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Le lacrime cominciarono a fluire lungo le sue morbide guance mentre correva in direzione di casa nel tentativo di osservare la strada per non cadere o farsi ammazzare.

Si era svegliato in quel modo, si era svegliata in quel modo, nel momento meno adatto: con Yoongi accanto a sé.

Era così che accadeva, un giorno si svegliava con una discreta accettazione del corpo con il quale era nato, il giorno dopo lo odiava, quel corpo, odiava essere un ragazzo e tutto ciò che desiderava era sparire dalla faccia della terra.

In quei giorni stava male, terribilmente male: si sentiva un mostro, sentiva dolore psichico nel guardarsi allo specchio e trovare i suoi capelli con un taglio corto, il suo torace contornato da una perfetta muscolatura...desiderava dei lunghi capelli, un ventre piatto, dei seni, anche se solo minimamente accennati.

Ma ciò non era possibile, né lo sarebbe mai stato, non in un Paese dalla mentalità tanto nchiusa come la Corea.

La sua unica via di fuga era quel profilo instagram, il profilo in cui Eunmi poteva dare libero sfogo al suo essere, dove poteva mostrare una lunga chioma di capelli biondi o rosa, le sue gambe lisce, le unghie colorate con tonalità lucenti e accese, gli occhioni contornati dalla matita e le labbra, già rosate, accentuate da un rossetto: il luogo in cui Eunmi poteva mostrarsi al mondo senza il rischio di venir scoperta.

O almeno fino a quando Yoongi non aveva cominciato a seguirla.

Che stupida era stata, che stupida a dargli la possibilità di parlarle.

Era stata ingenua, maledettamente ingenua, e si era fatta trascinare dai sentimenti e dalle emozioni, mentre ora aveva spezzato il cuore di Yoongi, lasciandolo in quel modo, senza dargli la possibilità di avere spiegazioni.

Si odiava perché Yoongi non meritava di essere trattato in quel modo, non meritava di soffrire, eppure lei lo aveva fatto accadere.

Tornò finalmente a casa, sbattendo la porta e correndo in camera, fortunatamente non c'era nessuno, ed aprì l'armadio, cercando con una mano il grande scatolone contenente i suoi vestiti mentre con l'altra si sbottonava i pantaloni scuri e stretti, tipicamente da ragazzo, e si toglieva la camicia.

Non appena aprì la scatola, afferrò una maglietta lunga, color rosso scuro, e la indossò, poi prese la bellissima parrucca bionda che era solita indossare e la mise, alzando lo sguardo verso lo specchio per sistemare i morbidi capelli e farli cadere sulle sue spalle.

Solo allora tornò a respirare regolarmente, mentre cercava di infilarsi un paio di pantaloncini corti.

Allacciò il bottone e finalmente fu pronta, così corse in bagno e si sciacquò il viso, per alleviare il rossore sulle guance e negli occhi ancora gonfi di lacrime...poi finalmente, riuscì a passare la matita sui propri occhi, aggiungendo delle lunghe e folte ciglia finte, aggiungendo infine un rossetto color rosa carne sulle sue labbra e del blush sulle guance.

Si guardò nuovamente allo specchio e sorrise lievemente.

Ora era lei.

Ora era Eunmi.

Wʜᴏ ɪs (ꜱ)ʜᴇ? [ᴘ.ᴊᴍ+ᴍ.ʏɢ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora