Capitolo 4

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P.O.V ALESHA

Christian:"piccola svegliati, dobbiamo andare"

io:"mmmh... lasciami dormire"

Christian:"dai lo sai com'è Edoardo muoviti" non gli rispondo

Christian:"va bene, se non ti alzi subito ti tiro un secchio d'acqua" a questo punto spalanco gli occhi e mi alzo dal letto, mentre Christian ride

io:"sei uno stronzo"

Christian:"lo so" mi risponde alzando le spalle con un sorrisetto stampato in faccia.

Mentre mi sto preparando suona il campanello

Christian:"sono le 6, strano che la babysitter è già qua" dice andando giù ad aprire; è strano che sia già qua, di solito arriva alle 6.30... oh no che scema, mi sono dimenticata che sarebbe venuto Edward e mi sono anche dimenticata di dirlo a Chri

Christian:"ALESHA" urla dal piano di sotto, scendo piano le scale e mi trovo davanti Edward

Edward:"buongiorno" mi dice con un sorriso beffardo e poi cerca di darmi un bacio sulla guancia ma mi scanso

Christian:"mi devi dire qualcosa" è arrabbiato

io:"emmh... si ieri era tardi e mi sono scordata, uh è tardi, ti spiego dopo, sai com'è Edoardo" dico trascinandolo all'entrata, prima di uscire dalla porta mi giro verso Edward

io:"non fare casini, mi sto fidando di te non farmene pentire e soprattutto non dire niente a Michael" lui annuisce e noi ce ne andiamo.

P.O.V. EDWARD

Sono stato uno scemo, non dovevo andarmene cinque anni fa, avevo finalmente trovato la mia persona e stavo per avere un figlio; Invece ora sono seduto sul divano in una casa che non è mia a guardare i cartoni animati con mio figlio che non sa di esserlo.

Ho abbandonato le persone più importanti della mia vita, quanto vorrei tornare indietro nel tempo...

Sono proprio un coglione.

Michael:"ho fame" proprio in quel momento mi brontola la pancia, guardo l'orario e mi accorgo che sono le 13, vado subito in cucina e cerco di preparare una pasta al sugo decente, mentre mio figlio continua a guardare la tv.

Dopo una mezz'oretta la pasta è finalmente pronta

io:"Michael è pronto" 

Ci sediamo a mangiare

io:"a che ora tornano i tuoi genitori?"

Michael:"cambiano sempre orario, tornano la sera tardi" dice rattristandosi, con il lavoro che fanno non avranno mai il tempo per lui, mi dispiace tantissimo, devo tirarlo su di morale, non possiamo stare tutto il giorno chiusi in casa a vedere la tv... mi è venuta un idea

io:"ti va se appena finiamo di mangiare ci prepariamo e andiamo al luna park? Stiamo lì fino a stasera" dico con un sorrisetto, mi ricordo quanto mi piaceva andarci da piccolo

Michael"SIIII" urla contento, adesso che lo guardo mi somiglia molto, ha i miei stessi occhioni azzurri, i miei stessi capelli mori, mentre il sorriso è quello di Alesha, infatti è stupendo.


Sono le 21 e siamo appena arrivati a casa, apro la porta e mi trovo davanti Alesha preoccupata

Alesha:" DOVE SIETE STATI?" urla

io:"tranquilla l'ho portato al luna park" si rilassa

Alesha:"perché non mi hai avvertito?" ora è arrabbiata

Michael:"mamma tranquilla, mi sono divertito un mondo, possiamo cambiare babysitter? Lui è molto più divertente" dice sorridendomi

Alesha:"poi vediamo, inizia a metterti il pigiama che arrivo"

Michael:"va bene" mi saluta abbracciandomi e poi corre sulle scale; è un tesoro, non è come tutti gli altri bambini, gli voglio già bene.

Alesha:"buonanotte" dice chiudendomi praticamente la porta in faccia, ma un piede la blocca

Christian:"perché non entri? beviamo qualcosa" 

Alesha:"cosa?" dice sbigottita

P.O.V. ALESHA

io:"ha passato tutta la giornata con Michael sarà stanco, lascialo andare a casa" perché l'ha invitato a casa se lo odia?

Edward:"in verità non sono stanco, accetto l'invito" dice entrando 

Christian:"perfetto, Alesha perché non vai a mettere a letto Michael?" mi sta praticamente cacciando, non dico niente, salgo le scale e metto a letto il piccolo che si addormenta dopo avergli raccontato una storia.

Appena scendo li trovo seduti sul divano a chiacchierare noto che sono nervosi, cerco di non farmi vedere per capire cosa stanno dicendo, ma quando si accorgono della mia presenza smettono di parlare e Christian si alza e mi viene incontro abbracciandomi e baciandomi; Sta cercando di farlo ingelosire marchiando il territorio, ma io non sono una cosa, non sono di sua proprietà, quindi infastidita mi stacco e lui mi guarda male, mi giro verso Edward e noto che ha i pugni serrati e lo sguardo cupo.

Edward:"è meglio che vado" e si precipita fuori dalla porta, non può fare così, io e lui non siamo più niente, lui ha voluto questo quando ha deciso di andarsene, mi giro verso Christian

io:"di cosa avete parlato?"

Christian:"niente, sono stanco vado a letto" dice salendo le scale, lascio perdere e vado a dormire.



Mi sveglio di colpo sentendo il mio telefono squillare, guardo l'ora sono le 3, chi mi chiama a quest'ora? guardo è un numero sconosciuto, rispondo alzandomi dal letto e andando in corridoio, così da non svegliare Christian

io:"pronto" sento un respiro e poi una risata, riconosco subito la risata e sbuffo

io:"Edward, come fai ad avere il mio numero"

Edward:"non lo saprai mai" e scoppia a ridere, è così divertente?

Sento la musica di sottofondo, poi si sente un rumore

Benji:"Alesha" dice preoccupato

io:"Benji, che cosa ci fai con Edward" rimango sorpresa, non credevo avessero ripreso i rapporti, ora capisco come fa ad avere il mio numero

Benji:"è successo un casino"



Eccomi tornata ragazze, anche se corto spero vi piaccia, ho deciso di rincominciare a scrivere, mi mancavano troppo tutti i personaggi.

Baci, Livia.

ACTIVE GIRL 2 [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora