9°Capitolo.

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Le giornate sono così ripetitive, qui. Decenti, ma ripetitive.

Ogni giorno mi sveglio con mia mamma che rompe perché vado a dormire tardi e poi mi sveglio tardi, come è giusto che sia, a parere mio.

Poi mi lavo e mi vesto, vado un pò dai ragazzi che provano, dopo me ne vado e leggo nell'attesa che finiscano di provare.

Chiudo il libro solo quando Michael bussa alla porta e passiamo un pò di tempo insieme, e beh, qualche bacio ci scappa, dai.

Poi pranziamo insieme, torniamo in camera e ascoltiamo la musica, dopo vengono i miei a pranzare e insistono sul fatto che io debba stare a tavola anche se ho già mangiato.

A quel punto prego Michael di non fare il minimo rumore perché i miei non sanno che è dentro la mia camera, né devono saperlo, e lui si mette dietro la porta e io faccio finta di essere interessata alla fantastica conversione dei miei che consiste sul fatto che Hope è una brava ragazza e che LouisIlNano ha scelto bene, che la crisi economica aumenta sempre di piú, e a quel punto interviene mio fratello che dice che lui lavora anche per mantenere Hope e la nostra famiglia, e poi mio padre dice che non non dobbiamo preoccuparci, che gli affari con il signori Irwin vanno molto bene, e io dico che sono proprio una famiglia fantastica, è che bello che trattino Luke, Calum e Michael come dei figli, e mio padre dice che lui fa lo stesso con le mie amiche, il che non è proprio vero.

Allora poi mi alzo, cerco di aprire la porta senza far male a Michael, e lo bacio per l'ennesima volta. Poi, mentre i miei dormono, lascio un biglietto dove dico che sono andata a Londra e che torno stasera, e usciamo fuori e andiamo nell'appartamento dei ragazzi e facciamo quello che facevamo nel mio, solo che lì non possono scoprirci, perché Ash, Cal, Luke, Jess, Jane e Clare sono usciti davvero.

Sono parecchio amici, ora.

E poi ceniamo insieme, dopo un pò torno a casa e mando la buonanotte a Michael tramite sms e mi addormento.

Che noia.

Non è non mi piacciano, è che vorrei cambiarle.

Close as Strangers | Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora