo a salutare... Ma secondo voi uno skate può impedire a un uomo con un cervello, si spera, di andare a salutare un amico. Be, vi rispondo io. Si. Scivolai sullo skate, il mio fondo schiena urlava e mi chiedeva quanta sfiga avevo da 1 a 10. Per una volta avevo una risposta; di più.

Tralasciando il fatto che mi sono fatto le domande e dato risposte da solo.

La cosa già mi imbarazzava, ma perché sono dovuto cadere proprio davanti ad Agnese e le sue amiche?
Più rosso di Trump quando parla del riscaldamento globale, mi rialzai e mentre mi tastavo i glutei, salutai:" Ciao, Agnese" Fortunatamente mi rispose:" Ciao James come va?" Ma non so, sono appena caduto di culo scivolando su uno skate, ieri sera sono stato pestato, questa mattina gli zombie mi facevano na sega, e tu? Non potevo certo rispondergli così. Sembrava un signore; una volta stavo perdendo il bus, e come tutte le persone normali, quando si è in ritardo si corre. Il fatto è che un palo mi ha tagliato la strada, e gli sono andato contro. CHE ENDICAPPATO DI PALO. Insomma un signore è venuto da me e mi ha chiesto se mi ero fatto male. Ma va! Ma quando mai una persona quando si prende un palo infaccia si fa male? Ma in che paese vivi?
Chiusa questa parentesi, gli risposi:"Non si può dire proprio bene, ma resisto, per ora non mi suicidio". Doveva essere sarcastica sinceramente. Lei mi guardò tipo: ora che hai detto sta stronzata, puoi pensare seriamente al suicidio. Non me lo disse:"Ok, ciao ci si vede alla fine della scuola!" La cosa che non sapeva era che ero in classe con lei. Già, non mi aveva mai notato. Che vita triste.

Fatemi sapere come posso migliorare. Grazie!!!!!!!! ; )

Il Ragazzo Dagli Occhi D'oroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora