Pervy Jackson e gli dei del sesso

CAPITOLO 7:BOSCO A PELI DI TOPA

Chiara diede il primo colpo con la sua arma, ma l'infermiera riuscì ad intercettare e bloccare la spada con un colpo di tetta facendo finire lo spadone nella sua vagina, nella quale il metallo venne sciolto da un letale mestruo. L'infermiera lasciò Chiara senza armi e con una risata malefica cominciò a sparare colate dalla voragine in mezzo alle gambe, come una totana mestruata, con l'intento di sciogliere Chiara. Quel liquido pirpureo eliminava qualsiasi cosa intorno all'eroina, così ella, presa dal panico, lanciò un coniglio contro la nemica, e scappò. La dottoressa era agguerrita, ma quest'ultima con un fischio richiamò un Tampax sputafuoco volante e si allontanò cagando addosso alla nemica per la paura.
Tampi, il tampax, era un regalo di sua madre Susan Pen; un essere mistico creato per una delle sue figlie predilette (in realtà non sapeva dove metterlo).

La piccola Poltry seguiva Jackson come un cagnolino guardando intensamente,anche se non aveva gli occhi, il grande culo che ondeggiava a destra e sinistra.

James, il nostro frocetto, si stava pitturando la pelle color arcobaleno, come noi sappiamo lui è favorevole ai matrimoni gay, ma preferisce il sesso.
Dopo essersi colorato, stava aiutando un suo amico a tirar fuori delle vernice bianca, un po' viscosa ma gustosa, era un duro lavoro ma dopo qualche minuto, e l'aiuto di internet, la vernice bianca era finalmente uscita.
Guardando fuori la finestra, o quello che ne rimaneva, James notò un qualcosa di simile ad un Tampax volare a tutta forza verso la casa.
Il tutto fu seguito da un mega schianto, che causò un terremoto che fece riemergere Atlantide, da cui apparve tra la polvere una figura nuda e pelosa come mamma l'aveva fatta, Chiara, con l'enorme culo poggiato sulla faccia di James. Chiara cominciò a spalmare il suo culo in faccia al compagno facendolo schizzare all'indietro, poco dopo, Chiara con il suo twerk intensivo era riuscita ad attivare un potere elettrostatico. Purtroppo dopo gli esplose il gluteo centrale (esatto chiara aveva tre glutei) e dato che le sue dolci chiappette erano gonfiate da quantità industriali di Argon, Ossigeno, Anidride carbonica e altri gas, creò un ulteriore atmosfera.
Il tampax volante dopo circa 0,489 secondi diede di matto a causa della seconda sfera di gas
e cominciò ad espellere resina rivestita di neon ovunque. Il nostro amato Tampy era incontenibile, ora non si poteva più fermarlo, fino a che arrivò Poltry, con un fantastico accompagnamento musicale il nostro personaggio di stoffa si gettò sulla schiena del mostro sputafuoco e lo uccise.
Ma Tampy sopravvisse e si innamorò di poltry.
Jackson vedendo i due amanti così felici insieme, sebbene non avessero emozioni e bocca, ebbe la brillante idea di sposarli e così il giorno dopo si unirono in matrimonio con l'ausilio del parroco Adam Kadmon che alla fine della messa onorò i due "Tampy e Poltry due oggetti proprio come le torri gemelle... coincidenze? non credo!".
Tampy e Poltry erano fatti l'uno per l'altra. Essi passarono giorni fantastici e intensi insieme, talmente intensi che la poltrona partorì una sedia volante sputarugiada dopo 9 giorni, ma dato che essa non aveva organi genitali che contrassegnassero il suo sesso la soppressero. Gli sposini erano terribilmente addolorati dalla perdita, e Jackson per rimediare alla loro tristezza regalò alla coppia la sua completa collezione di vibratori a forma di animali. Tra le lacrime diede addio anche a quel vibrante oggetto a forma di leoppotamo marino che lo aveva accompagnato da tutta la vita dentro i più celedri gay bar e bordelli di Barcellona.

Tornando a noi, piccoli pampini, la grande gnocca al vapore era oramai in piedi, che illustrava la situazione a Jackson, James e Poltry, Tampy era andato a disfare gli scatoloni del trasloco e aveva promesso agli amici di sua moglie che, con un fischio sarebbe subito arrivato.
"Sarà sicuramente un figlio di quel dio, ma è strano che sia entrato al campo" James stava spiegando.
"In quattro possiamo affrontarlo, lasciamo un messaggio e andiamo subito alla foresta dagli alberi a pelo di topa" Disse Chiara, ripresasi dalla
paura iniziale.
"Saliamo su Poltry, lei ci porterà con i suoi pattini a razzo"
E così i nostri amichetti andavano verso la foresta, pronti a combattere.

"Ecco, era qui l'ultima volta" Disse Chiara.
"Non vedo nessuno, ma prestiamo attenzione".
Scesero tutti dalla poltrona, erano euforici per l'imminente battaglia con l'infermiera dalle tette volanti.
Ciò che non si sarebbero mai aspettati era l'arrivo di altri cattivi. Dalla nebbia nella foresta apparvero tre ombre, una donna, sicuramente l'infermiera, un qualcosa che, appena si fu mostrato apparve come una stella coccolosa con gli occhi da panda e un mantello blu a far da coda, infine una poltiglia piena di occhi colorati che guardavano in tutte le direzioni e tentacoli lunghi e viscidi che ondeggiavano a destra e a sinistra.
Chiara per vendicarsi si lancio contro la sua precedente nemica, l'infermiera era munita insieme al suo letale viscidume di una serie di siringhe dall'ago affilatissimo.
La Stellina iniziò a spargere polverina dorata sul nostro omosessuale preferito, girandogli intorno e provocandogli vari starnuti che fecero finire James a metri di distanza dai suoi amici, solo con la stellina.
Jackson e Poltry erano rimasti nei pressi del lago in compagnia dell'abnorme essere munito di troppi occhi.
"Io sono occhiolo, il fantastico semidio della..."
"Degli occhi? Della vista?"
"No, dei lampioni, illumino la via del signore, vi mostro come vivere bene e felici con voi stessi e gli altri, prego la pace fra cose, che siano belle.
"Ma'ndo c'hai la bocca?".
"Uso la telepatia per comunicare e ora vi distruggerò con amore"
Il "coso" partì all'attacco lanciando un raggio laser da alcuni occhi e scuotendo i suoi viscidi e morbidi tentacoli, così simili a dei peni giganti.
Jackson schivò a destra e Poltry arretrò, il ragazzo immerse le sue mani nel proprio culo e insieme a del sangue "stupide ragadi", estrasse un bazooka.
"Damo il via, alle danze"
E partì all'attacco.