let me feel your heartbeat

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𝑳𝒆𝒕 𝒎𝒆 𝒇𝒆𝒆𝒍 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕𝒃𝒆𝒂𝒕 𝒈𝒓𝒐𝒘 𝒇𝒂𝒔𝒕𝒆𝒓, 𝒇𝒂𝒔𝒕𝒆𝒓𝑪𝒂𝒏 𝒚𝒐𝒖 𝒇𝒆𝒆𝒍 𝒎𝒚 𝒍𝒐𝒗𝒆 𝒉𝒆𝒂𝒕𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒐𝒏 𝒂𝒏𝒅 𝒔𝒊𝒕 𝒐𝒏 𝒎𝒚 𝒉𝒐𝒕-𝒔𝒆𝒂𝒕 𝒐𝒇 𝒍𝒐𝒗𝒆𝑨𝒏𝒅 𝒕𝒆𝒍𝒍 𝒎𝒆 𝒉𝒐𝒘 𝒅𝒐 𝒚𝒐𝒖 𝒇𝒆𝒆𝒍 𝒓...

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𝑳𝒆𝒕 𝒎𝒆 𝒇𝒆𝒆𝒍 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕𝒃𝒆𝒂𝒕 𝒈𝒓𝒐𝒘 𝒇𝒂𝒔𝒕𝒆𝒓, 𝒇𝒂𝒔𝒕𝒆𝒓
𝑪𝒂𝒏 𝒚𝒐𝒖 𝒇𝒆𝒆𝒍 𝒎𝒚 𝒍𝒐𝒗𝒆 𝒉𝒆𝒂𝒕
𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒐𝒏 𝒂𝒏𝒅 𝒔𝒊𝒕 𝒐𝒏 𝒎𝒚 𝒉𝒐𝒕-𝒔𝒆𝒂𝒕 𝒐𝒇 𝒍𝒐𝒗𝒆
𝑨𝒏𝒅 𝒕𝒆𝒍𝒍 𝒎𝒆 𝒉𝒐𝒘 𝒅𝒐 𝒚𝒐𝒖 𝒇𝒆𝒆𝒍 𝒓𝒊𝒈𝒉𝒕 𝒂𝒇𝒕𝒆𝒓-𝒂𝒍𝒍
𝑰'𝒅 𝒍𝒊𝒌𝒆 𝒇𝒐𝒓 𝒚𝒐𝒖 𝒂𝒏𝒅 𝑰 𝒕𝒐 𝒈𝒐 𝒓𝒐𝒎𝒂𝒏𝒄𝒊𝒏𝒈
𝑺𝒂𝒚 𝒕𝒉𝒆 𝒘𝒐𝒓𝒅, 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒘𝒊𝒔𝒉 𝒊𝒔 𝒎𝒚 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒂𝒏𝒅

𝑳𝒆𝒕 𝒎𝒆 𝒇𝒆𝒆𝒍 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕𝒃𝒆𝒂𝒕 𝒈𝒓𝒐𝒘 𝒇𝒂𝒔𝒕𝒆𝒓, 𝒇𝒂𝒔𝒕𝒆𝒓𝑪𝒂𝒏 𝒚𝒐𝒖 𝒇𝒆𝒆𝒍 𝒎𝒚 𝒍𝒐𝒗𝒆 𝒉𝒆𝒂𝒕𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒐𝒏 𝒂𝒏𝒅 𝒔𝒊𝒕 𝒐𝒏 𝒎𝒚 𝒉𝒐𝒕-𝒔𝒆𝒂𝒕 𝒐𝒇 𝒍𝒐𝒗𝒆𝑨𝒏𝒅 𝒕𝒆𝒍𝒍 𝒎𝒆 𝒉𝒐𝒘 𝒅𝒐 𝒚𝒐𝒖 𝒇𝒆𝒆𝒍 𝒓...

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feelinexhausted la tua one-shot You left me mi è piaciuta talmente tanto che ci ho scritto una specie di seguito. Spero non ti dispiaccia.

Brian se ne stava seduto sul pavimento dello studio, con la schiena appoggiata alla parete e.le lunghe gambe strette al petto, nel quale tratteneva un dolore assurdo, terribile. Non sentiva niente, non percepiva alcun suono o rumore fuorchè il battito incessante del proprio cuore. Un turbinio di emozioni negative e di tremendi pensieri gli invasero la mente. Roger era ancora lì, lo sapeva, anche se il suo sguardo straripante di lacrime, che veniva continuamente e invano asciugato, fissava il soffitto incapace di incrociare quello del biondo.
In quei momenti voleva solo una persona al mondo accanto a sè, solo una della quale poteva sopportare la vista.

Sentì la porta aprirsi e, poco dopo, un paio di braccia amiche gli si avvolsero attorno alle spalle. Brian si aggrappò ad esse come se fossero l'unica via, un'áncora di salvezza.
《Piangi pure tesoro, sono qui.》la voce di Freddie era calma e rassicurante. Lo copriva come una coperta calda in un giorno d'inverno.
Brian sbattè le palpebre e riuscì a intravedere la figura snella di John che diceva qualcosa a Roger, qualcosa che quest'ultimo non stava ascoltando.
《Non mi stai ascoltando, Roger?》John sembrava veramente adirato, cosa che capitava molto di rado.
John e Roger erano molto legati, era ovvio che al primo desse fastidio che quello lo ignorasse.
《Brian, guarda me.》Freddie spostò il suo mento in direzione del proprio viso, impedendogli la visione degli altri due.《Presto si risolverà tutto, okay?》
《Non ce n'è bisogno, ho già risolto.》ribattè Roger, dall'altra parte della stanza, con il classico tono scocciato che utilizzava per dire tutto.
Brian poteva percepire a che senza vederlo lo sguardo omicida che John lanciò all'amico.
Ma la reazione più aggressiva, come al solito, la ebbe Freddie.
Si sciolse di scatto dall'abbraccio con Brian e si diresse di getto verso Roger.《Tu, brutto stronzo.》
Ed ecco subito dopo il rumore del pugno di Freddie e sul naso di Roger. Un urto violento e secco che fece indietreggiare il più giovane: quello che Brian non avrebbe mai avuto la forza di fare.
《Merda.》 Roger si premette le mani sul viso sporco di sangue imprecando.
Il biondo non aspettò a reagire, e se John non si fosse messo in mezzo bloccandolo, avrebbe a sua volta colpito Freddie.
《Vattene Roger.》
Il ragazzo decise di seguire il consiglio di John e uscì dallo studio sbattendo la porta.

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Roger sentì la porta bussare. Chiunque fosse, non aveva intenzione di aprire.
《Sono Freddie.》
Non disse nulla, nè uscì dal bagno. Il sangue si era espanso su tutto il lavello poichè, nonostante i ripetuti tentativi, non era riuscito a bloccare l'emorragia. Forse anche perché era talmente nervoso da non riuscire neanche a respirare.
《Roger, aprimi, ti prego.》
Seguì un breve periodo di silenzio, in cui era udibile il sospirò di Freddie dall'altra parte della porta.
《Mi dispiace, scusa. Ti prego, voglio solo parlare.》
Roger abbassò lo sguardo. Era Freddie, dopotutto, la persona migliore che conoscesse. E benchè non avesse intenzione di vederlo o tantomento parlargli, uscì dal bagno e andò ad aprire la porta di casa sua.
Appena lo vide in quelle condizioni, l'amico entrò senza pensarci un secondo di più nella stanza.《Vieni.》
Seguì Freddie in bagno e lasciò che le sue dita eleganti e feline come quelle di una mamma lo aiutassero a fermare il sangue.
Roger avrebbe voluto arrabbiarsi, urlargli tutto quello che pensava, sbraitare alzando la voce come faceva di solito, ma era stanco e non aveva più voglia di litigare, quindi si sottomise alle pazienti cure del moro.
《Ti va di parlare?》chiese il cantante.
Roger alzò le spalle in segno di indifferenza.
《Guarda che so perchè lo hai lasciato, tesoro.》
Non ricevendo risposta dall'altro, Freddie continuò a esporre la sua opinione:《Non vuoi che soffra, lo capisco, ma i problemi si affrontano, non si possono saltare. In questo modo lo hai distrutto, capisci?》
Il batterista evitò il suo sguardo e lo spostò in basso. E se fosse vero? E se cercando di risparmiare sofferenza a Brian avesse peggiorato la situazione? Vederlo star male in quel modo gli aveva strappato in due il cuore.
《Sono uno stronzo insensibile. E non so provare emozioni. Fate bene ad odiarmi.》
Freddie fermò il cotone che stava applicando sul naso del più piccolo e gli prese il viso tra le mani:《Non provare mai più a dire una cazzata del genere, okay? Noi non potremmo mai odiarti.》
Roger decise che tanto valeva la pena dire le cose come stavano, come la pensava veramente:《Vuoi dire che Deaky non mi odia? Io lo so da come mi guarda. E Brian, lui poi... come potrebbe volermi ancora guardare in faccia? E tu più di tutti dovresti cacciarmi dalla band.》
《Smettila Roger! Siamo la band migliore del mondo, e noi ti amiamo. Ti amiamo, capito? Così come sei, con tutti i tuoi difetti.》
Le mani fredde e delicate di Freddie accarezzavano le sue guance e i suoi occhi erano fissi quelli del biondo, nero inchiostro contro azzurro marino, lucido di pianto.
L'amico lo strinse al petto con tutte le sue forze.

Dopo un paio di minuti, sciolsero l'abbraccio e si guardarono in silenzio per un lungo istante di tempo.
Non c'era nessuno migliore di Freddie, pensò Roger, nessuno. Era un dio.
Sospirò ampiamente e tirò su col naso.《Vado da Brian.》

this thing called love ❁ queen osDove le storie prendono vita. Scoprilo ora