Capitolo 14:È un angelo?

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I cinque ragazzi negli ultimi mesi erano stati sottoposti ad un allenamento intensivo (e a varie sedute dall'estetista) per il lungo viaggio che li avrebbe attesi; Consuelo e Albero si erano trasferite, dato che Consuelo infine era donna, nell'appartamento del trio, per imparare a conoscersi: tutti i vecchi compagni furono felici di ciò.
I ragazzi avevano imparato varie arti marziali, migliorato le doti con arco, spada e lancia, specializzati ognuno in uno stile di combattimento e nuovamente ad allargare i loro orifizi per contenere gli oggetti.
Albero di fico era ora una ragazza... accettabile: portava i capelli raccolti in due codini, aveva tolto l'apparecchio perchè "sei una semidea magari usiamo i nostri poteri per aggiustarti i denti tesoro" aveva detto Chiara, il tutu era ora portato sopra dei leggins viola e sormontato da una felpa verde vomito.
Faceva ancora schifo.
Consuelo invece, in pieno spirito del suo nome da personaggio di una telenovela, era cambiata completamente: lunghi capelli neri le scendevano fino ai fianchi, larghi occhi scuri erano al centro di un viso bellissimo; vestiva con dei pantaloncini bianchi, in contrasto con la carnagione ora scura, e un top stretto sul seno proponente, caricandola di eroticitá. Il cambio fu repentino, la mattina la ragazza andava dall'estetista, come Chiara aveva pattuito con gli dei, e la sera questa visione entrava in casa. Tutti i ragazzi erano abbastanza convinti che la ragazza fosse stata semplicemente scambiata, ma non fregava un cazzo a nessuno.
Il bambino elico, figlio del grande Dio Ventilatore, venne affidato alle cure di Poltry e Tampy, che, memori del loro povero figlio morto, lo avrebbero trattato con amore e lucido per mobili.

Il giorno della partenza era arrivato, un mese prima di Natale, e la loro destinazione rivelata durante una riunione qualche sera prima

-"Alloraaa ragaaa" aveva detto Fre' "dovete andare al Vaticano e fare bordello grosso, così Dio scende e voi PEW PEW lo fate tornare a casa piangendo come già fece suo figlio, okay?"
-"Ma scusa, non posso chiamarlo e chiedere perchè stia cercando di eliminarci e soprattutto se è davvero lui che vuole farlo?" Aveva intelligente chiesto Chiara.
-"Tesoooo, di ho già detto NO, sono gli ex a dover richiamare, non tu!
-"Ma in realtà..."
-"SSSH, BASTA, ho un appuntamento stasera, Buddha si è finalmente ""aperto"", se capite cosa intendo "ADIÈ" ed era sparito in una nube di fumo rosa, brillantini e odio represso.

Chiara aveva maturato l'idea che non fosse Dio, quel Dio, Dio che casino, aaaaah. Chiara aveva maturato l'idea che colui che governa l'alto regno dei cieli per i Cristiani non fosse artefice dei vari attacchi, ma che anzi, fosse una vittima di un piano più grande. Insomma, avevano passato assieme una serata indimenticabile, come poteva non averla ancora richiamata?

Il primo ad arrivare al punto di ritrovo era Jackson, il ragazzo si era allenato duramente, lo mostravano i muscoli, molti apprezzati da tutti, che erano ormai sviluppati e ben visibili; intorno alle mani aveva delle garze e indossava dei pantaloni di tuta bianchi, strappati a metà coscia, una sciarpa bianca intorno al collo e due legate come cinture su una giacchetta in vinile nera, aperta davanti. Era davvero scopabile, anche per quel sorriso sghembo e lo sguardo Innocente di chi ancora non si è accorto di quanto è cambiato.
La seconda ad arrivare fu Consuelo, aveva indossata una cintura piena di oggetti rotondeggianti (forse era diventata un allenatrice di Pokémon?) e arnesi di vario genere: cacciaviti, un mini trapano, una piccola saldatrice, era una ferramenta ambulante e il copricapo da saldatore obliquo sulla sua testa, usato come visiera, rendeva bene l'idea.
Chiara corse incontro ai due salutandoli, i quali erano stati in silenzio, dato che la sera prima Jackson era sgattaiolato via dal letto di Consuelo perchè aveva voglia di cazzo.
-"Hey ragazzacci, pronti?"
Chiara aveva un lunga veste con una pelliccia finta intorno al collo, sembrava una vera dama dell'Ottocento dal busto in sù, infatti sotto i fianchi il vestito diventa simile ad una tonaca da monaco orientale, il tutto rosso sangue; dietro alla schiena vi erano attaccate un'alabarda, una spada, una lancia, un bastone, una katana e una bacchetta di Sailor Moon.
-"Pronti" disse seria Consuelo.
-"Gnocchi" disse Jackson.
Schivó un ago che stava per colpirlo direttamente alla pupilla.
James scrutava Jackson da lontano, dato che la sera prima era sgattaiolato via dal letto perchè aveva voglia di figa.
James aveva una giacca di pelle sopra una maglia con scritto "a morte me" di tinta bianca; i pantaloni erano finti jeans, perchè stavano bene con l'outfit, ma come cazzo corti in jeans. Invece delle solite borchie la giacca era ricoperta di gommini su cui erano incastrati aghi di varia misura, ingnuto legato a gomitoli di lana e rocche di lenza opportunamente nascosti dentro la giacca.
-"Ti vedo carico" urlò Chiara.
-"Se siete tutti così carichi possiamo scopar" Jackson si piegò per schivare una freccia, che si infranse sulla maschera di Consuelo, che aveva prontamente abbassato.
Era Albero di Fico, che aveva scoccato una freccia addosso a Jackson perchè la sera prima era sgattaiolato nel suo letto.
Chiara, comprese i sentimenti di tutti e colpì in testa l'amico con un pugno, interrandolo, dato che la sera prima era sgattaiolato via dal suo letto perchè aveva voglia di interracial.
"E ora ragazzi, possiamo andare" disse James felice, tirando fuori Jackson.

Ma dove? Pensarono tutti.

Annacessa arrivó su un sidecar in quel momento. Fece cenno agli altri di salire e partí.
Premette un tasto sul telefono e Alexa inizio a parlare, coperta in parte dal masticare della ragazza. "Bene ragazzi, ora vi teletrasporteremo nel luogo più vicino al Vaticano possibile, dato che fortunatamente c'è Roma, e noi abbiamo una mini base ovunque l'antico pantheon greco abbia avuto influenza" I ragazzi arrivarono alla periferia del campo e trovarono un'enorme sfera trasparente. Alcuni ragazzi lì fecero entrare e prima che potessero aprir bocca WIUUU fu azionata la catapulta e i ragazzi vennero scagliati in aria.
Dopo qualche piccione spiaccicato Consuelo chiede come sarebbe attestato quel coso.
-"Ne sappiamo quanto te, perchè non lo hai chiesto tu durante il viaggio?" Esordì Albero di Fico
-"Non riuscivo a parlare" rispose
-"Ci hanno impedito di parlare perchè ci saremmo rifiutati di partire così" spiegó James.
"Ragazzi, guardate" indicò Chiara.
Erano sopra Roma.
Un complesso di strade perpendicolari, enormi costruzioni antiche e buche si stagliava sotto di loro; se si tendeva l'orecchio, si potevano udire suoni soavi come "AO" riempirti il cuore.
Prima che potessero gioire però, la palla si schiantó nella fontana di Trevi. James bucò la plastica e i ragazzi uscirono, rischiando però di affogare, un po' per la plastica che si riempiva d'acqua, un po' perchè raccolsero vari euro sul fondo.
-"Non vi sembra strano che sia vuota?" Disse il frocio (quale? Lel).
-"Dire proprio di sì"
Una musica iniziò a riecchieggiare, un suono soave e dolce, che sembrava direttamente sul are nel cuore; una sinfonia di bellezza e perfezione, un'armonia danzante, una sensazione indescrivibile.
Una bellissima ragazza iniziò a danzare, andando verso di loro, statuaria nella sua perfezione, armoniosa come la natura e dinamica come un quadro. Nonostante fossero semidei, riconobbero quanto ella fosse divina.
Era comunque una situazione di pericolo, quindi i ragazzi tentarono di prepararsi, ma sembrava impossibile: i loro movimenti andavano a scatti e se si sommavano; finché un movimento non era concluso, non potevano iniziare il prossimo, ma avendolo già pensato, il corpo su muoveva da solo appena finita l'azione, come una "playlist", ma più una "movelist".
I ragazzi si stavano ancora posizionando quando videro distintamente la ragazza: una lunga treccia bionda, che si chiudeva con un fermaglio impreziosito di diamante, arrivava alle spalle, sormontata d'alloro; aveva una lunga veste bianca, da sacerdotessa, e un volto rilassato.
Mentre piroettava estrasse il fermaglio dalla treccia; una serie di cilindri molto sottili legati da piccole catene. Schioccò l'oggetto facendolo diventare un'asta sulla cui cima vi era il piccolo oggetto in diamante.
La musica che risuonava dentro i ragazzi aumentò e, prima di accorgersene, Jackson e Chiara furono atterrati dalla ragazza con un colpo alle caviglie, rallentati dalle azioni che il corpo aveva iniziato a compiere velocemente con l'aumento di musica.
Nulla poterono James e Consuelo, impossibilitati a competere con la velocità della ragazza e limitati dallo strani potere della musica, che ora faceva muovere il loro corpo troppo velocemente rispetto ai loro pensieri.
Albero di Fico schivó il colpo diretto a lei.
La ragazza, come evidenziava il tutú, era una ballerina e istintivamente inizio ad andare a tempo di musica, senza pensare a cosa fare; seguiva il flusso delle note mente piroettava e schivava i colpi, poi estrasse la piccola balestra legata al polso e scagliò un colpo alla spalla dell'avversaria, che si fermò.
Il colpo arrivò, ma non fece nulla, come se il dardo fosse fasullo, ma Albero di Fico sentí un dolore acutissimo alla spalla.
Dato il momentaneo silenzio musicale, Chiara si scagliò con la Katana sulla ragazza, mentre James tentava di colpire un'arpa, che aveva notato cadendo, che fluttuava grazie a due ali, a circa venti metri di distanza da loro. Un disco si paró dietro l'oggetto, creando una barriera circolare su cui si infranse l'ago, mentre Chiara colpí la danzatrice, che non ricevette danno, a differenza della semidea.
-"Chi sei?" Urló Chiara, mentre si accasciava colorante a terra.
-" Un angelo tesoro" le disse alzandole la testa.
I cinque ragazzi, impauriti, improvvisamente furono fusi al terreno: Albero di Fico per le gambe, Consuelo per tutta la parte inferiore, come gli altri tre ragazzi.

Pervy Jackson e gli dei del sessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora