"Signor Wayne, i documenti sono sulla mia scrivania. Ho contattato la signora Jensen, e ha accettato di posticipare l'appuntamento a martedì. Inoltre, il Signor Kowastzky ha chiesto di poter parlare con lei, il più presto possibile." Poggio l'agenda davanti agli occhi del mio capo, che fa oscillare gli occhi dallo schermo del computer al mio viso.
Le sue sopracciglia sono corrucciate, in un'espressione concentrata, mentre annuisce distrattamente.
"Perfetto, a domani Donna." Mi accenna un sorriso, liquidandomi con una mano.
Ricambio il sorriso, infilando la giacca scura sopra il mio corpo.
New York è, come al suo solito, terribilmente frenetica, quando lascio l'ufficio, camminando fino alla Fifth Avenue, per raggiungere Gizelle, al solito ristorante italiano.
Apro la porta del locale, facendo suonare il campanellino. Immediatamente, trovo la testa bionda di Gizelle, al solito tavolino, vicino alla vetrata sulla strada.
"Ehi." Le sorrido, respirando l'aria confortevole del posto.
"Ciao tesoro." Mi stampa un bacio in guancia, facendo muovere la sua messa in piega, perfetta come sempre.
Liscia il vestito beige con eleganza, sistemandosi sulla sedia di fronte a me.
"Com'è andata oggi, allo studio?" Domanda, spalancando il menù che oramai conosciamo a memoria.
Ho veramente poco tempo, tra un'ora dovrò andare a prendere Brooklyn a scuola.
"Come al solito. Le solite urla isteriche dei divorziati e il solito casino." Alzo le spalle, sfogliando il menù plastificato.
"Tu, invece? Non mi devi raccontare qualcosa? Tipo, riguardo al tuo appuntamento?" Sollevo le sopracciglia velocemente, stringendo le mani sotto al mento. Ricordo perfettamente, il bellissimo uomo dagli occhi blu, seduto di fronte a lei, durante il mio blind date.
"Oh beh...-" La mia amica arrossisce, come una sedicenne, ridacchiando leggermente.
"Si chiama Derek, ed è un dottore. Si, ecco è un cardiologo. E-e wow Donna, ha un carisma travolgente." Mordicchia il labbro, pieno di lucidalabbra, non nascondendo un sorriso.
"E ti piace?" Domando, come se non fosse già ovvio.
"Si molto. È un uomo sicuro, capace di tenermi testa, ma allo stesso tempo capace di riempirmi di attenzioni. Insomma, nessuno mi aveva mai fatto ridere così tanto. Non succedeva da veramente troppo tempo." Sorrido, ascoltando le sue dolci parole, mentre stringo una sua mano.
"Sono terribilmente contenta, G. Sono proprio curiosa di conoscere questo cavaliere." Ridacchio, bevendo il vino rosso, nel calice.
"Dovremo uscire domani sera, ma sai Tom ancora non si è fatto sentire, e non so se deciderà di voler passare del tempo con suo figlio, o no." Dice, visibilmente imfastidita, anche solo per aver pronunciato il nome del suo ex.
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Blind Date🔥h.s
FanficDove una madre single, decide di partecipare a un appuntamento al buio. "Alle fine è solo uno stupido appuntamento", mi sono detta ma non sapevo che mi avrebbe cambiato la vita.