Capitolo 3

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Uno sfondo nero.. Mi guardo intorno non vedo nulla, cammino al buio sperando di trovar qualcosa che mi faccia vedere, delle luci rosse si accendono all'improvviso sobbalzo spaventata lì per lì.. Vedo un corpo catenato al muro, era a testa bassa non chiedeva aiuto si limitava a ridere, il suo sangue scendeva dal suo leggiadro corpo lentamente e spaccandosi in gocce più piccole sempre di più sempre di più.. Mi avvicino, la guardo bene, sembro io, o sono io... Sarà il mio subconscio questo, quel maledetto demone di lasciarmi non se ne parla... Cado sulle ginocchia inizio a ridere, poi fu all'istante buio....
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Jennifer: Hell??? HEELL sveglia è suonata la campana dobbiamo tornare in classe.
Hell: *si sveglia strattonata* mmh.. Ho capito non strattonarmi come se fossi un cazzo di peluche.
Valeria: a-allora andiamo?
Mi alzai scocciata, era solo un incubo ma non faceva riaffiorare nessuna emozione simile alla paura, neanche la paura stessa, era più un piacere interno, bah, non ci farò tanto caso, tornate in classe ognuno si sedette al proprio banco aspettando le ultime 2 ore di scuola, ammetto di aver un gran mal di testa..
[Jennifer pov]
Ammetto che Hell non era mai stata così apatica, cioè, si è sempre apatica, ma oggi molto di più, che gli sta accadendo? Che se la stia mangiando interiormente..? Mi preoccupa il suo stato salutare da quella volta.. E dire che mi ha salvato la vita, mi ricordavo Hell come una ragazza solare, formosa, sempre allegra.. Colorata, soprattutto colorata, detestava il nero.. E far un confronto con lei di prima e lei d'adesso, fa accaparrare un pò la pelle.. Dalla morte dei suoi genitori la vedevo più serena, anche se l'assassino non è mai stato scoperto, ma poco importa, erano cattive persone..
*suona la campanella*
Hell: Jenn, resti da me oggi?
Jennifer: certo, perché no? Invitiamo anche Valeria?
Hell: Come ti pare. *sospira alzandosi*
Jennifer: Valeria hai sentito? Ti va di restare da Hell?
Valeria: *la guarda stranita* uhm.. Okay..
Jennifer: bene andiamo!
<Hell pov>
Ammetto che è la prima volta che in casa mia entra qualcuno oltre Jenn.. La cosa mi mette un po d'ansia. Ma sti cazzi si tratta di una mocciosa non credo possa dar fastidio... Dopo i soliti 15 minuti di strada arrivammo a casa e la prima cosa che feci e catapultarmi al piano di sopra per un bagno caldo, avevo bisogno di rilassarmi, lasciai quelle due giù, e mi spogliati rapidamente infilandomi sotto la doccia. L'acqua calda picchiettava sulla mia pelle facendomi fremere.. Era la parte della giornata che amavo di più, "il bagno" è pure orecchiabile come parola, mi siedo a bordo doccia lasciando che l'acqua continui a scorrere su di me e in un minuto fui cullata dalle braccia di Morfeo...

-Sono qui per giudicare le anime pure da quelle impure.. Per questo l'omicidio sarà il tuo mezzo-

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