51.

4.8K 247 20
                                    

Dopo la piccola esibizione, Yoongi si avvicinò al più piccolo, che era sommerso nelle sue lacrime.
C'era tensione. I due si guardavano, si scrutavano, e il loro sguardi sostituivano le parole, anche se, dovevano ancora dirsi tante cose.
Il moro decise di fare il primo passo, abbracciandolo.
"Y-Yoongi, sei stato b-bravissimo" singhiozzo sulla spalla del ragazzo, che gli stava accarezzando i capelli.
"Grazie Jiminie" sussurrò, e Jimin si strinse più al ragazzo, continuando a piangere per tutte le emozioni che stava provando, ma l'amore prevaleva in tutto quell'ammasso.
"Perché non mi hai detto c-che suonavi, c-che cantavi" si staccò, guardando il maggiore negli occhi, che gli lasciò un debole sorriso timido.
"Non credo di essere apprezzato" disse, alzando le spalle, facendo accigliare il ragazzo di fronte a lui.
"Che stai dicendo! Hai talento Yoongi!" disse puntandogli il dito facendo il finto arrabbiato, e Yoongi rise di gusto per la strana e buffa reazione del ragazzo.
"Va bene, va bene, — alzò le mani in segno di resa — ora m-mi sono fatto perdonare?" chiese poi, debolmente, grattandosi la nuca per la vergogna che stava provando in quel momento.
Jimin annuí, buttandosi di nuovo tra le braccia di Yoongi, stringendolo forte e lasciando piccoli baci sul collo pallido di Yoongi, che si rilassò al tocco.
"Andiamo a bere qualcosa, su" parlò infine, il grigio, tendendo la sua grande mano e afferrare quella minuscola dell'altro.
Il nero arrossì e strinse la mano, sorridendo debolmente.

Erano spensierati, e soprattutto felici, perché finalmente, dopo tanto tempo, riuscirono a passare una sera tranquilla, lasciando spazio alle loro vere personalità.

Care. [ Yoonmin ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora