Capitolo 14

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Inciampò leggermente, prima di voltarsi a guardarmi. Un cipiglio si fece spazio sulla sua fronte, mentre metteva a fico la vista per vedere chi fosse stato a chiamare il suo nome. I suoi occhi si bloccarono nei miei. Uno dei ragazzi colse l'opportunità della distrazione di Harry, per colpirlo con forza in viso. Mi portai la mano davanti alla bocca per lo shock. Perché stava di nuovo facendo a botte? I miei pensieri confusi -non so perché- mi fecero correre verso il gruppo di ragazzi. Harry era trattenuto da un ragazzo contro il muro, mentre prendeva altri pugni in faccia. La paura si impossessò di me quando riconobbi il ragazzo che stava picchiando Harry. Jake. I suoi tagli erano leggermente guariti, ma i suoi occhi contusi sembravano ancora doloranti. Il destro più nero del sinistro. Un sorriso si fece spazio tra i suoi lineamenti feriti, mentre mi vedeva scattare verso di loro. Appena li raggiunsi, le mie braccia furono, con forza, tirate dietro la mia schiena da quello che suppongo fosse un amico di Jake. Mi forzarono a guardare disperatamente Harry; la sua mascella era tesa dalla rabbia.

"Felice di rivederti, Louis." Mi stuzzicò Jake.

Il suo sguardo tornò su Harry, che mi stava fissando intensamente. Questo prima che assistii al pugno chiuso di Liam contro lo stomaco di Harry. Un grugnito gli fuoriuscì dalle labbra serrate, piegandosi su se stesso e tenendosi l'addome dal dolore. Sapevo che aveva bevuto, l'aria intorno a loro sapeva fortemente di alcol. Liam sollevò di nuovo il pugno.

"Non farlo!" Lo avvertii.

Bruscamente, mi liberai dalla presa del ragazzo dietro di me, dandogli una gomitata nello stomaco. Mi maledisse, per poi spingermi via. Sparì in fretta dal vicolo buio e dalla strada, chiaramente scontento che lo avessi colpito senza preavviso. Immediatamente mi posizionai tra Jake ed Harry, il quale era ancora accasciato contro il muro. Jake ridacchiò, cercando di sfiorarmi con le dita la guancia, ma lo allontanai da me.

"Non dovresti perdere tempo con lui, amore."

Si abbassò alla mia altezza, per guardarmi in faccia.

"Mi piacerebbe darti ciò di cui hai bisogno."

Non ebbi nemmeno il tempo di realizzare ciò che stessi per fare; sollevai la mano destra e gli tirai uno schiaffo, così forte, che la sua testa si girò. Il petto mi si alzava ed abbassava velocemente, mentre il mio battito cardiaco accelerava. Sentii Harry ridere profondamente dietro di me. Jake mi guardò con gli occhi pieni di rabbia; il suo sguardo si spostò poi dietro di me, verso Harry.

"Hai bisogno di un piccolo, ragazzo affemminato che ti protegga." Lo schernì Jake.

Entrambi sapevamo che lo stesse facendo per provocarlo. Harry si alzò e si scostò dal muro, barcollando verso Jake.

"Per l'amor del cielo, Harry. Basta."

Lo tirai con forza indietro, l'azione più efficace quando era ubriaco; normalmente, infatti, il suo corpo non si sarebbe spostato nemmeno di un centimetro. I ricci spettinati gli cadevano sulla fronte, i suoi occhi verdi, adesso erano scuri, quasi neri. Il suo bellissimo viso era segnato da alcune ferite, lasciate dalla rissa di poco prima. Mi girai, la mia schiena appoggiata all'addome di Harry, mentre stavo davanti a lui come uno scudo. Mi iniziarono a tremare le mani, quando alzai lo sguardo e vidi il ghigno di Jake.

"Vai via." Gli dissi.

Mi sorprese quando Jake, lentamente, si voltò e se andò.

"Ci vediamo presto, Styles."

Mi lasciai cadere all'indietro, mentre il respiro caldo di Harry mi solleticava il collo. Tirai un sospiro di sollievo.

"Oh, e anche con te, bellissimo."

Dark (Larry Stylinson) traduzione in italianoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora