Capitolo 2

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Uscendo da casa noto una ragazza un po più bassa di me, capelli biondi alternati al castano che non facevano proprio capire quale fosse la tinta e quale il colore naturale, pelle molto bianca e una faccia confusa che raccoglieva dei libri da terra, con fare indifferente, trovandomi uno di quei dannati libri davanti, lo presi, notando che era il mio stesso libro di matematica, che vada nella mia stessa scuola? Avevano parlato di una "New Entry" ma non credo sia lei, La ragazza notandomi, si sistemò la gonna che all'inizio lasciava intravedere l'inizio delle sue calze nere, mi guardò con fare innocente ma anche incantato, restò con lo sguardo fisso su di me per 10 minuti pieni, così presa dal nervoso gli dissi..
Hell: Ma dormi?
...: N-No scusami.. Non volevo fissarti solo che.. Cioè...
Hell: Solo che? Cosa c'è. Ho qualcosa in faccia? *si tocca il viso confusa*
Dopo quella frase notai che la signorina diventò rossa in viso e mi prese il suo libro dalle mani, innarcai la testa non capendo e alzai il cappuccio della felpa sentendo un leggero gelo alle orecchie, dopo che rimase nuovamente imbambolata davanti a me, schioccai le dita davanti al suo piccolo viso e lei come se fosse registrata disse
Valeria: M-Mi chiamo Valeria!
Lo disse quasi urlando diamine, ma che aveva in testa sta qui? Sospirai e con tono gelido risposi soltanto:
Hell: Hell.
La ragazzina dopo che gli confessai il mio nome sembrava più ammaliata di prima, che stramba.. Notai dietro di lei, in lontananza che in fretta e furia una mia conoscenza, anzi direi, l'unica conoscenza che avevo, si avvicinò a noi e con fare affannoso disse:
Jennifer: oh ottimo avete avuto modo di conoscervi, bene andiamo!
Valeria: I-Jennifer lei è anche con noi in classe..?
Jennifer: Certo, lei è la mia sorellina acquisita ehehe, Hell, andiamo?
Sbuffai scocciata a quella scenetta fastidiosa del primo mattino e senza proferire parola, iniziai a camminare verso la scuola sorpassando entrambe che poi mi seguirono a ruota, una volta arrivate a scuola, dopo circa 15 minuti di strada, ci sedemmo ognuno al proprio banco, la mia compagna di banco, ovviamente, era Jenn, non accettavo nessun'altro, anche se lei potesse avere un carattere strambo e qualche volta fastidioso, è molto saggia, la prof presentò Valeria al resto della classe, ma notai che non mi toglieva gli occhi di dosso per tutta la lezione, Odio essere fissata.
*suona la campanella della ricreazione*
Jennifer: Hey Hell, dove andiamo?
Hell: Solito posto, quell'incavo d'albero lo adoro.
Jennifer: Ma Valeria? Dov'è?
Hell: bho. Onestamente non me ne frega, andiamo.
Uscimmo dalla classe e ci avviammo per l'albero nascosto dietro la scuola, che ormai era stato etichettato come luogo di pace per la ricreazione, più ci avvicinavamo più si udivano delle strane voci a me conoscenti,notai Valeria al muro circondata dal gruppo delle zoccolette della scuola.. Sole, e la sua gang del bosco.. Scocciata diedi il mio zaino a Jennifer che già aveva ben capito le mie intenzioni, una volta avvicinata al gruppetto picchetto sulla spalla di Sole che mi guarda malamente mentre Valeria al contrario, mi vide come un angelo.
Sole: uh guarda chi c'è, la temibile Hell, che cazzo vuoi?
Hell: *sospira* sembri perennemente ciclata, non hai niente da fare apposto di disturbare le novelline? Dai Sole mi aspettavo di più da te
La ragazza dai lunghi capelli rossi che poco prima mi guardava male, sbuffò dopo che i nostri sguardi si incrociarono per ben 10 minuti, abbassò gli occhi al terreno e se ne andò con il suo gruppetto, notai Valeria seduta al suolo con le ginocchia alla testa, la presi per un braccio e la scaraventai addosso a Jennifer
Hell: Sto iniziando ad intuire che sei una porta guai.
Valeria: I-Io.. Non avevo fatto nulla.. Stavo andando a fare ricreazione e mi hanno fermata.. Facendomi domande
Jennifer: devi sapere che in questa scuola non tutti sono buoni come Me ed Hell, quelle ad esempio sono delle stronze figlie di papà *gli accarezzò la nuca*
Valeria: capisco.. Grazie Hell per avermi salvata
Hell: *la guarda storta* sei una scocciatura e una palla al piede. *si incammina verso l'albero allontanandosi dalle due*
Jennifer: non farci caso, Hell è fatta così
Valeria: *quasi con le lacrime agli occhi* c-capito..


-Il male veglia su menti ignoranti o maltrattate che cercano la via più facile per scappare dai problemi-

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