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Jimin entrò nell'aula di inglese con titubanza, cercando il suo hyung tra i suoi compagni dell'ultimo anno, trovandolo dopo pochi istanti.

Si avvicinò al banco e si schiarì la voce, toccandogli una spalla. "Mh...hyung? Ti disturbo?"

Yoongi alzò la testa dal libro e rivolse il suo sguardo al più piccolo, sorridendo appena lo vide. "No, certo che no, dimmi" disse con gentilezza.

"Volevo solo dirti che ecco, il mio istruttore di canto mi ha chiesto di cantare anche al prossimo contest che si terrà a marzo, fortunatamente mi ha avvisato molto prima" rise lievemente, poggiandosi al banco accanto a quello di Yoongi. "E uhm...dato che a quello di due settimane fa abbiamo vinto perché la canzone è piaciuta davvero molto, mi chiedevo se ti andasse di partecipare di nuovo insieme, solo...solo se ti va" disse a bassa voce, arrossendo lievemente.

Yoongi lo osservò, ascoltandolo con attenzione, per poi annuire. "Ma certo Jiminie, assolutamente sì, mi farebbe molto piacere, davvero"

Gli occhi del minore si illuminarono di gioia e sorrise ampiamente. "Davvero?"

"Ovviamente piccoletto, ho qualcosa come sessanta canzoni sul mio quaderno, non le userò mai, quindi potremmo vedere quale ti piace di più e iniziamo a studiarla per bene" sorrise Yoongi, guardando il più piccolo.

Jimin sentì le guance arrossarsi a causa di quel piccoletto ma cercò di non darlo a vedere. "Va bene ma...la canzone possiamo sceglierla insieme, mh? Vediamo la più adatta al contest e poi facciamo il resto" disse quindi.

"Come vuoi tu, possiamo vederci al solito bar per stare un po' insieme e decidere la canzone, se ti va" propose Yoongi mordicchiandosi il labbro, pensoso.

"Oh! Sì, certo, e quando hyung?" chiese allora Jimin, volgendo lo sguardo al suo viso con un tenero sorriso.

"Potrebbe andare bene sabato pomeriggio verso le tre? Così possiamo stare quanto vogliamo in tranquillità" disse il maggiore.

"Sabato...sì, credo vada bene, anche se insomma...mi dispiace dover sempre usufruire delle tue canzoni..." disse a bassa voce il minore, grattandosi la nuca ed abbassando a testa.

Yoongi scosse la testa e strofinò la mano sul suo braccio in un gesto fraterno. "Ma no Jimin, te l'ho detto, ne ho moltissime e non avrò mai la possibilità di registrarle, quindi mi fa solo piacere condividerle con te" disse sorridendogli tanto sinceramente che il minore quasi si sciolse come un cubetto di ghiaccio al sole.

"Uh...grazie Yoongi hyung, sei davvero molto gentile con me" fece allora Jimin, guardandolo timidamente e sentendo le guance accaldarsi.

"Non avrei motivo di essere scontroso con una persona che a sua volta è molto gentile con me, non credi, Jimin?" rispose a bassa voce Yoongi, guardandolo negli occhi, anche se Jimin si sentì trafitto nell'anima, da quello sguardo così profondo e intenso.

"S-sì uhm...sì, hai...hai ragione" si ritrovò a balbettare come un bambino di sette anni. "Credo...ora dovrei raggiungere la mia classe, ci sentiamo dopo?"

"Sì, certo a dopo" rispose il maggiore.

Allora Jimin annuì e lo salutò con un gesto della mano, per poi uscire dalla classe e tornare nella sua, col cuore che batteva all'impazzata nel suo petto.

Wʜᴏ ɪs (ꜱ)ʜᴇ? [ᴘ.ᴊᴍ+ᴍ.ʏɢ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora