Capitolo 8 : Mary

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Quando apro gli occhi sono stesa sul divano di casa mia, e l'unica cosa che riesco a vedere è il soffitto con le travi in legno, sento qualcuno muoversi in cucina.. Prendo il ferro del camino e mi avvio verso la cucina, non so esattamente cosa stia facendo, non ho mai usato un ferro da camino come arma di difesa e no non credo di esserne in grado, entro in cucina e senza pensarci due volte colpisco la figura di spalle davanti a me.

Mio dio cosa ho fatto.
Mollo il ferro e mi precipito a vedere le condizioni del invasore, mi piego e vedo che è una ragazza..
La guardo bene ha un frangia e i capelli avvolti in un coccon.. Da dietro non l'avevo notato,sono stata colta dal panico, sto tremando la ragazza è svenuta e io sono seduta sul pavimento gelido della cucina, non so cosa devo fare sto piangendo sono nel panico, la ragazza è lì e non si muove..
Provo ad avvicinarmi e prego che respiri..il colpo credo sia finito sulla schiena deve essere caduta e aver battuto la testa.

Respira.
Le tocco la fronte e le sposto i capelli.
È Mery.

Sento il cuore accelerare, non capisco più nulla ho colpito la mia migliore amica, era lei la figura nella mia cucina, da dietro non mi ero accorta delle forme come ho fatto a non accorgermi delle forme, non ho il coraggio di toccarla la lascio lì stesa sul pavimento della cucina.
Vado in bagno mi guardo allo specchio e vedo un mostro prendo degli stracci bagnati mi faccio coraggio e vado in cucina..
Le poso gli stracci sulla fronte e cerco di svegliare la ragazza.. Devo tirarle indietro i capelli per capacitarmi del fatto che ho appena colpito la mia Mary.
Vorrei portarla sul divano ma sono troppo debole così provo a trascinarla e a metterla sul tappeto.. Non si sveglia, dovrei chiamare qualcuno, e cosa dico?" salve ho appena colpito la mia migliore amica alla schiena con uni ferro del camino perché spadellava nella mia cucina"

Decido di aspettare, non so più che ore siano, ma ultimamente non lo so mai..

Decido di metterle del ghiaccio sulla schiena e dopo qualche ora ancora nulla, la ragazza non si sveglia.
Decido di uscire e chiedere aiuto, mentre apro la serratura sento mugulare nel salotto, corro per quanto possibile e vedo quella che dovrebbe essere Mary che inizia ad aprire gli occhi..
Scoppio a piangere accanto a lei, lei mi guarda e nei suoi occhi vedo il panico cerca di alzarsi per correre via, il più lontano possibile  da me immagino.
:"Mary ti prego sta ferma, sei ferita ti prego ti posso spiegare"

In realtà non le potevo spiegare proprio nulla..

:" cosa mi puoi spiegare! Sei pazza?" Prova ad alzarsi ma la schiena non collabora, devo averla colpita forte perché appena prova a mettersi diritta, l'espressione di dolore che appare sul suo volto mi spezza il cuore, sta così a causa mia, avrei potuto ucciderla, avrei potuto uccidere la mia migliore amica.

:"vedi io.. Io.. Mi sono svegliata e ho sentito dei rumori e sono entrata nel panico arrivata in cucina ho visto una figura.. E.. E.. Il resto lo sai.."

:" tu stai male Nicole ! Ero io cazzo! Mi hai aperto la porta! Non ci credo tu non mi abbia riconosciuta! Vaffanculo cazzo! Perché non hai chiamato aiuto? "

:" ti giuro che avrei voluto farlo ma avevo paura.. Insomma ti ho colpita.. "
Mentre pronuncio queste parole scoppio a piangere e inizio a tremare, non so cosa mi stia accadendo, mi sta salendo la tachicardia, sudo freddo e vedo la faccia della mia amica, terrorizza, terrorizzata da me.

:" Nicole ora non mi interessa quello che hai da dirmi, dobbiamo andare in ospedale"
Al suono di quella parola mi salgono i brividi..

"In ospedale?.."
:"penso tu mi abbia rotto una costola, mi concedi delle cure? Poi parleremo di ciò che è successo, non voglio credere che tu volessi uccidermi"

"ok ma cosa dirai.. Insomma ti prego Mary io.."

:"dirò che sono stata aggredita."
Panico.
:"non dirò che è stata la mia presunta migliore amica non ti preoccupare."
:"grazie."

Chiamo un taxi e a fatica ci infilo Mary, arrivate davanti all'ospedale mi sembra di non essere mai uscita da lì ,
Solo che sta volta vedo portare via Mary su una barella, mi si spezza il cuore, e allora stesso tempo spero che i medici credano alla sua versione..
Dopo doveremmo fare una denuncia contro ignoti alla polizia, non ho mai mentito alla polizia e sono sicura che non l'abbia fatto nemmeno lei, ed ora lo farà  per me.
Lei deve essere lei.
Deve essere Mary.

Ormai sono le 19 :00 stando a l'orologio dell'ospedale, io sono seduta su una scomodissima sediolina blu da ormai troppo tempo, o così almeno mi sembra, e così accade l'inevitabile, mi addormento, li nel mezzo della sala d'aspetto, con la mia migliore amica sorvegliata da medici e specialisti..
Io mi addormento.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 10, 2019 ⏰

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