34. DANIELLE - parte due

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34. DANIELLE – parte due

Il suo commento mi lascia interdetta. Vuole... vuole passare la notte a casa di altre ragazze? Oddio. Il mio cuore prende a battere più in fretta mentre deglutisco e faccio di tutto per non fargli notare il mio disagio e nervosismo. Vaffanculo, sapevo che non avrei mai dovuto andare così tanto oltre con lui. Sapevo che mi sarei solamente fatta del male. E adesso eccomi qua, a fingere indifferenza quando in realtà vorrei solo urlargli contro quanto lo odio per essermi innamorata di lui. Fanno malissimo le sue dannate parole, mi graffiano e non smettono di scavare nemmeno per un secondo. "Perfetto." Mi schiarisco la gola. Lo supero per recuperare la mia valigia dal soggiorno e ritorno in camera, lui ancora nella stessa posizione di prima. "Esci? Vorrei farmi una doccia." Mollo il trolley accanto al letto e raggiungo il piccolo bagno annesso alla camera. Mi chiudo la porta alle spalle e rilascio un sospiro tremolante. Ti odio, ti odio con tutta me stessa Scott. "Danielle." bussa sulla porta del bagno. "Che c'è?" "Allora posso lasciare direttamente qui la valigia?" Che? Ma di che diamine parla adesso? Apro la porta del bagno, non del tutto, e lo guardo interrogativa. "Non capisco." "In che senso? Ti ho chiesto se posso lasciare il trolley visto che tanto ci passerò ogni notte qui dentro." È leggermente confuso e anche io. Un attimo. Perciò intendeva... si riferiva a me, prima. Sono una deficiente, santo cielo. "Sì, sono solo un po'... frastornata." Invento una scusa. "Puoi lasciarla qui." "Bene – sorride – vado a fare una doccia anche io." Annuisco e chiudo di nuovo la porta alle mie spalle.

Quando sono pulita e pronta (e stanca) apro la porta del bagno venendo investita da un odoraccio schifoso. Credo si tratti di formaggio. Aggiusto i capelli nello chignon improvvisato e raggiungo la cucina. Non provare a sembrare disgustata, non è carino. "Ho capito la battuta e sei stata fenomenale." Ride Abigail. "Grazie, faccio del mio meglio." Mi avvicino poggiando le mani sulla superficie liscia dell'isola. "Posso saperla anche io?" sobbalzo notando Scott alle mie spalle, un asciugamano tra i capelli. "Non è necessario." Risponde la bionda al posto mio. "Andate a sedervi, ho preparato i migliori maccheroni al formaggio del mondo." Ci interrompe Heath. "E riso per la mia signora." "Anche per me, per favore." Alzo la mano. Non riuscirei a mangiarli nemmeno per tutto l'oro del mondo. "Non ti piace il formaggio?" Heath mi guarda sconvolto. "Non ci impazzisco ma questo... caspita – deglutisco trattenendo il senso di nausea – terrificante." Porto una mano sulle labbra. "Riso anche per te. Va bene con il tonno?" "Certo, lo adoro." Sorrido ringraziandolo l'attimo dopo. Okay, adesso devo davvero uscire di qui o rischio per davvero di rigettare persino l'anima. "Prendo una felpa e vi raggiungo." Informo i ragazzi e raggiungo la mia camera per la settimana. Quando entro percorro a grandi falcate la distanza che mi separa dal bagno e non appena entro faccio appena in tempo ad alzare la tavoletta che rigetto tutto. Odio, odio viaggiare. Maledizione. Che schifo.
"Dani? Danielle!" Abigail entra in bagno. "Scusa." Scarico all'istante. "Tutto bene? Sono venuta a controllare perché eri davvero pallida prima." Poggia una mano sulla mia schiena. "Scusami, è solo che il viaggio mi ha scombussolata, sono stanca e il mio corpo non ha retto." "Lo capisco, è successo anche a me la prima volta. Ero ansiosa da morire e ho avuto nausee per tutto il tempo." Storce la bocca ricordando. "Anche io. Sono stata una settimana con il terrore che potesse succedere qualcosa mentre eravamo in aria. Ho visto documentari e film tutti su incidenti aerei per tutto il tempo e non li ho nemmeno dovuti cercare, giuro. Li davano in tv." Spiego mentre usciamo dalla stanza. "Oh, cielo. Io ne ho visto uno il giorno prima della partenza. Ho acceso la tv e bang, eccolo lì. Il giorno dopo ero un cadavere sul sedile." "Eccovi. Tutto okay?" Heath ci guarda. "Un po'. Abbiamo appena scoperto di avere il tratto dell'ansia pre-viaggio in comune." Abigail prende posto al tavolo e così faccio anche io. "Spostiamo l'argomento a quando avremo finito, mi sembra la cosa migliore al momento." Scott finge un'espressione disgustata facendo ridere tutti. "Approvato, fratello."

*

Passiamo l'intero pomeriggio a giocare a carte, guardare film e raccontare di come vanno la palestra e l'officina. Sono contenta di poter riposare oggi, almeno avremo modo di visitare con calma il posto senza stanchezza repressa addosso o occhiaie profonde quanto il Tamigi.
Adesso, passata l'ora di cena non vedo l'ora di filare a nanna e questo l'hanno capito anche i muri visto che lo ripeto in loop da quando abbiamo finito con la pizza. "Bene, miei cari, è stato rigenerante vedere Abigail ma adesso è ora di provare quel morbido letto quindi... vi saluto. Buonanotte!" mi alzo dal divano. "Provalo solo per dormirci." La chiara battuta di Heath mi fa arrossire ma faccio finta di niente. "Vedremo." Rispondo vaga. Li saluto ancora una volta e poi raggiungo finalmente la mia stanza.
Mi sto ancora rigirando tra le coperte quando la porta della mia camera viene aperta e la testa di Scott fa capolino. "Dormi?" bisbiglia. "Non ancora." Sbadiglio. "Nemmeno io." In pochi passi si sta già intrufolando nel mio letto. "Jet-lag. Tra poco andrà meglio." Stavolta a sbadigliare è lui. "Hm-hm." Annuisco guardandolo. "Tu come ti senti? Ho saputo che non sei riuscita a tenerti la colazione e il pranzo nello stomaco." Scherza. "Meglio. Sono solo stanca." Accenno un sorriso tirato. Sono davvero distrutta eppure grazie a questo stupido jet-lag mi tocca stare ancora sveglia. "Spero che a luglio sarai pronta a tornare." "Ma sì, vedrai che è stato solo il primo impatto. Ansia, euforia, stress... hanno influito parecchio ed è successo ma sono certa che non ricapiterà." Ennesimo sbadiglio. "Lo credo anche io. Adesso chiudi gli occhi e riposa." In poche mosse mi ritrovo attaccata con la schiena al suo petto e il suo braccio attorno alla mia vita. "Buonanotte." Un lieve sorriso si impossessa del mio viso. "Buonanotte." Bisbiglia prima di lasciare un lievissimo bacio sul mio collo. Maledizione, maledizione, maledizione.

𝐴𝑛𝑑 𝑡𝘩𝑒𝑛 [𝐵𝑟𝑜𝑘𝑒𝑛 𝐺𝑖𝑟𝑙𝑠 𝐷𝑢𝑜𝑙𝑜𝑔𝑦 𝑉𝑜𝑙.𝟤]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora